Situazione del Trasporto Aereo Italiano. covid-19
DANIELE FAZARI - Consulente Aeronautico - www.dfaviationconsulting.eu

Situazione del Trasporto Aereo Italiano. covid-19

Scusate la mia lunga assenza, sono stato impegnato su più fronti, e mio malgrado, vittima lavorativa indiretta del covid-19, dovendo affrontare anche io con la mia azienda di Consulenza Aeronautica gli effetti prodotti dalla situazione pandemica globale. Mi sono trovato nel mezzo della crisi, come molte altre, tante realtà Aeronautiche, a dover prendere decisioni difficili per cercare di far sopravvivere l'attività, fra le quali la chiusura delle attività formative col brand "Formazione DFAC" ed ora le attività di editoria aeronautica del brand "Edizioni Aeronautiche DFAC".

Il 25 Marzo 2020 scrissi un articolo Trasporti Aerei in Italia. Quale futuro dopo il Covid-19 con il quale analizzavo alcuni possibili scenari. Ad oggi, è già possibile tirare le somme e fare un analisi più accurata del settore del trasporto aereo Italiano. Inoltre in altri vari articoli successivi, ho trattato a vario titolo, alcune situazioni Aeronautiche Italiane, fra le quali Air Italy e Alitalia.

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Air Italy, come purtroppo si sa, ha definitivamente chiuso i battenti dopo quasi 60 anni di onorata attività nei cieli Italiani ed Europei, col suo marchio conosciuto in tutto il mondo, e l'altissima professionalità del personale, che ha permesso al vettore di vantare Zero incidenti aeronautici nella sua lunga e onorata carriera. Il personale attualmente è in cassa integrazione e la società in liquidazione in bonis. Nonostante abbia avuto contatti con alcuni potenziali investitori interessati a rilevarla, fin dall' 11 Febbario 2020, non è stato possibile concludere, o per lo meno, imbastire trattative dirette.

Le altre realtà Aeronautiche Italiane, hanno subito un pesante colpo, con il blocco dei voli nazionali, internazionali e intercontinentali. Alcune di loro, si sono attivate sul settore cargo, limitando al minimo le perdite subite sul core business principale, ovvero il trasporto e il charter turistico.

I segni di questi cali di attività, si sentiranno pesantemente per i vettori il prossimo anno.

Dopo un accenno di ripresa nel periodo estivo, il quale facesse sperare di raggiungere il mese di Gennaio 2021 con un -10% rispetto al 2019, i vari proclami sulla ripresa della situazione pandemica iniziati a circolare a Settembre e ulteriormente reiterati giornalmente, con le continue attivazioni di nuove misure restrittive (Lockdown), hanno nuovamente spinto le persone che stavano nuovamente iniziando a riprendere fiducia verso i trasporti e tornavano alla normalità, a dover rinunciare a viaggiare.

In tutto ciò, ci si può focalizzare il problema su due fattori principali che hanno interessato il trasporto aereo, un fattore diretto e uno indiretto:

  • Tra i fattori diretti, vi è stato il lockdown dei mesi di Marzo-Aprile e Maggio 2020 che hanno messo a terra il 95% del traffico aereo Europeo e quasi il 80% di quello mondiale.
  • Tra i fattori indiretti, la perdita del potere di acquisto da parte della popolazione. Essendo il sistema funzionante su un economia circolare, viene da se che se il barista non lavora, non va al ristorante, il ristoratore non aggiusta la macchina, il meccanico non va comprare libri, il libraio non va al ristorante e il ristoratore non prende l'aereo per la sua vacanza o spostamenti personali. L'esempio è puramente indicativo, ma fa ben comprendere in poche parole quali siano la rete di cause indirette che hanno colpito pesantemente il settore del trasporto aereo.
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Che succederà adesso? In parte alcune situazioni si stanno già delineando; Molti vettori, purtroppo hanno sospeso le operazioni, molti altri stanno ristrutturando la propria società, fra i quali i big del trasporto mondiale, mettendo in dismissione gli aeromobili più costosi e più capienti quali gli Airbus A380, Airbus A340 e Boeing 747 per riconvertire le flotte ai più economici e meno capienti bimotori.

In questi mesi ci si sta rendendo conto che riempire aeromobili capienti è diventato molto difficile, e pertanto si stanno aggiornando il parco macchine con aerei più economici e i quali trasportano meno passeggeri, essendo i livelli del trasporto aereo passeggeri essersi arretrato di ben 15 anni.

Al contrario, il settore del cargo è notevolmente incrementato, anche in virtù della necessità di trasportare materiale sanitario utile al contrasto dell'epidemia, così come il trasporto aereo postale.

In Italia cosa è successo? come dissi nell'articolo del 25 Marzo, i vettori che avranno disponibilità economiche di cassa, avranno la meglio e attiveranno una vera e propria battaglia per conquistare fette di mercato importanti sul territorio nazionale. Ryanair e Wizzair hanno avviato una rapida espansione sul territorio Italiano senza precedenti, andando a posizionarsi in aeroporti strategici e direttrici strategiche, molte delle quali lasciate libere dalla liquidanda Air Italy e dal forte ridimensionamento dell'operativo di Alitalia.

Purtroppo in tutto ciò, EasyJet è il vettore "low fares" che ha accusato maggiormente il colpo, forse per alcuni errori di valutazione iniziali i quali hanno portato allo scontro il board del vettore. Easy in questi mesi per sopravvivere, ha avviato una campagna senza precedenti di vendita di aeromobili di proprietà al fine di generare flussi di cassa, chiusura di basi storiche e apertura di nuove, andando a modificare gran parte del network e rinunciando a coprire molte rotte storiche, sulle quali Ryanair e Wizzair si sono messe in competizione diretta.

Insomma, lo scenario è in continua evoluzione, e le nuove restrizioni al trasporto aereo di questi giorni, segneranno un ennesimo duro colpo al settore del trasporto aereo.

In tutto ciò, molte realtà aeronautiche indirette, fra le quali la mia, si stanno trovando a gestire una situazione di difficoltà non trascurabile e per le quali sarà difficile superarle senza un aiuto concreto.

Inoltre, tra qualche settimana si accenderanno vari campanelli di allarme, tra i quali i primi a esserne colpiti saranno tutti gli Aeroporti e parte delle società di Manutenzione Aeronautica.

Spero di sbagliarmi, ma dopo aver letto l'articolo del 25 Marzo 2020 e fatta un analisi alla situazione attuale, dopo questo articolo, il margine di errore è molto ridotto.


Daniele Fazari - Consulente Aeronautico e Tecnico Legale

www.dfaviationconsulting.eu

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