#DietroLeQuinte Sto per prendermi una pausa: dai primi giorni di agosto ai primissimi di settembre Roberta Zantedeschi chiude e si dedica solo ai popi, alle crode e a leggere. Prima di farlo ecco un breve dietro le quinte di questo ultimo periodo. Nello specifico ti racconto 4 cose di cui sono super feliciona (qualche scatto a testimonianza): 1) ho progettato e tenuto un talk per Olympus Italy in occasione di un meeting per i e le manager dell'azienda, su invito di Vittorio Martinelli e ho avuto il grande piacere – e l'emozione – di parlare di montagna e management. È stato uno dei talk più coinvolgenti – emozionante e complicato – che io abbia mai pensato e progettato, e non ringrazierò mai abbastanza Vittorio per l'invito e la fiducia. Inciso: anche la presentazione del libro Partecipazione, fatta in occasione di un evento di AIDP Veneto e Friuli Venezia Giulia si è aperta parlando di montagna... la possibilità di portare una parte di me così profonda nella mia narrazione professionale è uno dei doni più belli di questo 2024. 2) continuano gli incontri massonici insieme a Fabiana Palù e Pamela Serena Nerattini ★, non possiamo ancora svelare niente ma sappi che è una figata! Peraltro ne parleremo in occasione del Freelancecamp APS, a Marina Romea, il 6 e 7 settembre, se non sai cos'è il Freelancecamp clicca e scopri un network da paura. 3) ho fatto da scopa a un pezzo di quello che, secondo me, è uno dei trail più belli in circolazione, la Trans D'Havet, TDH per gli amici (80 km nelle Piccole Dolomiti). È stata un'esperienza straordinaria per una come me, che scalpita e che tende a voler stare sempre davanti (la scopa è chi sta dietro all'ultimo degli ultimi e pulisce il sentiero lasciandolo intonso, ma anche quella che motiva chi sta faticando o che aiuta qualcuno che sceglie di ritirarsi). Magari ne parlerò in modo più esteso da qualche parte, perché merita una riflessione più articolata. Comunque stare in fondo ha il suo perché. 4) quest'anno ho scelto di tenere la seconda parte di luglio lavorativamente leggera per dedicarmi ai popi e a me. Non ricordo di averlo mai fatto prima, ma ero un po' stanca, stanca anche di dire che bisogna rallentare e non farlo mai. Dire di no a opportunità di lavoro è contro-natura per me, non sono nemmeno quel tipo di professionista che può snobbare i progetti solo perché è luglio e i bambini il pomeriggio sono a casa... Però mi è chiaro che se non inizio io da me stessa, riappropriandomi del tempo, gestendo meglio quello lavorativo, definendo le priorità, scegliendo dove investire le energie e scendendo dalla ruota che gira... nessuno lo farà al posto mio. Saper fare non significa sempre dover fare, e di certo non significa dover fare sempre di più. Quindi tra qualche giorno chiudo tutto. Trascorrerò agosto tra i monti, tra le pagine e tra gli schiamazzi. Ti auguro una bellissima estate, che sia fatta di scelte consapevoli, divertenti, riposanti e rigeneranti. #ParolePersoneLavoro
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