Se venisse dichiarato lo stato di “bail-in” di una banca

LE DOMANDE DI UN CORRENTISTA

Se venisse dichiarato lo stato di “bail-in” di una banca,  

che accadrebbe al titolare di un conto corrente al quale fosse collegato un dossier titoli?

Chi ha un saldo inferiore a 100mila euro viene salvaguardato? Se a distanza di qualche giorno però fosse in scadenza un titolo il cui accredito automatico portasse a superare la suddetta soglia che potrebbe succedere? Il cliente sarebbe coinvolto nel “bail-in” per la parte eccedente? E se avesse altri titoli prossimi alla scadenza cosa dovrebbe fare?

«La procedura di “bail-in” prevede il salvataggio dell’istituto di credito attingendo con una scala gerarchica inizialmente alle categorie di strumenti più rischiosi per poi giungere agli strumenti meno rischiosi», ricordano da Consultique.  

Nell’ordine quindi si attingerà prima ai detentori di azioni, qualora tale ammontare non fosse sufficiente a coprire le perdite e a ripristinare un livello adeguato di capitale si attingerà prima ai detentori di altri strumenti di capitale, poi ai creditori subordinati, successivamente ai creditori chirografari. 

Solo nel momento in cui il totale di tutto questo capitale non fosse ancora sufficiente a coprire le perdite si attingerà all’importo eccedente i 100mila euro dei conti di deposito. 

Tali depositi, tra l’altro, possono essere utilizzati con un vincolo massimo pari all’8% del passivo. Il risparmiatore, nel caso specifico, domanda cosa accadrebbe qualora ricevesse un accredito automatico nei giorni seguenti al salvataggio. 

«In questo caso la banca sarebbe stata già messa in liquidazione coatta amministrativa e verosimilmente i rami sani sarebbero già stati ceduti ad un altro istituto», spiegano da Consultique. La liquidità non verrebbe quindi intaccata. Tuttavia, qualora l’accredito fosse antecedente alla data in cui è effettuato il bail-in, se la liquidità risultante dall’accredito automatico è presente sul conto, si ritiene che possa essere attaccata nella parte eccedente». Fa fede quindi il saldo totale del conto deposito nel momento in cui la banca è sottoposta a liquidazione coatta amministrativa. Si fa presente che su tale tema non esistono chiarimenti derivanti dalla prassi o da precedenti casi dato che nelle ultime risoluzioni bancarie non si è mai arrivati ad attaccare i depositi non garantiti. 


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