Terzo - le energie delle rivoluzioni civili
Ho letto la pubblicazione “Terzo – le energie delle rivoluzioni civili” – Corriere della Sera.
E’ un’analisi attenta tra Storia e contemporaneità che illumina le esigenze del mondo del terzo settore italiano, ponendo l’accento sul valore di un comparto fondamentale su cui si appoggia oggi la nostra società.
È un libro generato da esperienze, intriso di vissuto e di riflessioni scaturite dai fatti; l’autrice crea un parallelismo storico con il Terzo Stato del Settecento.
Riesce, così, a farci comprendere cosa sia, oggi, il Terzo Settore e quale ne sia il senso, cioè la direzione ultima in cui esso si muove.
Si compone di 10 “pensieri” che fluiscono con lodevole maestria dalla penna dell’autrice:
Il nome Terzo Settore è stato portato definitivamente a battesimo nel 2016 con il lessico consacrato dal Codice del Terzo Settore.
Perché “Terzo” ? Piace pensare che la parola Terzo sia il frutto di qualcosa di più della presa d’atto del fatto che accanto al Primo Settore (lo Stato) e al Secondo Settore (il mercato) esista un’ulteriore forma organizzativa dell’iniziativa umana, costituita su una scala di valori e con finalità di interesse pubblico.
Trovo molto peculiare lo spunto tratto dal pensiero “5 - Terzo tempo: il valore sociale del Terzo”:
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un’identità planetaria: la crisi mondiale del XX secolo mostra come tutti gli esseri umani messi di fronte agli stessi problemi di vita e di morte vivano una identica comunità di destino. Edgar Morin.
E’ particolare, per me, chiudere questa mia suggestione su tale libro, riportando questo passaggio:
un destino glorioso è racchiuso nella parola Terzo, destino che il Terzo Settore italiano merita di portare come bandiera nel suo nome
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Autrice: Claudia Fiaschi
Prefazione: Stefano Zamagni, Presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali