[VISONARI e PROGRESSO]

Nel luglio del 2016 sono andato con mia moglie a Barcellona per festeggiare il ventesimo anniversario di matrimonio, in realtà ci siamo sposati a novembre ma la voglia di sole e mare ha prevalso.

Qui ci siamo imbattuti in una costruzione progettata da un uomo che aveva una visione, infatti questa è una delle prime case in cemento armato utilizzando pilastri anziché muri portanti, questo gli ha consentito di realizzare una facciata con forti sporgenze e con un andamento ondulato che ricorda le onde del mare. Poi l'ha rivestita di pietra grezza.

La "gente" del posto con una mente omologata non capendo cosa stesse sorgendo ha iniziato a deridere l'opera chiamandola cava di pietra, perché il nuovo a volte è incompreso e spaventa.

Spesso sentiamo il bisogno di prendere le distanze da ciò che non rientra nelle nostre esperienze, da ciò che ci spinge fuori dalla nostra "comfort zone".

Quell'uomo si chiamava Antoni Gaudì, oggi considerato uno dei più grandi architetti della storia e quella casa, chiamata volgarmente la Pedrera (cava di pietra) è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio culturale dell'umanità.

Questa è una delle tantissime storie simili che accomunano le persone definite "visionarie", termine che spesso viene usato con una accezione negativa dimenticando che il progresso dell'uomo è stato reso possibile solo da persone “visionarie".

L'invito che voglio fare a me stesso e a voi con questa storia è quello di avere un approccio aperto al nuovo, di non aver paura di sperimentare che sia un gusto di gelato diverso dal solito o una chiacchierata con una persona che solitamente evitate, insomma evitiamo di mettere etichette almeno non prima di aver considerato la situazione o le persone da ogni punto di vista anche il loro.

Potremmo sorprenderci e magari capire anche qualcosa in più di noi stessi.

(articolo ripreso da un mio post su fb)