Ascolta qui Start, il podcast de Il Sole 24 Ore che ogni mattina ti racconta tre notizie che possono esserti utili nella tua giornata: https://lnkd.in/gDHVwE7 Parliamo della crisi dei negozi nelle grandi città d’Italia, dell’identikit di chi non vota e delle nuove professioni che porterà la direttiva Case Green.
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Meno spessore, più impatto. La nuova NINE PLUS possiede tutto ciò che serve ai professionisti del food retail: il controllo di serie implementato una nuova maniglia per la chiusura dei vetri l’impiego di Gas R290 standard la versione pranileria aggiornata I pannelli ad alto isolamento garantiscono minori sprechi in termini di tempo ed energia che si traducono in minori consumi. L’applicazione di materiali innovativi e di dimensioni ridotte, mutuati da altri settori, garantiscono inoltre performance migliori rispetto a quelle attualmente presenti sul mercato. La PLUS COLLECTION - in linea con ciò che ci piace definire #orionstyle - è la combinazione perfetta tra usabilità ed estetica: è saper decidere cosa serve e cosa non è fondamentale per massimizzare il necessario. Contattaci per saperne di più sulla #PlusCollection #orionlovers #vetrinarefrigerata #PlusCollectionOrion
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Ascolta qui Start, il podcast de Il Sole 24 Ore che ogni mattina ti racconta tre notizie che possono esserti utili nella tua giornata: https://lnkd.in/gDHVwE7 In questa puntata parliamo di cosa succede ora dopo la fine del mercato elettrico tutelato per i clienti non vulnerabili, della proposta della Lega di un bonus per l'acquisto di elettrodomestici "green" e degli appalti verdi ancora poco frequenti nella Pa.
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La transizione green sta già cambiando le nostre abitudini: molti di noi hanno appena cambiato la propria auto e molti di più hanno in progetto di farlo a breve; tanti stanno scegliendo mezzi di trasporto personale più puliti e in condivisione. In casa, oltre ad avere ridotto i nostri consumi energetici, stiamo valutando l'installazione di caldaie meno energivore oppure di pannelli fotovoltaici. La sostenibilità ambientale insomma non è più solo una buona intenzione. Impatta quotidianamente sulle nostre tasche. Per le aziende, soprattutto quelle medio piccole che sono il nerbo principale del nostro sistema economico, questa fase di transizione potrebbe non essere indolore. Tra burocrazia e costi esorbitanti per certificazioni, consulenti, adeguamento degli impianti. Uno sforzo che potrebbe però non bastare: almeno un milione e mezzo di imprese rischiano la chiusura e 5 milioni e 600mila lavoratori il posto. L'ho raccontato questa settimana in questo servizio:
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Da Il Sole 24 ore di oggi 1 settembre 2024 - Lello Naso, Mario Cianflone Perché sorprendersi solo ora? Il percorso era già segnato e la traiettoria nota da anni. Però abbiamo avuto un cuor leggero: abbiamo fatto gli ambientalisti, i progressisti, i tolleranti, quelli moderni perché ci piace piacere alla gente che piace. Purtroppo i pensieri surreali e le conseguenti azioni prive di ogni fondamento di sostenibilità (quella economica intendo), più prima che poi portano al capolinea. E qui inesorabilmente siamo arrivati. Ci siamo infilati in un tunnel a fondo chiuso con auto elettriche che non vuole nessuno, i cinesi alle porte che stanno attaccando su tutti i fronti al di fuori di ogni regola scritta da quegli allocchì dell’Unione europea, il tutto con la conseguenza di avere destabilizzato per futili motivi un comparto industriale da 13 milioni di lavoratori e svariati miliardi di PIL. Ora che il danno è fatto non rimane che raccogliere i cocci e tornare velocemente alla ragionevolezza usando tutta quella forza politica che l’industria di ogni settore può avere per obbligare il legislatore ad azzerare lo sciagurato Green deal lasciando perdere ogni velleità pseudo ambientalista e spogliandosi di tutti quegli atteggiamenti (oramai ridicoli) di volere fare i moderni a tutti i costi. La modernità, quella vera, fa crescere l’economia, garantisce sicurezza sociale e distribuisce equamente la ricchezza creata secondo il merito di ciascuno. Il futuro non è mai già scritto ma lo scriviamo ogni giorno col nostro lavoro, la nostra dedizione e la capacità di fare le scelte giuste che prevedano sempre le conseguenze del nostro operato. È ora che tutti torniamo alle cose serie dopo un quinquennio di follie e di decisioni disastrose. Sempre che ce ne sia ancora il tempo.
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Tavares, CEO di Stellantis, afferma: "La filiera deve comprimere i costi del 40% (si, quaranta-per-cento) se vuole contrastare la concorrenza cinese". Dunque, chi conosce questo mondo sa benissimo che non esistono marginalità del genere e che la VERA guerra è sul costo delle MATERIE PRIME. Una guerra che non potrà essere vinta se non per VIA POLITICA, attraverso la neutralizzazione del dumping (su tutta la filiera) attuato dal Governo Cinese per sostenere l'export e compensare il crollo della domanda interna. E, sia chiaro, la crisi non riguarda solo il comparto automotive, ma tutta l'industria metalmeccanica. Il Sole 24 Ore | #componenti | #politica | #materieprime | #dumping | #concorrenza | #industria | #Europa | lello Naso | Mario Cianflone
Da Il Sole 24 ore di oggi 1 settembre 2024 - Lello Naso, Mario Cianflone Perché sorprendersi solo ora? Il percorso era già segnato e la traiettoria nota da anni. Però abbiamo avuto un cuor leggero: abbiamo fatto gli ambientalisti, i progressisti, i tolleranti, quelli moderni perché ci piace piacere alla gente che piace. Purtroppo i pensieri surreali e le conseguenti azioni prive di ogni fondamento di sostenibilità (quella economica intendo), più prima che poi portano al capolinea. E qui inesorabilmente siamo arrivati. Ci siamo infilati in un tunnel a fondo chiuso con auto elettriche che non vuole nessuno, i cinesi alle porte che stanno attaccando su tutti i fronti al di fuori di ogni regola scritta da quegli allocchì dell’Unione europea, il tutto con la conseguenza di avere destabilizzato per futili motivi un comparto industriale da 13 milioni di lavoratori e svariati miliardi di PIL. Ora che il danno è fatto non rimane che raccogliere i cocci e tornare velocemente alla ragionevolezza usando tutta quella forza politica che l’industria di ogni settore può avere per obbligare il legislatore ad azzerare lo sciagurato Green deal lasciando perdere ogni velleità pseudo ambientalista e spogliandosi di tutti quegli atteggiamenti (oramai ridicoli) di volere fare i moderni a tutti i costi. La modernità, quella vera, fa crescere l’economia, garantisce sicurezza sociale e distribuisce equamente la ricchezza creata secondo il merito di ciascuno. Il futuro non è mai già scritto ma lo scriviamo ogni giorno col nostro lavoro, la nostra dedizione e la capacità di fare le scelte giuste che prevedano sempre le conseguenze del nostro operato. È ora che tutti torniamo alle cose serie dopo un quinquennio di follie e di decisioni disastrose. Sempre che ce ne sia ancora il tempo.
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🌍 È uscita una nuova puntata di “5 𝘕𝘰𝘵𝘪𝘻𝘪𝘦 𝘊𝘪𝘳𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘪” con Simone Fant e Lucrezia Lenardon, per restare aggiornato sugli avvenimenti della settimana in tema di #economiacircolare. ♨ Giovedì 20 giugno il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge sulle #materieprimecritiche, cosa succederà ora? 💻 Qual è lo stato europeo più virtuoso nel riciclo dei #RAEE? E altre notizie nella puntata di questa settimana. 🎧Trovi #5NotizieCircolari su tutte le piattaforme principali: https://lnkd.in/dFPr7Ktc #podcast
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Lo zapping della domenica pomeriggio, mi ha portata a vedere con interesse Rebus, programma su Rai3. L'argomento principale è stata l'AI, che come tutte le nuove tecnologie, sta all'essere umano la volontà di governarla e come farlo. L'argomento successivo mi ha coinvolta particolarmente, perché si ha parlato di filiera agroalimentare e di prezzi che arrivano su banchi e scaffali; di responsabilità sociale d'impresa nel mondo ortofrutticolo attraverso il bel progetto Sos Rosarno e di responsabilità (o colpe?) di grandi commercianti e GDO sempre sul mondo ortofrutticolo, ma è un discorso che si può allargare anche ad altri settori. Un bel concetto detto dalla giornalista Sabrina Giannini, ospite della puntata, è quello che dietro ad un prezzo basso, il consumatore non si chiede mai se sono stati rispettati i diritti dell'animale, piuttosto che del campo o della persona che ci lavora a quel prodotto. Mentre guardavo e ascoltavo, visto che sono stati chiamati in causa GDO e commercianti, mondo di cui faccio parte, ho provato amarezza per quanto il sistema abbia influito negativamente i nostri territori. E' arrivato il momento di ammettere, che la GDO ha educato male i consumatori, li abituati a prezzi sempre più bassi senza capire chi e cosa viene sfruttato dietro e chi ci guadagna realmente, li abituati ad acquisti di impulso senza rendersi conto dell'impatto che ha lo spreco alimentare sempre più in aumento, li ha abituati a questo e altro. E' necessario un cambio di mentalità di chi come noi può agire nella GDO e iniziare a fare la differenza, facendo capire ai consumatori che i loro comportamenti di acquisto insieme ai nostri di vendita, possono avere un impatto positivo sull'ambiente e sul territorio che ci circonda… ma come per le nuove tecnologie, anche in questo caso è decisiva la volontà dell'essere umano. #rebus #rai3 #filieraagroalimentare #gdo #commercianti #governo #ministeroagricoltura
Rebus 2023/24 - Puntata del 03/03/2024 - Video - RaiPlay
raiplay.it
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📈Le Aziende di oggi non possono più limitarsi a essere ciò che sono sempre state, ma devono evolvere, ampliare il loro orizzonte, coinvolgere nuovi pubblici e reinventare il modo in cui operano e comunicano. Questo significa #integrare servizi, prodotti e competenze, adattandosi alle esigenze di un mercato sempre più dinamico e complesso. 🧬Questa espansione, però, porta con sé una sfida cruciale: mantenere un'identità solida e coerente, senza perdersi nella trasformazione. 🎯Il cambiamento è una strada da percorrere con visione, consapevolezza e seguendo una precisa strategia, perché l’evoluzione di un Brand è anche l’evoluzione delle persone che ne fanno parte e dei partner a cui si affida. Chi saprà gestire con equilibrio l'evoluzione sarà protagonista del #futuro. #identità #trasformazione #evoluzione #futuro #multiservizi #omnicanalità
Uno, nessuno, centomila nuovi modelli e relazioni racchiusi in un unico brand. Così un’organizzazione diventa qualcos’altro rispetto a ciò che è già. Allarga le maglie del proprio business, intercetta nuovi pubblici, integra prodotti, servizi, soluzioni. Di più. Riscrive le competenze professionali della propria squadra e inevitabilmente espande il perimetro della propria identità, correndo però il rischio talvolta di perderla se il percorso non è presidiato con coerenza. Benvenuti nel tempo segnato dall’avanzata dei multiservizi. Ne ho scritto qualche mese fa sul Sole24Ore insieme a Fabio Grattagliano. Buona lettura.
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Illumia raddoppia le utenze e raggiunge in anticipo l’obiettivo. Al via la transizione da grossista puro ad operatore verticalmente integrato. «Negli ultimi anni Covid e Crisi energetica ci hanno messo alla prova, ma ci hanno anche stimolato ad un cambiamento che diversamente sarebbe stato più lento» dice il presidente Marco Bernardi ai microfoni di Milano Finanza. «Dal punto di vista commerciale abbiamo investito molto con tutte le società del Gruppo su canali diretti migliorando la fidelizzazione e la marginalità. Salendo la filiera interna, invece, abbiamo avuto grandi efficienze puntando su IA e #machineLearning applicate al #forecasting meteorologico e quindi ai prezzi all’ingrosso. Il 2023 raccoglie i primi frutti di queste iniziative, ma il piano industriale per i prossimi anni continua nella medesima direzione». 👉🏼 Leggi l'articolo completo su Milano Finanza 🗞
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Italia, inizio A. D. 2024. - Morti sul lavoro e stragi famigliari. Tutto a posto? - Ponte sullo stretto, sì o no? - Terzo mandato per i governatori? E i sindaci, poverini? - Crisi internazionali: con chi stare? - Gli spot Esselunga: meglio la pesca o la carota? - Sanità, informazione, giustizia e scuola…si può dare di più? - Gli agricoltori cosa vogliono, esattamente? - Decreti attuativi di politica industriale rimandati “ad libitum” e PNRR: che fare, oltre che dire parolacce? - Meglio l’auto elettrica o la Panda 4x4 di Roby Baggio su IG? - Chi sono i maranza? Hanno a che fare col climate change? - C’è da aver paura dell’intelligenza artificiale? Io temo più l’ignoranza reale… - Allegri e Pioli dove alleneranno l’anno prossimo? - Chi condurrà Sanremo nel 2025? - Si dice arancino o arancina? - Chi più ne ha più ne metta…mica posso far e dir tutto io! Ma il tema più eclatante e urgente è il seguente: Fedez e la Ferragni (che domenica andrà dal Fabione nazionale) si sono mollati! Rischio di non dormirci la notte… Viva l’Italia, la terra dei ma-cachi (cit. Elio&Co.).
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