Touch point per professionisti
E' possibile trasformare visitatori e lettori di contenuti digitali (social o web) in clienti di professionisti? O bisogna cambiare qualcosa?
[Data originaria 29.2.2022] Giorni fa - in un posto che ora non c'è più...- è nato un interessante confronto stimolato da Beniamino Bacci (che invece fa sempre parte della mia rete n. d.a.), che forte dei suoi trascorsi di uomo-marketing, segnalava passate interessanti applicazioni in termini di payoff e slogan.
In effetti tutti sanno (o dovrebbero sapere) che la risorsa più preziosa dell'infosfera (che sfodera ad ogni minuto oltre 1 Giga di informazione) è l'attenzione.
Quindi catturare, agganciare o interessare il possibile cliente è un'attività fondamentale.
Bene, immaginiamo per un momento di aver superato questo ostacolo: il tuo lead(ossia una persona potenzialmente interessata ai tuoi servizi) è proprio di fronte a te:
dove dovrebbe toccare per comprarti?
Attenzione il problema non è di ergonomia: immagina che si tratti di un video fighissimo che in 3 secondi ha funzionato:
dove e come si verifica la conversione?
Non ci puoi mica mettere un pulsante con su scritto:
oppure
Consigliati da LinkedIn
Forse per questo qualcuno sostiene che i social non facciano DIRETTAMENTE trovare clienti ai professionisti, ma “solo” consolidare un'immagine e fare posizionamento.
Oppure il problema è che ragioniamo "solo" in termini di incarico e di consulenza ad hoc?
Dovremmo forse iniziare a vedere i servizi professionali come prodotti sui quali "cliccare"?
Le questioni che possono essere trattate solo ex post e dunque costruite come un vestito fatto a mano, dopo che un problema si è già verificato non si prestano ovviamente (al momento e salvo future, non improbabili applicazioni di AI) ad una simile trasformazione, ma le consulenze preventive, si.
Pensi che io sia impazzito?
Forse, ma io immagino un professionista molto verticalizzato con una casistica ristretta e ricorrente che potrebbe sviluppare un bel catalogo di casi (esattamente come prodotti da e-commerce,) già trattati e venderli come soluzioni preconfezionate per evitare ai clienti di non commettere gli stessi errori di altri.
Ecco lo slogan immaginario:
“Sei un CEO e vuoi evitare un'imputazione per questo o quell'altro, come conseguenza non immaginata di aver fatto questo o quest'altro? Clicca qui...”
Piccolo prezzo (il modello è scalabile) per grande valore (è erogato da un professionista con la sua bella specializzazione in materia, se a monte c'è un idoneo lavoro di branding).
Una piccola rivoluzione a tuti gli effetti: anche solo immaginarlo seriamente. Poi bisognerebbe passare dal pensiero all'azione, fare un progetto, accettare di aver sbagliato qualcosa e dover ricominciare daccapo, attendere degli anni per vedere i risultati.
Tutte robe da imprenditore non da professionista abituato ad aspettare che il lavoro arrivi in ufficio...
⚖️ Diritto di famiglia e minorile, Diritto dell’immigrazione e cittadinanza Italiana 🇮🇹.
11 mesiIo sono totalmente d’accordo con l’assimilazione dei processi di vendita tra attività di impresa e avvocato. Ma se non ci diamo una svecchiata a partire dal codice deontologico viaggeremo sempre con il freno tirato.