Post di Rai - Radiotelevisione Italiana

Il 21 giugno, di ogni anno, si celebra il solstizio d’estate con la #FestaDellaMusica: in tutto il mondo si uniscono in festa qualsiasi tipo di musica, artisti, musicisti, professionisti, amatori e appassionati. E in Italia come non parlare del #FestivaldiSanremo, testimone della passione e dell’innovazione musicale che anima il cuore della nostra cultura. In attesa di rivivere la “settimana santa” della canzone italiana del prossimo anno e di scoprire le consuete analisi di Havas Media su ascolti e interazioni social, riflettiamo sull’impatto di un evento di intrattenimento imperdibile come Sanremo sulla #GenerazioneZ.   Il Festival di Sanremo è l’esempio perfetto di come i grandi eventi live continuino a essere la forza della #Tv lineare, posizionandosi nel 2024 al primo posto tra gli eventi televisivi con l’#audience più alto degli ultimi 19 anni. L’audience cresce ed è sempre più Gen Z: nel 2023 il festival è stato il Tv show più visto dal target 15-34, che nel 2024 ha registrato una crescita del +32% rispetto agli ultimi 10 anni.   Annalisa Spuntarelli commenta “Il Festival di Sanremo è diventato molto più di un semplice evento televisivo, costruendo negli anni un sistema multimediale integrato, che coinvolge non solo la televisione, ma anche i social media e altre iniziative collaterali. Questo approccio capillare e strategico offre agli investitori una presenza che va ben oltre il tradizionale spot televisivo. È un’opportunità unica per i brand di farsi notare e di creare un impatto significativo.” #MeaningfulMoments

Nuovi cambiamenti per quanto riguarda la programmazione del Festival di Sanremo. In più occasioni si è parlato di come due grandi eventi televisivi avrebbero potuto scontrarsi fra di loro. Ci riferiamo al Festival di Sanremo e alla Coppa Italia. La Rai avrebbe quindi deciso di prendere una nuova direzione in merito alla programmazione della kermesse sanremese.

È stato presentato ieri a #Roma, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, lo studio condotto da Associazione per l'Economia della Cultura e PTS per #AssoConcerti – dal titolo “Il settore della musica contemporanea dal vivo in Italia. Anno 2023” – nell’ambito del convegno “La canzone popolare live – Dati e prospettive”. Lo studio evidenzia come il settore della musica popolare contemporanea dal vivo, nel 2023, traini la produzione di concerti in Italia. Rispetto al 2019, infatti, il numero di concerti di musica pop, rock e leggera è più che raddoppiato, arrivando a sfiorare il miliardo di incassi e coprendo – da solo – quasi la metà (49%) dei ricavi dell’intera industria dello spettacolo. Le 60 imprese rappresentate da AssoConcerti, in particolare, hanno prodotto e organizzato nel 2023 quasi 1.800 eventi live, pari al 5% del totale dei concerti realizzati in Italia. Da soli questi sono stati in grado di attrarre circa 9,6 milioni di spettatori e di generare oltre mezzo miliardo di incassi, pari rispettivamente al 40% e al 66% del totale del pubblico e dei ricavi generati dall’intera industria dei concerti. Ne parla oggi, anche, Il Sole 24 Ore  in un articolo dedicato all’evento, nell’ambito del quale sono intervenuti il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, per un rapido saluto, il sottosegretario Gianmarco Mazzi, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé, il Presidente della Commissione Cultura del Senato Roberto Marti, dell’Agis Francesco Giambrone e di AssoConcerti Bruno Sconocchia. #PTS #noicisiamo

Studio interessante di PTS: il 5% dei concerti italiani dei big (60 imprese) generano il 66% dei ricavi. Ciò significa che esiste una moltitudine frammentata del mondo musicale che copre il 95% dei concerti italiani e genera solo il 34% dei ricavi. Guarda caso sono le percentuali di cui abbiamo parlato nell'incontro sul dynamic pricing durante la Milano Music Week. Nota metodologica: un aumento dei ricavi non significa necessariamente un aumento dei numeri dei concerti ma un aumento dei prezzi dei concerti.

Negli ultimi anni, l’industria musicale italiana ha assistito a una proliferazione di giovani cantanti emergenti. Tuttavia, dietro la facciata della diversità e della creatività, molti di essi sembrano usciti da una catena di montaggio, con produzioni che si somigliano in maniera sconcertante. Questa uniformità non riguarda solo l’aspetto visivo, ma si estende anche alla timbrica, agli accordi, ai suoni e persino ai contenuti delle canzoni. Un’analisi attenta delle produzioni musicali dei giovani cantanti italiani rivela un’inquietante omologazione sonora. Le melodie, le progressioni degli accordi e persino le liriche sembrano seguire uno stampo predefinito, privo di originalità L’omogeneità delle produzioni musicali dei giovani cantanti italiani riflette anche un problema più ampio: l’impoverimento del gusto musicale dell’ascoltatore medio italiano. Troppo spesso, il pubblico si accontenta di consumare prodotti musicali standardizzati. Per invertire questa tendenza preoccupante, è necessario ricercare meno prodotti commerciali privi di duranta e con scadenza a breve termine ma più talenti, quelli veri che non sono molti ma sono validi e fanno davvero la qualità.

Per chi non avesse letto la mia recensione… Ancora oggi e domani al TAM! Da vedere e rivedere!

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E' ufficiale il ritorno di #biagioantonacci a #Taormina: sono due le date che lo vedranno in scena al #teatroantico. LEGGI L'ARTICOLO

🎙️"Musica e Marketing: un connubio che non può cessare di esistere" Qualche settimana fa, grazie a Cromosomi, ho avuto l’opportunità di partecipare al release party di MrRain, uscito appena dal festival di Sanremo. Questa esperienza è stata l’ulteriore conferma di quanto sia fondamentale unire il mondo della musica ad un’attenta strategia di comunicazione e marketing. Ormai la musica non si può più ridurre “solo” alla traccia riprodotta su Spotify o agli artisti che “semplicemente” annunciano l’uscita del loro nuovo album: intorno deve esserci molto di più, una strategia con uno storytelling accuratamente studiato, almeno per poter essere rilevanti. Attorno ad un singolo artista è importante costruire un gigantesco universo dentro il quale lavorano, in sinergia: i diversi canali, i contenuti generati, il tutto sommato ad uno storytelling creato ad hoc per il personal brand dell’artista stesso. Oltre a questo, ad un party come quello a cui ho assistito, erano presenti (oltre ai soliti giornalisti) creator ed influencer di vario genere, non necessariamente legati al mondo della musica. La loro presenza fa parte di una strategia ben precisa, dove condivisione spontanea e passaparola ne sono le parole chiave. 📱È proprio grazie ai loro contenuti in “UGC” che l'evento acquisisce, a livello mediatico, una certa rilevanza; il tutto veicolato attraverso una pubblicazione di contenuti attraverso foto, stories e reel, a titolo completamente gratuito. È esattamente lo stesso discorso che si fa per i giornalisti delle varie testate, con la differenza che in questo caso, grazie a creator ed influencer, si possono raggiungere target ancora più ampi e allo stesso tempo selezionati. Con questo concludo dicendo che, con gli anni, anche il mondo della musica si è dovuto adattare ed è dovuto uscire dalla propria nicchia; anche questa grande macchina, per potersi muovere, ha bisogno di strategie ben precise. #releaseparty #marketingmusicale #musica

🎶 A #Sassari è tutto pronto per il #Capodanno 2025 con Gianna Nannini, protagonista del grande concerto in Piazza d’Italia. La serata promette musica, risate con Pino e gli Anticorpi, e un dj set per brindare al nuovo anno. Tutti i dettagli e il programma completo nell’articolo