SULLA CAPACITÀ’ DI POTER CAMBIARE E MIGLIORARE SE STESSI.

SULLA CAPACITÀ’ DI POTER CAMBIARE E MIGLIORARE SE STESSI.

Edoardo Boncinelli, scienziato di fama internazionale e professore di Neuroscienze all’Università Vita-Salute di Milano è giunto a questa conclusione: - “Sappiamo da diverso tempo che quello che siamo a un certo punto della nostra esistenza è il frutto dell’azione congiunta di almeno tre componenti individuali: quella genetica, quella rappresentata dalle nostre esperienze di vita, consapevoli e inconsapevoli, più una terza di natura essenzialmente casuale. In questi ultimi decenni è emerso sempre più chiaramente che almeno nel forgiare alcune caratteristiche biologiche individuali le tre componenti si equivalgono, cioè sono tutte e tre ugualmente influenti e da mettere sullo stesso piano: un terzo, un terzo e un terzo, per intendersi. … - “Dobbiamo in conclusione, abituarci all’idea delle tre componenti della nostra individualità, anche se c’è una certa differenza tra i modi e i tempi dell’intervento delle tre componenti. Molto probabilmente la prima e la terza agiscono assai precocemente; anche se rimarranno sempre attive, il grosso della loro azione avrà luogo durante lo sviluppo embrionale, mentre la componente esperienziale-biografica dovrebbe agire prevalentemente dopo la nascita e rimanere in piena attività per tutta la vita.

Un terzo, un terzo e un terzo. Un terzo di corredo genetico, un terzo di puro caso e un terzo di esperienza. Noi siamo questo, secondo le più recenti scoperte scientifiche sul nostro cervello. Un terzo non dipende da noi; il DNA e l’eredità genetica. Un terzo non dipende da noi; il Caso. Un terzo invece dipende da noi; la costruzione della nostra esperienza di vita in base alle interazioni con l’ambiente, le circostanze e gli eventi che ci accadono. Quindi, non possiamo più dire che è impossibile cambiare per colpa dei geni ereditati dai nostri avi che ci costringono ad essere soltanto ciò che siamo! Quindi, non possiamo più dire che ci è impossibile migliorare per colpa del caso che non ha giocato a nostro favore! Perché, per quanto ci possa sembrare poco ma è comunque un buon terzo del nostro essere, possiamo determinare con le nostre scelte, la direzione che vogliamo imprimerci e, trascurando ciò che non è in nostro potere, possiamo dedicarci a ciò che lo è.

Basta scuse.

 Coraggio, che migliorare se stessi non significa desiderare la perfezione ma amare l’eccellenza, cioè quanto di meglio si possa fare secondo le proprie potenzialità.

Bisogna farlo, però!

Estratto dal mio libro " La difficile arte di realizzare i propri sogni ". Chance Edizioni.


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