Le 14 notizie più importanti della settimana per e-Commerce e Omnicanalità (w3)
Perché dopo tanti anni ricordiamo ancora la trama di un film?
Grazie al racconto. Sì, grazie al susseguirsi di scene tra loro collegate, dove c'è un inizio ed una fine, ma soprattutto grazie all'emozione che una narrazione, inevitabilmente, suscita.
L'emozione è ciò che solidifica il ricordo nella nostra mente.
Perché la parola storytelling è diventata il mantra ripetuto da tutti i marketer mondiali?
"Lo storytelling è l'atto del narrare, disciplina che usa i principi della retorica e della narratologia" e grazie ad essi affascina, stimola il sentimento e il ricordo.
Ma oggi quanto tempo c'è per gustarsi un racconto?
Scegliamo le 5 ore di visione di "Novecento" di Bertolucci o ci buttiamo sui 40 minuti di Breaking Bad. Leggiamo le news sui newspaper digitali o ci soffermiamo a leggere l'analisi di una pagina di un giornalista sulla carta stampata?
Il tempo è frammentato, anche per gli acquisti, ed è per questo che dobbiamo farci trovare pronti con i clienti attraverso l'uso di diversi touchpoint, e grazie alla esperienza omni-canale.
Ma quindi se il tempo dell'attenzione è fatto di pochi istanti, lo storytelling ha ancora un senso? Forse siamo arrivati alla fine dello storytelling per i brand e gli e-commerce?!
Come facciamo a creare una storia che emozioni, che irretisca il consumatore, e come riusciamo a farlo con continuità se la fruizione è sempre più casuale, momentanea, non prevedibile.
C'è troppo materiale, c'è troppo contenuto.
Quindi ha ancora senso fare dei piani editoriali super-complessi, articolati? Non lo so. Sinceramente è una domanda dalla risposta difficilmente manichea.
Quello che è chiaro che per il nostro e-commerce o brand dobbiamo adattarci ai cambiamenti con repentinità, sia sui formati (video, immagine...) sia sui canali, sia sul nostro piano di pubblicazione.
Questo non vuol dire non avere strategia, anzi quella è fondamentale nella produzione di contenuti, ma molto probabilmente i contenuti che creiamo devono essere vivere di vita propria; devo essere autosufficienti.
Dobbiamo creare contenuti, potremmo dire, dei micro-momenti, che lanciamo nello spazio digitale...
Devono essere delle pietre lanciate nello stagno, devono muovere l acque per qualche secondo poi torna l'immobilismo. Altrimenti rischiamo di fare dei lavori immensi senza avere risultati, senza avere un ritorno dell'investimento.
Il consumatore viene attratto da un contenuto in maniera contingente. Quindi quando lo prendi non lo devi lasciare più.
Per questo ora è il momento della lead generation. Se ho stimolato la tua attenzione dammi fiducia, iscriviti, dammi i tuoi dati, e continuerò a stupirti.
Ora dobbiamo lavorare per fare lead, solo così possiamo coronare gli sforzi fatti attraverso la creazione dei contenuti.
Ma se il cliente non riesci a prenderlo attraverso i contenuti come si può fare?
Utilizziamo gli influencer e i testimonial.
Perché nel rumore di fondo inesauribile, fastidioso, noi da consumatori dobbiamo e possiamo scegliere chi sentire. Quindi solo collaborando con chi ha un pubblico di ascolto possiamo aumentare il nostro bacini di riferimento.
Non è un caso che molti influencer lancino da soli o in accordo con dei brand delle linee di prodotto con il proprio nome. Ed è ancor più vero ora che sta esplodendo il fenomeno del social selling.
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1. Le storie non funzionano più, come stiamo arrivando alla fine dello storytelling
L’uso totalizzante dello storytelling ha prodotto il discredito della parola pubblica. Dopo aver creato un ambiente favorevole alla produzione e alla diffusione delle storie, i social networks hanno secreto una sorta di incredulità generalizzata, di sospetto. Così come l’inflazione monetaria distrugge la fiducia nella moneta, l’inflazione di storie ha distrutto la fiducia nella narrazione e nei narratori.
Salmon ci racconta come mai, in un’epoca di big data, le storie non bastino più: “La ragione (…) è l’esplosione dei dati. There is too much information to compete with for stories to be as effective as they once were, “ci sono troppe informazioni che entrano in concorrenza con le storie perché queste ultime siano efficaci come prima”
La fase in cui siamo entrati, secondo Salmon, è, da un punto di vista narrativo, la fase delle micro-stories, del non-storytelling, del disincanto dalle strategie di pianificazione narrativa a tavolino. Prima sono finite le grandi narrazioni, poi è finito lo storytelling, e ora siamo in una nuova età dove il potere delle storie dura pochissimi giorni o minuti. Personaggi politici con una nova storia da raccontare salgono rapidamente nei sondaggi per poi bruciarsi pochi mesi dopo, non c’è tempo per creare narrazioni coerenti, lineari, “hollywoodiane”: con un inizio, uno sviluppo e una fine. Il pubblico, sovra-stimolato da un’offerta di “storie” e contenuti debordante, governata da algoritmi che alterano continuamente la visibilità di questa offerta secondo logiche incomprensibili, non ha più il tempo di seguire la trama di una storia, di seguire lo sviluppo narrativo di un politico outsider, afro-americano, che piano piano si presenta al mondo raccontando la sua storia e andando a vincere.
“All’accumulazione primitiva del capitalismo industriale si è sostituita l’agitazione primitiva del capitalismo finanziario. Lo stesso è avvenuto nell’economia del discorso, dove la volatilità degli enunciati prevale sulla loro validità. La produzione degli enunciati non intende produrre o condividere nuove conoscenze, ma accelerare la velocità degli scambi, intensificare la loro circolazione.
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SOCIAL MEDIA | STORYTELLING | CONTENUTI
2. Quanto conta la brand equity
La brand equity è considerata un elemento fondamentale per le performance di business. Le aziende tendono però a privilegiare gli investimenti pubblicitari a breve termine, anche per mancanza di modelli di misurazione efficaci a dimostrare il ritorno degli investimenti in branding.
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BRANDING | MARKETING | PERFOMANCE
3. Boom di fatturato per Deliverti, la startup che aiuta l'ecommerce
A gestire l’intera filiera di un progetto ecommerce: dalla distribuzione alla logistica, dallo sviluppo delle piattaforme ecommerce B2C e B2B, fino alla delicata gestione del servizio di Customer Care e della risoluzione di problematiche di sentiment o reputation
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ECOMMERCE | ECOMMERCE FULL OUTSOURCING
4. Marketing di attribuzione: come scoprire da dove arrivano i clienti
è sbarcato sul mio negozio e cosa è successo da quando ci ha scoperto al momento dell’acquisto? Sono queste alcune delle domande più comuni alle quali gli imprenditori e le aziende cercano di rispondere quotidianamente per proiettarsi nella cosiddetta nuova era moderna. E lo fanno rivolgendosi sempre di più al marketing di attribuzione, ossia quell’area che analizza il processo di ‘identificazione’ delle azioni, o meglio degli ‘eventi’ (come essere esposti a un banner pubblicitario scorrendo un social o un sito internet o cliccarci sopra e atterrare sul sito di quel prodotto), compiuti dall’utente (consumatore) che permettono di raggiungere un determinato obiettivo (compilare un form con i suoi dati, prenotare una visita, entrare nel negozio, acquistare).
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MARKETING ATTRIBUZIONE | CUSTOMER JOURNEY | TOUCHPOINT
5. Marketing, i tre imperativi per il 2021
La pandemia ha spinto molti individui a rivalutare l’importanza del “purpose” e della sostenibilità, modificandone le priorità. L’85% dei consumatori ritiene importante acquistare da aziende che sostengono determinate cause. I brand devono avere un impatto nella vita delle persone e nel mondo in cui vivono. È fondamentale rivitalizzare e reinventare le relazioni che collegano le marche alle esigenze emergenti dei consumatori. Le aziende sono stimolate a ricoprire anche un ruolo di partecipazione alla vita della comunità,
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VISION | BRANDING | SOSTENIBILITA
6. Dal web le idee di marketing
Oggi i lanci di prodotti in digitale, webinar di approfondimento con i clienti, dirette instagram con ceo e brand ambassador e realizzazione di cortometraggi da trasmettere su tutte le piattaforme web fanno parte del lessico comune dei marchi. Di recente sono stati presentati anche due short film.
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WEBINAR | DIRETTE ECOMMERCE | LIVE STREAMING
7. Il futuro del retail passa attraverso il packaging
scelte di acquisto e il 52% ha dichiarato di acquistare prodotti con packaging sostenibile.
Alla domanda su quale sia la caratteristica principale di un buon packaging, la risposta più data è stata proteggere il prodotto, ma per il 63% degli intervistati è stata la facilità nel riciclarlo.
Il packaging influenza inoltre la scelta di cambiare prodotto, tanto che il 52% degli intervistati ha dichiarato di averlo fatto se la confezione non rispondeva ai requisiti desiderati. 4 intervistati su 5 hanno inoltre dichiarato che acquisterebbero lo stesso prodotto con packaging in carta piuttosto che in plastica.
Infine il 90% degli intervistati ha dichiarato che vorrebbe ricevere più informazioni in etichetta in merito ai materiali con cui è realizzato il packaging del prodotto che stanno acquistando.
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PACKAGING | SOSTENIBILITA |
8. INFLUENCER MARKETING: 5 CONSIGLI CREATIVI PER LA VOSTRA CAMPAGNA NATALIZIA
Lo shopping tramite livestreaming è uno dei formati più popolari. Ciò rappresenta una grande opportunità per i brand, come già avviene in Cina, dove si svolgono questo tipo di sessioni. All’interno di queste sessioni, il pubblico ha la possibilità di esplorare i prodotti e acquistarli.
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LIVE STREAMING | ECOMMERCE | DIRETTE ECOMMERCE
9. Il futuro dei social media è nelle community, non nella funzionalità
Ultimamente tutte le piattaforme social media sembrano rincorrersi proponendo sempre la stessa funzionalità che esiste già altrove. Sembra che la spinta innovativa si sia esaurita. Ma il futuro è nella community e non nell’ultima feature.
E cioè che oggi la vera Innovazione per una piattaforma è quella di guardare alle proprie community. Sulla base delle proprie caratteristiche, dare agli utenti di quella piattaforma, strumenti relativi a quelle caratteristiche, che non sono le stesse che si trovano altrove. Questo è il vero punto.
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SOCIAL MEDIA | COMMUNITY | CUSTOMER EXPERIENCE
10. Il mondo del lusso punta tutto sulla crescita interna della Cina
Lo scorso settembre il leader cinese Xi Jinping, ha illustrato il nuovo corso dell’economia locale con un messaggio chiaro: il Paese deve riorganizzare la sua economia per essere più autosufficiente in un mondo post-pandemico di incertezza, domanda indebolita e ostilità. Per alleviare la dipendenza dalle mutevoli economie straniere, la Cina ha bisogno che la sua gente spenda di più e che i suoi produttori siano più innovativi
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ECONOMIA | INTERNAZIONALIZZAZIONE |
11. Google a supporto dell’eCommerce di prossimità con “Vicini e Connessi”
il commercio online locale, e nel dettaglio il Click&Collect, da inizio dell’emergenza sanitaria è cresciuto del +349%.
L’e-Commerce di prossimità, proprio perché basato sul commercio online dai negozi vicino a casa, pone il fattore umano
al centro dell’esperienza dell’utente, e mira a servire il cliente nello stesso modo in cui questo verrebbe servito nel negozio fisico, con ampi margini di fidelizzazione del cliente e acquisizione di feedback immediati.
Sulla base di questi presupposti, e sulla consapevolezza che molto vi è da fare per aiutare soprattutto realtà più piccole ad abbracciare dinamiche e strumenti del digitale (in due parole, la trasformazione digitale), la Ministra per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano, ha deciso di lanciare l’iniziativa “Vicini e Connessi” volta a sostenere i commercianti locali, i negozi di prossimità e le piccole imprese attraverso piattaforme di commercio online e servizi digitali offerti in maniera gratuita per promuovere le loro attività.
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ECOMMERCE | LOCAL ECOMMERCE | CLICK&COLLECT | EDUCATIONAL
12. Il fenomeno dell’influencer marketing e le “3T”: Trend, Target e Tips
La verità è che gli Influencer, in particolar modo i Social Influencer, hanno ricoperto il ruolo di vetrina virtuale, dato che il loro plus è stato dal fatto di mettere in rilievo non solo il prodotto, ma anche informazioni utili come uso, materiali, costo ecc di qualsiasi prodotto, in modo e in tempi immediati.
L’Influencer marketing sta diventando parte integrante di ogni strategia soprattutto in social media come Instagram, con una spesa media sulle campagne del 10% sul budget totale.
Le dimensioni del mercato per gli Influencers sono cresciute particolarmente dal 2016, al 157% annuo. Nel 2020 si prevede una crescita, secondo una ricerca su 4,000 agenzie di marketing, brands e professionisti nell’industria, del 140% a un valore di $9.7 miliardi.
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INFLUENCER | TESTIMONIAL |
13. NBA, Steph Curry come Michael Jordan: nasce il suo brand personale
Si chiamerà Curry Brand, nasce all'interno di Under Armour, avrà un sito attivo già in settimana e dall'11 dicembre metterà in commercio i suoi primi prodotti. Basket, golf, poi running e mondo femminile i focus principali, per un pubblico di teenager. "Steph dirà la sua sullo sviluppo di ogni prodotto"
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INFLUENCER | TESTIMONIAL | BRANDING
14. Come è nata «433», la casa del «calcio virtuale» e la più grande community al mondo
Una rete di influencer e pubblico su Instagram cui partecipano volontariamente Ronaldo, Mbappé, Pogba e 15 mila pro: la nuova frontiera dell’e-Commerce
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INFLUENCER | TESTIMONIAL | ECOMMERCE