Post di Giuliana Grimaldi

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Giornalista economica Mediaset | Digital strategist

La transizione green sta già cambiando le nostre abitudini: molti di noi hanno appena cambiato la propria auto e molti di più hanno in progetto di farlo a breve; tanti stanno scegliendo mezzi di trasporto personale più puliti e in condivisione. In casa, oltre ad avere ridotto i nostri consumi energetici, stiamo valutando l'installazione di caldaie meno energivore oppure di pannelli fotovoltaici. La sostenibilità ambientale insomma non è più solo una buona intenzione. Impatta quotidianamente sulle nostre tasche. Per le aziende, soprattutto quelle medio piccole che sono il nerbo principale del nostro sistema economico, questa fase di transizione potrebbe non essere indolore. Tra burocrazia e costi esorbitanti per certificazioni, consulenti, adeguamento degli impianti. Uno sforzo che potrebbe però non bastare: almeno un milione e mezzo di imprese rischiano la chiusura e 5 milioni e 600mila lavoratori il posto. L'ho raccontato questa settimana in questo servizio:

Green economy, a rischio 5 milioni di posti di lavoro - Video Tgcom24

Green economy, a rischio 5 milioni di posti di lavoro - Video Tgcom24

tgcom24.mediaset.it

Cristina Polga

Consulente di Carriera | Consulente di Orientamento Professionale | Formatrice

8 mesi

Eh, tema critico davvero! La transizione green è fondamentale, questo ormai credo sia chiaro a tutti (negazionisti a parte) basta che non accada come è già successo in passato con altre transizioni, che rimanga sulla carta e lì venga sepolta.. insieme alle piccole aziende, come correttamente raconti nel servizio. E a quanto dici non è un problema di burocrazia italica questa volta.. è proprio l'europa che la chiede, ho capito bene?

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