Un'emergenza non trascurabile
Stavolta avrei voluto scrivere a proposito di argomenti legati al tema della difesa e della geopolitica poiché, dalla cyber-warfare ai tumulti esteri, molti sono gli aspetti quotidiani interessanti da analizzare.
Prometto che tornerò su quei temi; ma prima c'è qualcosa di più importante sul quale sento di dover spendere almeno due parole.
Sempre più spesso ci giungono segnali allarmanti sui nostri giovani, che poi sarebbero i miei coetanei, soprattutto in relazione alle loro doti di comprensione del testo e similari. Se è vero che la metà di essi non è capace, o comunque incontra grosse difficoltà, di comprendere un qualsivoglia testo scritto allora siamo di fronte ad un ostacolo che, in tutta franchezza, non è trascurabile.
Anzi, dovrebbe esserne prioritaria la soluzione.
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Sarò sincero, il problema di cui stiamo qui discutendo necessita di poche e concise constatazioni.
In primo luogo occorre dire che, assodati i fatti, risulta confermato quanto io stesso, assieme ad altri colleghi, ho notato per anni: la nostra scuola non riesce più a trasmettere l'importanza della Scrittura e della Lettura. Cosa voglio dire in concreto? Chiedete a qualsiasi studente quanto adori scrivere un tema od un saggio breve e scoprirete che forse nemmeno uno degli intervistati risponderà positivamente alla domanda. A qualcuno sembrerà normale, ma non lo è. Ancora; provate a sentir leggere la media degli studenti e vi accorgerete che sovente vi sarà assenza di intonazione adeguata al tipo di testo e mancheranno tutti gli accorgimenti di oratoria essenziale necessari a rendere armonica e scorrevole la lettura. Colpa degli studenti? No, nel modo più assoluto. La colpa è di un sistema totalmente inefficace da questo punto di vista; e, in questo caso, debbo spezzare una lancia a favore delle lamentele contro i professori, visto che una discreta maggioranza di essi ha avuto sotto gli occhi per interi anni scolastici questi gravi sintomi e non ha fatto niente di niente per correggerli. L'ho visto io stesso.
In secondo ed ultimo luogo dobbiamo capire che questa emergenza si classifica come tale in quanto non permette alle future generazioni di stare sulla piazza in maniera competitiva rispetto alle controparti straniere. Abbiamo un problema; perché mentre nel mondo si discute di argomenti epocali e si prendono decisioni significative noi non potremo stare al passo, i nostri cittadini di domani non saranno in grado di acquisire consapevolezza di ciò che gli sta attorno. Semplicemente per problemi di questo tipo? Ebbene sì. Mentre Musk afferma che domani solo le macchine lavoreranno e gli esseri umani avranno bisogno di un reddito di base sostitutivo e universale; in Italia, dal Festival di Trento, Brunetta risponde che una misura del genere non è applicabile per legge. Indipendentemente dalla propria opinione sul tema, è fondamentale comprendere.
E l'emergenza ivi menzionata compromette gli strumenti basilari per rendere tale meccanismo di comprensione accessibile a tutti.