Una guida alla lettura delle “Noccioline di resilienza”

Ho pubblicato ad oggi 10 post in questa sorta di rubrica rappresentata dalle “Noccioline di resilienza”. E’ venuto il momento di mostrare il senso del percorso, rivelare lo schema logico che seguo, i temi di secondo livello che raccolgono i vari post. Per questa ragione pubblico questa “metanocciolina” in cui rendo visibile il livello logico superiore.

Lo schema seguito è il seguente:

Valutare se stessi

  1. Aver ragione
  2. Fertilità dell’errore
  3. Apprendere dall’esperienza
  4. Non aver paura di cambiare
  5. Non aver paura di tentare

Affrontare la realta’

  1. Affrontare la realtà
  2. Non regredire
  3. Vivi il presente
  4. Non perderti nel mondo delle idee
  5. Rendi le tue aspettative realizzabili

“Valutare se stessi” è tema legato alla consapevolezza, attributo e caratteristica fondamentale della resilienza individuale.

“Affrontare la realtà” è l’altra faccia della medaglia: la realtà, con le sue infinite sfaccettature e dimensioni. Io, da un lato, la realtà dall’altro: rapporto complesso e critico come pochi: tutto sommato l’equilibrio della vita è tutto in questi due termini e soprattutto nella relazione dinamica e - mi viene da dire “funzionale” - che lega queste dimensioni.

L’individuo resiliente è un individuo consapevole ed è un individuo che ha un rapporto sano con la realtà; le insidie, gli ostacoli tutto intorno sono rappresentati dagli argomenti dei singoli post:

  • errori, incapacità di apprendere, paura del cambiamento, blocco dell’azione… sul fronte dell’individuo;
  • aver paura della realtà, regredire, non vivere il presente, idealizzare, fantasticare, nutrire aspettative irrealizzabili… sul fronte del nostro vivere la realtà.

Perché è vero che dobbiamo commettere errori per imparare, ma possiamo conoscere le insidie per superarle…

Da qui in poi seguiranno post su temi più specifici, riguardanti l’autostima, amore e amicizia, emozioni, ansia, sensi di colpa, depressione, senso di responsabilità, confrontarsi con gli altri, agire in maniera costruttiva, valori… una sorta di kit della resilienza personale.

Il tutto, coerentemente con il libro-stimolo che sto seguendo (“Su con la vita, Charlie Brown!” dello psichiatra americano Abraham J. Twerski, Oscar Mondadori) costituisce una riflessione su alcuni punti di salute psicologica a mio avviso importanti.

Il mio contributo specifico è nel riferire questo concetto di salute alla resilienza: l’individuo resiliente è anche (mediamente) un individuo con maggiori capacità di avere un rapporto efficace, funzionale con la realtà, quindi, nella mia visione, un individuo “sano”.

Quindi i temi sono scelti come “tutori psicologici di resilienza”.

Citazione guida da Twerski: “Le cose belle possono cominciare anche subito, se riesci a compiere i passi necessari per correggere la falsa immagine che hai di te stesso. Solo tu puoi scoprire e credere alla vera, autentica immagine della tua persona”.

Il più grosso limite siamo sempre e comunque noi stessi: per questa ragione Gandhi diceva “Sei tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Oppure, citando il poeta Giorgio Seferis: “lo straniero, il nemico, lo vedemmo allo specchio. (Argonauti).

Il mio desiderio è che ognuno di voi veda questa immagine autentica che è dentro di noi, ma che a volte risulta così difficile scoprire. Questa persona che noi siamo ha le risorse per esprimere una grande resilienza nel vivere la vita (ogni essere umano ne ha) ma dobbiamo liberarci di tutta la moneta falsa che è nelle nostre tasche.

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