Self driving cars: cosa ne pensano i giovanissimi delle auto che si guidano da sole (Nielsen research)
Qualche giorno fa parlando con alcuni amici siamo finiti sull'argomento delle self-driving cars.
"Ma queste macchine che si guidano da sole...vogliamo fidarci oppure no?"
"Pensa se ti arriva il virus mentre sei in autostrada"
"Ma no, in realtà ci sono già quelle che frenano da sole e parcheggiano"
"Sì, figurati, pensa invece se ti va in kernel panic su un incrocio a 6 braccia nell'ora di punta"
- Attimo di silenzio -
Diciamo che noi non siamo Millennials. Forse aspiranti centenari, ma di certo non Millennials, quindi il dubbio digitale ci è connaturato. Noi abbiamo ancora visto uffici senza computer e uscivamo la sera da soli senza un cellulare, nemmeno uno piccolo piccolo, neanche uno startac. C'erano le cabine telefoniche e gli orari di rientro. Stop. Il resto non era contemplato.
Oggi siamo circondati dall'Internet delle cose, tutto è connesso - beh quasi tutto - e ci apprestiamo a vivere nell'era in cui qualcosa di creato da noi farà tutto per noi.
Wow
Sì, wow e ancora wow. Stupore e sgomento. Ecco, noi non proprio nati con l'handy in mano la viviamo un po' così.
Ma i giovani? I giovanissimi? La domanda non è pura curiosità. Se, come me, ti occupi di marketing strategico prima o poi qualcuno potrebbe chiederti se faccia bene ad investire dieci anni e qualche miliardo in R&D per creare un'auto che si guida da sé. Già, ma non è che la risposta gliela possiamo fornire noi, sempre quelli che sono cresciuti senza uno straccio di schermo touch. No, la risposta ce la devono dare i Nuvolari del futuro, i prossimi acquirenti di Quattroruote e FCA.
Qualche giorno fa Nielsen ha pubblicato l'executive summary di una survey sulle self driving cars rivolta a ragazzini tra le elementari e le scuole superiori (grades 3-12).
Ebbene, la risposta che io avrei pensato logica è sbagliata.
Oggi se il CEO o il CMO di una qualsiasi industria dell'auto facesse la fatidica domanda, Nielsen risponderebbe "Ni".
Già. Ni.
Non un granché. Io mi sarei aspettata frotte di mocciosi con ginocchia intonse e pollici callosi sui tablet, rispondere che avrebbero certamente voluto un'auto robot, così intelligente da sapere anche dove vogliamo andare, non solo capace di portarvici.
E invece No. Anzi Ni.
Il fascino del volante, del pedale dell'acceleratore, delle corse in auto in cui tu sei il centauro della strada e fai rombare il motore fa ancora scalpitare il cuore dei nostri cuccioli, sebbene hi-tech.
L'interesse per una self driving car è pari a quello per auto tradizionali.
Però, c'è un però.
L'aspetto interessante è che più si abbassa l'età dei rispondenti maggiore è la preferenza per una self driving car:
Dunque vedere mamma e papà armeggiare con volante, cambio e pedaliera fa ancora battere il cuore ai nostri eredi.
Oggi sappiamo che sono curiosi e soprattutto affascinati, ma questo non basta.
Ne avranno bisogno? Avranno bisogno che qualcuno guidi per loro? Magari ne avranno bisogno perché saranno impegnati a fare altro? E quale sarà quel qualcosa d'altro che dovranno fare? Oppure rimarrà un'esigenza di abbattimento costi personale destinata a grandi compagnie di trasporti?
Oggi intravvediamo un'innovazione, ma quanto è veloce non tanto la tecnologia per produrla ma un mercato per desiderarla, volerla e assorbirla?
La velocità, il ritmo, è fondamentale nel marketing. Troppo presto o troppo tardi sono slittamenti temporali che destinano un'idea, una strategia, al fallimento. Come sbagliare l'attacco di una canzone o l'entrata in scena a teatro.
Dunque questa ricerca è preziosissima perché ci dice qualcosa di fondamentale. Certo le auto del futuro saranno ad elevato contenuto tecnologico. Ma quando? Anche dalle risposte dei bambini, i next buyers, appare verosimile pensare che le self driving cars nei prossimi vent'anni non soppianteranno il mercato dell'auto tradizionale. Il mercato in nuce ancora non ne sente il bisogno. E la curiosità da sola non genera un mercato.
Possiamo ipotizzare che un domani guidare da sé sarà una passione un po' vintage, ma non sarà tra vent'anni. Le self driving cars metteranno nei musei le auto a guida manuale, un po' come le auto a scoppio misero nei fienili le carrozze trainate da cavalli. Ma non avverrà in capo alle due nuove generazioni. Non saranno né i Millennials né la Z generation a vedere un mondo che si guida da solo. Forse metteremo via le auto a guida manuale quando saranno in ampio uso le self driving cars e inizieranno a comparire le auto volanti come quelle dei Jetsons.
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Il report della ricerca guidata da Mike Vannieuwkuyk dal titolo What’s Driving Tomorrow’s Drivers è interamente scaricabile.