Tanti anni nella stessa azienda sono un valore?

Tanti anni nella stessa azienda sono un valore?

Le “categorie” fanno parte di noi, ci aiutano a semplificare le nostre scelte, ci rendono la vita più semplice perché ci fanno trarre conclusioni veloci, senza dover per forza andare in profondità e senza fare fatica.

Quando parliamo di seniority, degli anni di esperienza di un professionista all’interno della stessa azienda, sistematicamente si corre il rischio di cadere in preconcetti che nascono proprio dalla nostra pigrizia cognitiva. Quest'ultima è anche molto abile a farci notare tutto ciò che conferma le nostre categorie e a farci soprassedere, o non considerare proprio, tutto quanto le potrebbe confutare.

Per qualcuno, quindici o vent'anni anni all’interno della stessa azienda rendono una persona affidabile e coinvolta; per qualcun altro dopo tanti anni nella stessa azienda sei seduto, fermo senza stimoli e non saprai adattarti ad nuovo contesto o ad un cambiamento importante.

Per qualcuno cambiare azienda ogni 3 o 4 anni è il segnale di poco attaccamento, scarso coinvolgimento ed è tipico di chi scappa dalle responsabilità mentre per altri potrebbe essere il segnale che la persona ama accettare nuove sfide, nonché di una certa flessibilità proprio come richiede il mercato attuale.

Non possiamo considerarli punti di vista, dobbiamo dirci con forza che sono preconcetti, sicuramente legati alla nostra esperienza o alla formazione ricevuta, ma che ci potrebbero indurre in errori di valutazione, anche importanti, qualora non andassimo a fondo nella conoscenza di:

  • Chi si tratta, ovvero della persona che abbiamo davanti con tutte le sue esperienze e sfaccettature
  • Dove è rimasta o dove si è ricollocata, sia in quale azienda ma anche dove ha scelto di vivere a livello socio-geografico
  • Come si evoluto il ruolo, oppure le responsabilità che gli sono state affidate o i risultati ottenuti, in 3 anni oppure in 15 anni
  • Quando ha lasciato la sua azienda a che punto erano i progetti o gli obiettivi che lo coinvolgevano e in che condizioni ha lasciato i suoi colleghi o il suo reparto, indipendentemente se dopo 2 anni o dopo 20 anni.
  • Perché il professionista è rimasto, cosa lo ha trattenuto in azienda o cosa invece l’ha portato ad abbandonarla (dopo pochi anni o dopo 15 anni)

Quando parliamo di persone, di professionalità, abbiamo l'obbligo di andare oltre le nostre convinzioni. Altrimenti possiamo guardare le matite colorate come se fossero gli anni di esperienza e giudicare solo quanti colori ci sono, come se fossero le varie esperienze professionali. Occhio però a non perdere di vista il cerchio perfetto che vanno a formare, se messe assieme nella maniera giusta.

Matteo Giordani

Sistemista IT | IT System Engineer

4 anni

Condivido pienamente la necessità di andare oltre le proprie convinzioni o condizionamenti mentali, anche in ambito oltre l'oggetto del discorso, comunque articolo ben fatto, mi ha dato modo di vedere punti di vista che non avevo valutato fin'ora

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