UN ELMO SOPRA QUESTA CORONA
Un tempo simboleggiava potere e nobiltà, oggi ci priva di ogni stimolo e sogno. Mai come oggi ci siamo sentiti veramente minacciati da una cosa più grande di noi. Per gli amanti dei disaster movies inizialmente la sensazione è stata quella di sentirsi protagonista di un film o perlomeno di vivere dentro una di quelle serie tv su Netflix che descrivono la fine del mondo con stravaganti scenari apocalittici. La verità è che non abbiamo sentito il pericolo fin quando non è stato realmente vicino a noi come lo è adesso. In un’epoca che da fiato a qualsiasi bocca è difficile distinguere la realtà dalla fantasia. D’altronde, cosa è la notizia oggi? C’è chi reputa ed esprime le sue opinioni da pensatore su tutto quello che dicono i media definendole “cazzate” e chi invece è seriamente preoccupato e cerca di ascoltare le istituzioni. Ah le istituzioni, fino a poco tempo fa non erano nient’altro che dei pagliacci su cui il popolo di internet si divertiva a fare meme o divertenti remix musicali. Politici che facevano bravate e si scannavano tra di loro in programmi altrettanto immondizia da far venire la pelle d’oca a chi non è abituato a certi livelli di ignoranza. Adesso no, bisogna ascoltarli e fare tutto quello che ci dicono. Certo, chi siamo noi per dire il contrario? Abbiamo studiato microbiologia e virologia nel nostro tempo libero o per lavoro?? No, o perlomeno non tutti! Abbiamo letto le tesi di fantomatici guru del nostro tempo che ci hanno detto la verità? Forse, ma probabilmente sono gli stessi che seguivate quando dicevano che i vaccini facevano male. Seguiamo la massa? Si signori. Questo è quello che succede nella fase intermedia di qualsiasi film catastrofico. Per l’esattezza questa fase si chiama consapevolezza. Rappresenta il punto di non ritorno, il momento in cui dobbiamo rinunciare alla nostra quotidianità e uscire dalla comfort zone. Eh si signori, perché è facile vivere con tutte le comodità dell’epoca ma altrettanto difficile privarsene. Non sappiamo come reagire in questo momento e forse dovremmo impegnarci un pò di più perché siamo noi i soldati in prima linea di questa guerra. “Si ma quale guerra, dici solo cazzate”! Che lo sia o no una guerra produce gli stessi effetti signori. Andate a leggere la storia e capirete, andate a parlare con gli anziani e lo capirete.É il momento di diventare adulti e di affrontare il nemico con le armi che abbiamo a disposizione perché siamo noi che facciamo la differenza. Abbandonate i sogni di una famiglia o di una carriera lavorativa. Non c’è spazio per i sogni adesso. Sfiderei chiunque a dirmi il contrario, a dirmi che lui tra 10 anni sarà questo o sarà quello. No, adesso dobbiamo stare insieme ed essere responsabili perché noi siamo il motore di questa società.Ma attenzione, se siete stomaci deboli evitate di fare parte di questa guerra, siate pure quelle persone menefreghiste che la società di oggi ha cresciuto. Rimanete pure dietro quello schermo che vi protegge e sentenziate pure con le vostre intellettuali e moderate considerazioni, tanto un re senza regno non ha bisogno di una corona.