Una pianta che mangia la plastica

Una pianta che mangia la plastica

La plastica è commestibile, per le piante

Esiste una pianta, molto comune nelle nostre zone, che mangia la plastica. È il pioppo. Le sue radici possono assorbire i principali composti chimici, gli ftalati, eliminandoli dall’ambiente. Gli ftalati sono materiali chimici impiegati nell’industria plastica e si ritrovano maggiormente nel pvc, nei profumi, nei pesticidi, negli smalti per unghie e nelle vernici. Sono sostanze tossiche che il Pioppo con i suoi tessuti vegetali riesce a smaltire. È stata una ricerca italiana, pubblicata sulla rivista internazionale “Environmental Science and Pollution Research”, che lo ha dimostrato.

Un metodo per ripulire l’ambiente?

Si tratta di una grande scoperta che potrebbe aiutare nella corsa contro il surriscaldamento globale, ma ulteriori studi andranno condotti per capire come possono i tessuti vegetali, assorbire questi composti chimici restandone inalterati. La specie di pioppi dotata di questa caratteristica è la “Populus Alba Villafranca”, si tratta di un pioppo di colore bianco le cui foglie hanno una forma ovale, e che cresce in pianura e lungo i litorali. L’inquinamento della plastica è molto serio perché le sue micro particelle finiscono ovunque nell’ambiente e possono essere ingerite dall’essere umano provocando dannosi effetti sulla salute.

Al bando la plastica monouso

A partire dal 2021, l’Unione Europea ha messo al bando la plastica monouso per ovviare almeno in parte l’inquinamento e ha promosso campagne di educazione ambientale per insegnare ai cittadini come vivere in maniera più responsabile il loro quotidiano.

Anche le imprese hanno il loro dovere da compiere, ma trattandosi di quantità enormi di rifiuti, è fondamentale rivolgersi ad un’azienda specializzata come la mia, Ecology s.n.c., che si occupa di ritirare e smaltire tutti i rifiuti dannosi per l’ambiente in modo che non abbiamo alcun impatto sull’ecosistema terrestre.

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