La transizione green sta già cambiando le nostre abitudini: molti di noi hanno appena cambiato la propria auto e molti di più hanno in progetto di farlo a breve; tanti stanno scegliendo mezzi di trasporto personale più puliti e in condivisione. In casa, oltre ad avere ridotto i nostri consumi energetici, stiamo valutando l'installazione di caldaie meno energivore oppure di pannelli fotovoltaici. La sostenibilità ambientale insomma non è più solo una buona intenzione. Impatta quotidianamente sulle nostre tasche. Per le aziende, soprattutto quelle medio piccole che sono il nerbo principale del nostro sistema economico, questa fase di transizione potrebbe non essere indolore. Tra burocrazia e costi esorbitanti per certificazioni, consulenti, adeguamento degli impianti. Uno sforzo che potrebbe però non bastare: almeno un milione e mezzo di imprese rischiano la chiusura e 5 milioni e 600mila lavoratori il posto. L'ho raccontato questa settimana in questo servizio:
Post di Giuliana Grimaldi
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La Vision di DUOBBRAK è molto semplice: "reimmettere i proventi da concessione di utilizzo nelle infrastrutture danneggiate dai danni causati dal cambiamento climatico ed in quelle nuove necessarie a innalzare la qualità di vita dei cittadini in modo da consentire maggiore liquidità al Governo per intervenire in quei settori che necessitano di supporto per avere una crescita costante". Anche ignorare DUOBBRAK è una scelta che ha la conseguenza di lasciare senza protezione le aziende storiche dell'automobilismo con la conseguenza di lasciarle esposte alle fluttuazioni dei mercati che stabiliscono il prezzo di acquisto delle materie necessarie alla transizione ecologica, (facendo inasprire ulteriormente le tensioni geopolitiche).
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💡 Le conseguenze del passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, i rincari, le proteste ed i timori dei #consumatori sono i temi al centro della nuova puntata di #Talk!. 🗣️ In collegamento Annalisa Corrado, Responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030 nella Segreteria Nazionale del Partito Democratico, ed Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di #Codici. ▶️ Dove seguire la trasmissione ⤵️
I consumatori e la giungla del mercato energia
codici.org
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Rai - Radiotelevisione Italiana PRESA DIRETTA MA CONTENUTI DÉJÀ VU Prosegue la stucchevole narrazione che vede il dito puntato contro i negozianti per il mancato raggiungimento dei target imposti dalle norme europee per la raccolta dei RAEE. Se posso permettermi un sommesso commento, mi sembra che al di là della descrizione dello status quo (e della identificazione dei cattivi in quei tre dei negozietti che non ritirano i vecchi tostapane) manca una analisi sulle ragioni che rendono insufficiente la raccolta ed è assente una descrizione dei meccanismi per il corretto recupero dei Raeee per la definizione degli eco-contributi. Ad esempio a quanto ammonta il contributo per un forno a microonde ? E per un televisore 75 pollici ? E chi lo decide, secondo quali logiche e per quali prospettive ? Il reportage non tocca questi aspetti che invece sono di primaria importanza se si vuole comprendere il fulcro del problema e fare un passo avanti. Visto che ogni cosa si può fare solo se si hanno le risorse adeguate, la situazione insoddisfacente in cui il sistema italiano dei RAEE si trova non dipenderà forse dal fatto che si è impostato il sistema su parametri di remunerazione troppo bassi ? Per quale motivo siamo quintultimi in Europa nonostante la straordinaria capacità ed efficienza dei sistemi collettivi ? Colpa dei cittadini sbadati, di pochi piccoli commercianti (visto che le grandi catene sono assolutamente a regime), dei Rom, o di chi altro ? Si fa largo piuttosto la domanda più importante: su 8000 comuni quanti sono impegnati attivamente sul fronte Raee ? La mancata raccolta non potrebbe banalmente dipendere dal fatto che meno della metà dei comuni italiani ha una isola ecologica ? Ecco questi sono solo un paio di profili che avrei sperato di vedere trattati …
Presadiretta 2024/25 - Un mondo di scarti - 22/09/2024 - Video - RaiPlay
raiplay.it
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Tempo al tempo. Arrivare alla prenotazione delle risorse per il credito 5.0 non è una banale, non si tratta di una semplice autodichiarazione. Ben vengano le correzioni, le semplificazioni, gli aumenti di aliquota. Ma leggiamo con attenzione e spirito critico i dati. #transizione50
Ecco la prima pagina del #Sole24Ore di oggi, mercoledì #13novembre. Falsa partenza per Transizione 5.0: prenotati solo 99 mln su 6,23 mld. #Concordato, forfettari out; esteso il bonus di #Natale. #WallStreet tira il freno, pochi margini per #Trump. #Shell sconfigge gli ambientalisti: non dovrà tagliare del 45% le emissioni. #buonalettura #primapagina
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L’impiego efficiente dell’acqua e una maggiore consapevolezza delle nuove generazioni rispetto alla scarsità delle risorse naturali. Sono alcuni dei temi toccati nella nona puntata di “Future Bits” con Stefano Mereu, Presidente di Nepta, la nostra società che si occupa della distribuzione idrica.
Future Bits
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𝐓𝐑𝐀𝐍𝐒𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝟓.𝟎: 𝐅𝐀𝐋𝐒𝐀 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐄𝐍𝐙𝐀! 𝐄𝐂𝐂𝐎 𝐏𝐄𝐑𝐂𝐇𝐄' La #Transizione 5.0 non sta avendo il successo previsto principalmente a causa, secondo me, si di una combinazione di #paura e resistenza vista le incertezze economiche globali ma soprattutto per una percezione di grande #difficoltà nell'intraprendere il percorso utile per valutare e misurare gli obiettivi di #efficientamento energetico aziendale o del processo produttivo, richiesto proprio dalla normativa. Notizia di oggi anche l'annuncio di ENEA della partenza del #RegistroFotovoltaico, che permetterà lo sviluppo di una filiera produttiva di pannelli ad alta efficienza #MadeinItaly. #Disinformazione e scarsa competenza dei professionisti collegati alle #PMI, sono la principale barriera all'ingresso alla fiducia nell'iniziare questa attività. Questa sensazione di grande incertezza e difficoltà nell'intraprendere il percorso 5.0 porterà quindi a non utilizzare al meglio i tanti contributi e benefici che la normativa offre. 👉 𝐄𝐜𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡è 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 #CreditDataResearchItalia E' qui che fa la differenza l'affidarsi ad un consulente specializzato e altamente professionale come Credit Data Research Italia, una delle poche aziende in grado di fornire tutti i servizi consulenziali necessari per la valutazione e l'ottenimento dei #contributi che, ricordo, arrivano fino al 45% di #fondoperduto e che comprendono l'acquisto di beni strumentali e anche #fotovoltaico. #Transizione5.0 #Industria5.0 #Sostenibilità #InnovazioneDigitale #digitalizzazione #DigitalizzazioneSostenibile #SmartIndustry
Ecco la prima pagina del #Sole24Ore di oggi, mercoledì #13novembre. Falsa partenza per Transizione 5.0: prenotati solo 99 mln su 6,23 mld. #Concordato, forfettari out; esteso il bonus di #Natale. #WallStreet tira il freno, pochi margini per #Trump. #Shell sconfigge gli ambientalisti: non dovrà tagliare del 45% le emissioni. #buonalettura #primapagina
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Transizione 5.0 e riapertura CPB (no Forfettari)
Ecco la prima pagina del #Sole24Ore di oggi, mercoledì #13novembre. Falsa partenza per Transizione 5.0: prenotati solo 99 mln su 6,23 mld. #Concordato, forfettari out; esteso il bonus di #Natale. #WallStreet tira il freno, pochi margini per #Trump. #Shell sconfigge gli ambientalisti: non dovrà tagliare del 45% le emissioni. #buonalettura #primapagina
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Quanto successo a #Valencia, potrebbe accadere anche da noi? La risposta è sì, soprattutto in un Paese fragile come l’Italia. Mentre in tutta Europa le Istituzioni e la politica sono concentrate e giustamente sulla #GreenTransition, con un accento negativo sugli effetti economici in termini di perdita di posti di lavoro, si veda per esempio l’enorme questione del #settoreautomotive con l’abbandono dal 2035 delle auto a combustibili fossili, i danni causati dal cambiamento climatico sulla vita delle persone sono molto più tangibili. Sono questioni che riguardano la vita nel senso letterale del termine, ma anche l’attività economica, sociale e culturale delle comunità che hanno vissuto e vivono queste tragedie. I soldi spesi nella prevenzione per interventi eseguiti in sperduti anfratti, letti di torrenti, versanti di colline e montagne, non si vedono e quindi non portano voti. I soldi spesi in emergenza post catastrofe, per riparazione di drammatici danni e risarcimenti a danneggiati, invece hanno un grande impatto mediatico. Sarà cinica, e forse anche un po’ grossolana come analisi, ma non siamo troppo lontani dalla realtà.
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IL NEGAZIONISMO DA SALOTTO” Ma ci sono o ci fanno? Il problema non e’ filosofico ma fattuale. Se la popolazione mondiale e’ diventata 8 miliardi di persone, con un incremento di 4 miliardi solamente negli ultimi 70 anni, come questo non puo’ avere un impatto sull’ambiente e sulle risorse? Visto che le proiezioni sono di superare i 10 miliardi entro il 2050, mi puo’ qualcuno spiegare come pensano questi “soloni del nulla pneumatico” , che continuano a delirare e “ululare contro il “negazionismo”(?!) , di come intendano risolvere il problema del “cambiamento climatico”(sempre ammesso e non provato che le emissioni ghg siano l’unica causa?!?!!) senza l’utilizzo di fonti fossili che oggi coprono oltre l’80% del fabbisogno energetico mondiale e della produzione dei “by-products” derivati dal petrolio ( prodotti chimici, plastiche, prodotti farmaceutici in primis , la lista è lunghissima) che ci hanno permesso di farci vivere piu’ agiatamente e soprattutto piu’ a lungo? Pensano che chi ha fatto progredire l’umanita’ dovrebbe “tafaziarsi” o occuparsi d’altro ( di che cosa?!) oppure pensano di risolvere il problema combattendo il "capitalismo" per sostituirlo con che cosa soprattutto o rallentando l’economia e la crescita dei consumi dei paesi piu’ avanzati che contano meno del 10% della popolazione mondiale, per permettere agli altri 90% di fare quello che vogliono nei prossimi decenni senza nessuna regola e limite solo perchè sono arrivati oggi e quindi tocca a loro!? Se qualcuno me lo spiega gliene sarei grato.
Su questa piattaforma ormai li conosciamo bene. Personalmente rimango sempre nel dubbio se sia più efficace contrastarli o ignorarli. Purtroppo è anche a causa loro che il processo di una #transizionegiusta si stia attuando con velocità incompatibili con le reali esigenze di trasformazione. Un ringraziamento a coloro che si adoperano quotidianamente per smascherarli e permettere a tutti di non subirne le arroganti e sciocche posizioni. https://lnkd.in/dJh3HEaS
I negazionisti climatici cambiano tattica, ma sono sempre loro
scienzainrete.it
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#ADR #RID 2025 cosa cambia nella #logistica di merci pericolose Per chi si occupa di #mercipericolose, il periodo autunnale degli anni pari è sempre ricco di attività In pratica, con le riunioni del mese di maggio sono consolidati gli emendamenti dell’ultimo biennio (a #RID, #ADR ed #ADN) le modifiche diventano quindi ufficiali e dal mese di settembre si hanno le prime pubblicazioni Ciò che è interessante, tuttavia, è la considerazione che viene fatta al termine di ogni nuova edizione: anche questa volta non ci sono modifiche di rilievo; oppure si tratta di modifiche minori, ecc. Anche questa volta ho sentito commenti del genere eppure, dopo quattro mesi di analisi, rilevo che l’impatto non è proprio minimale, tutt’altro Al contempo è vero che le cosiddette modifiche toccano punti diversi del testo per cui non tutti i settori sono interessati allo stesso modo In aggiunta, molte volte, si tratta di variazioni impercettibili, lo spostamento di una virgola, una semplice riformattazione del testo (come, ad esempio, per la sez. 5.4.1.1.3.1 relativa alla descrizione dei rifiuti in 2.1.3.5.5) e quelle che erano delle certezze diventano dei dubbi I temi interessati sono vari, si passa da precisazioni sulle attività che possono (o devono) svolgere le Autorità Competenti a variazioni sul contenuto di etichette e marchi, passando per aggiornamenti a norme tecniche (di cui sono ricche i capitoli 6.2 e 6.8) Il tema è vario, ampio e complesso Se a questo aggiungiamo che alcuni tipi di modifiche non trovano spazio nei regolamenti (ADR, RID, ADN), come nel caso di conferme interpretative (che rimangono solo all’interno dei verbali di riunione) oppure la pubblicazione di linee guida, è facile comprendere come il livello di difficoltà si amplifichi ulteriormente Resta vero che gli adeguamenti richiesti variano per ogni operatore, ed organizzazione, in base al proprio livello di coinvolgimento, e lo stesso vale per i DGSA: se seguite aziende che fanno solo vernici non sarete interessati da tutti gli stravolgimenti che stanno interessando il mondo degli ESS (Energy Storage System): è in atto una vera rivoluzione che si protrarrà ancora per molti anni Per cui non è proprio corretto affermare che le modifiche sono lievi, minori o di scarso interesse; più onesta è l’affermazione che la propria attività non è stata oggetto di particolari variazioni Se ti interessa approfondire ulteriormente il tema, ⭕ lunedì 25 novembre alle 15.30 ⭕ terrò un webinar (gratuito) centrato sull’impatto operativo delle modifiche all’ADR e RID (Ed. 2025) Questo il link a cui dare la tua adesione https://lnkd.in/dd9cgWjb Un paio d’ore in cui vedremo quali sono i settori più interessati e perché…con i più affezionati condividerò anche il materiale utilizzato per la presentazione nella doppia versione: ⭕ Suddivisione delle modifiche per parti interessate ⭕ Organizzazione per aree di interesse Ci vediamo il 25 novembre....
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Consulente di Carriera | Consulente di Orientamento Professionale | Formatrice
9 mesiEh, tema critico davvero! La transizione green è fondamentale, questo ormai credo sia chiaro a tutti (negazionisti a parte) basta che non accada come è già successo in passato con altre transizioni, che rimanga sulla carta e lì venga sepolta.. insieme alle piccole aziende, come correttamente raconti nel servizio. E a quanto dici non è un problema di burocrazia italica questa volta.. è proprio l'europa che la chiede, ho capito bene?