VIAGGI MULTISENSORIALI ED INCLUSIVI

VIAGGI MULTISENSORIALI ED INCLUSIVI

E‘ davvero ripartito il turismo organizzato ?

Nei mesi estivi abbiamo spesso sentito dire o letto che finalmente il turismo sarebbe ripartito, che tutti avevano un gran desiderio di viaggiare e che l’estate avrebbe consentito a tante imprese di accendere i motori.

In parte è stato così, infatti da giugno in poi gli italiani hanno ripreso a muoversi e da luglio anche numerosi turisti stranieri hanno scelto il nostro paese per trascorrere le proprie vacanze.

Se prendiamo ad esempio la Toscana possiamo affermare che città d’arte come Siena e Firenze hanno registrato un letterale boom di presenze inaspettate, soprattutto ad agosto, sorprendendo chi nel turismo lavora da decenni. E così tante altre città e destinazioni hanno ripreso finalmente a lavorare.

Molte località di mare hanno registrato una stagione positiva come anche la campagna toscana, che solitamente richiama gli stranieri e che quest’anno invece ha visto una buona presenza di italiani in cerca di luoghi tranquilli a contatto con la natura e poco affollati. Senza parlare poi dei vari cammini e delle vacanze a contatto con la natura che hanno riscosso un gran successo come mai prima.

Questo cambiamento è senza dubbio molto positivo perché il Covid ha inevitabilmente portato dei cambiamenti nelle nostre abitudini e ci ha portato a valorizzare gli spazi verdi e i luoghi meno frequentati, almeno da parte di alcune persone.

Ma di che tipo di turismo stiamo parlando?

Il nostro è stato un turismo prevalentemente di provenienza nazionale e di prossimità, principalmente europeo, fatto di persone che spesso si auto organizzano le proprie vacanze e partono in famiglia o in piccolissimi gruppi.

Sono spariti i gruppi numerosi da 30 persone e più che affollavano i centri storici delle città d’arte, i viaggi sono ripartiti ma il turismo organizzato dei grandi numeri, quello che alimenta e dà lavoro a tante agenzie e tour operators, fa ancora fatica a decollare e dovremo ancora attendere fino al prossimo anno.

Anche per me è stata un’estate molto insolita che ha visto l’organizzazione di due soli viaggi organizzati, uno in Toscana e l’altro a Napoli. Il primo ha visto la partecipazione di turisti italiani con disabilità visiva mentre il secondo ha interessato un piccolo gruppetto tedesco con disabilità motoria.

Vi racconto quello che ho organizzato ed accompagnato a Firenze a fine agosto.

Non è stato facile definire il programma perché più volte i musei hanno cambiato le regole limitando la possibilità di fruire dei percorsi tattili esistenti. Alla fine però ce l’abbiamo fatta e sono soddisfatta di essere riuscita a concretizzare questo tour multisensoriale programmato da marzo 2020.

I partecipanti erano tutti italiani, di provenienza diversa e tra questi alcune persone non vedenti e ipovedenti. Tutti condividevano il desiderio di visitare Firenze per vivere un’esperienza nuova ed accessibile a chi non l’aveva mai vista o a chi l’aveva vista con occhi diversi.

E’ stato bello veder nascere in pochi giorni lo scambio di esperienze e di amicizia tra le persone che sperimentano e condividono un nuovo modo di visitare luoghi e di scoprire l’arte.

Firenze offre molteplici esperienze per le persone con disabilità visiva. Noi abbiamo visitato la Galleria d’Arte Moderna a Palazzo Pitti dove è possibile toccare alcune opere grazie ad un percorso tattile creato in collaborazione con l’UICI di Firenze, abbiamo visitato uno dei pochi laboratori esistenti che lavorano le pietre dure utilizzando la tecnica del ‘500 dando vita a capolavori incredibili. Abbiamo esplorato il duomo scoprendone le dimensioni e i dettagli attraverso il modellino tattile presente all’interno, siamo entrati nel Museo degli Innocenti e in uno dei più bei palazzi rinascimentali, il Palazzo Medici Riccardi, che è stata a lungo la dimora dei Medici prima che la famiglia si trasferisse a Palazzo Vecchio e poi a Palazzo Pitti.

Ovviamente la buona riuscita di un viaggio multisensoriale necessita di una buona conoscenza del territorio, di un’organizzazione minuziosa e della presenza di una brava guida, formata all’accoglienza delle persone non vedenti ed empatica come lo è stata Francesca che ci ha accompagnato alla scoperta della città.

Infine, una nota decisamente positiva, abbiamo sperimentato una grande disponibilità e gentilezza in tutti i luoghi da noi visitati che ci ha piacevolmente sorpreso. Sarà stato probabilmente l’effetto del lockdown prolungato oppure la “fame” di poter esercitare il proprio lavoro che hanno reso gli operatori particolarmente disponibili ed accoglienti verso i turisti non più percepiti come “invasori” bensì come persone, ognuno con le proprie esigenze diverse.

 

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate