Sei un fallimento
Sì, ieri ho sentito una persona dire “Sei un fallimento” ad un giovane adolescente. È impressionate quante volte vengono pronunciate frasi che certa gente non si rende nemmeno conto di quante ripercussioni può generare negli altri. E la mia mente è da ieri su quel ragazzino. E sulla persona che l’ha pronunciata. Ed è da ieri che, pensandoci su, ho deciso di metterla come “Frase killer” di oggi ed esprimere un “Concetto chiave” che rappresenta proprio il mio pensiero.
Adesso, quindi:
Pronti? Via!
✏️ Frase killer
"Sei un fallimento"
Penso sia la frase più tossica che si possa pronunciare. Tossica perché genera demotivazione, genera rabbia e genera risentimento. Potrei andare avanti ore a scrivere tutte le ripercussioni di una frase simile. Ed è da ieri che cerco il modo di trasformare una frase del genere in qualcosa di costruttivo, ma non esiste. L’unica cosa da “trasformare” è la testa di chi l’ha detta. Allora esprimo il mio pensiero nel concetto chiave che scrivo qui sotto.
🔑 Concetto chiave
"Assumiti le tue responsabilità"
Non ho la più pallida idea quale sia il pregresso; un brutto voto a scuola? Un goal non fatto durante una partita di calcetto? Oppure una nota presa dal maestro perché ha fatto a botte con qualcuno? A questo punto però penso alla persona che ha detto questa frase. E mi viene da dire che avrebbe dovuto, anzi “deve” aggiungere una sola parola per “assumersi la propria responsabilità”: la parola “MIO”. Frase che quindi diventa un “Sei un MIO fallimento”.
Cara “persona sconosciuta” che hai pronunciato questa frase, spero che tu sia una delle persone iscritte a questa mia newsletter. Sì, dico proprio a te; oggi questo giovane ragazzino è il risultato di tutto ciò che gli hai insegnato. È il risultato di tutti gli esempi che gli hai trasmesso.
Nella vita, come nel lavoro, se c’è qualcuno che per me rappresenta un fallimento, è un MIO fallimento. E metto in atto un gesto: chiedere scusa. E aiutarlo a migliorare. Sempre.
📚Libro
“ALTROVE” - Nicolò Govoni - Still I Rise edizioni 2023
«Secondo paragrafo» dice [Aminah - ndr]. «Stiamo parlando di Giano, il dio romano delle porte, dei passaggi e dei ponti. È rappresentato come un uomo con due facce.» Enrico agita il pugno. «Bravissima! [dice il prof. - ndr] È il Giano bifronte che rappresenta la dualità non solo del tempo e dello spazio, ma anche della natura umana.» Fa una pausa. «Cosa significa dualità… Gaia?» Gaia arriccia il labbro. «Dua Lipa?» La classe ride. «Buoni, State buoni.» dice il prof ridacchiando a sua volta. «Significa che non siamo una cosa sola e che ci sono tante versioni di noi. Quindi, mi raccomando, non permettete mai a nessuno di dirvi chi dovreste essere, ok? Siate voi stessi, anche quando le cose si mettono male. È lì che conta di più.»
Questo è un estratto di uno dei tanti libri di Nicolò Govoni. Un “fallito” che non ha smesso di credere in un sogno. Guarda questi tre minuti di video, ascolta la “storia di un fallito”, osserva ciò che ha creato.
A presto!
Roberto
Assistente alla clientela presso BCC Veneta
2 mesiAndando "oltre" all'aspetto del fallimento...credo che la persona in questione avrebbe dovuto subito pensare: "cosa posso fare IO per aiutare/dare gli strumenti adeguati a mio/a figlio/a?" E qui subentra un qualcosa in più...che è ancora più importante: la collaborazione.
Agile Coaching per trasformare le sfide in successi scalabili
2 mesiIl fallimento non esiste fino a che esiste la possibilità di cambiare. A volte il cambiamento può sembrare un percorso lunghissimo e troppo faticoso. ⛰️ Il trucco è affrontarlo come tutto il resto del cammino: un singolo piccolo passo dopo l'altro. 🌟