La presenza di una #traversa all'interno di un corso d'acqua, come ad esempio avviene nel caso degli #impianti #idroelettrici ad acqua fluente, può provocare l'insorgere di fenomeni erosivi a valle del manufatto qualora il fondo alveo non venga adeguatamente protetto o munito di meccanismi di dissipazione delle turbolenze. Nell'immagine, realizzata con nostro #drone durante le fasi di rilievo #aerofotogrammetrico, è possibile osservare gli effetti dovuti all'azione erosiva del #Fiume #Reno nei confronti del terreno al piede della traversa a servizio si un impianto idroelettrico, con la formazione di una vera e propria buca e l'esposizione delle opere di fondazione profonda a ridosso della traversa, aumentando il fattore di rischio sull'infrastruttura. La stabilità del manufatto è di particolare rilevanza non solo per motivazioni di #sicurezza #idraulica, ma anche per la presenza di una derivazione idroelettrica e per la connessione strutturale ad un muro di sostegno di una importante vicina via di comunicazione. SOLIDeng ha sviluppato un #progetto volto alla realizzazione di una nuova #rampa #rustica in massi ciclopici con lo scopo di ripristinare la sicurezza strutturale della traversa in alveo nei confronti delle azioni di scorrimento. La presenza del nuovo rilevato in massi ciclopici, che rappresenta un vero e proprio corazzamento del fondale, comporterà inoltre una riduzione del rischio di sifonamento del manufatto in alveo. Sono inoltre previste opere di risanamento delle componenti strutturali esposte nel tempo ai fenomeni erosivi del Fiume Reno, come i micropali di fondazione della traversa, il suo ciglio di sfioro sommitale e la porzione inferiore del muro di sostegno della viabilità attigua. A seguito del completamento della fase di #permitting all'interno della quale SOLIDeng ha gestito il rapporto con gli Enti per conto della Committenza. Sono tutt'ora in corso le attività di realizzazione delle opere nel cui ambito viene svolta la #Direzione dei #Lavori. Continua a seguirci per rimanere aggiornato sull'evoluzione di questa opera!
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L'ingegnere Valerio Ruggeri di Bossong S.p.A. ha approfondito il tema sugli ancoranti chimici e la qualifica sismica su muratura durante la #fierasaie a Bologna. Buona parte del patrimonio edilizio italiano è costituito da edifici realizzati in muratura portante. Da analisi ISTAT del 2011 si contano circa 7 milioni di abitazioni con tale tipologia costruttiva. Edifici con tali caratteristiche sono tra quelli maggiormente esposti al rischio sismico in quanto spesso realizzati senza una progettazione per renderli idonei a sopportare azioni orizzontali. Interventi come gli intonaci armati e rinforzi dei solai sono all’ordine del giorno e la realizzazione di connessioni in muratura tramite ancoranti chimici è una tecnica diffusa. Fino a poco tempo fa per questa tipologia di prodotti la valutazione ETA su muratura era relativa solamente per azioni statiche. La nuova versione dell’EAD 330076, include oggi i test necessari per la qualifica sismica in muratura piena, ed è stata recentemente rilasciata. L’intervento è mirato alla descrizione dei protocolli di prova sismici per gli ancoranti su muratura in accordo alle attuali linee guida EOTA. #fierabologna #assorestauro #SAIE
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GLI EFFETTI DELLA CASSA DI ESPANSIONE SULLA LAMINAZIONE DELL'ONDA DI PIENA DEL FIUME MELMA Lo studio venne realizzato nel 2010. La proposta di intervento consisteva nella realizzazione di un’area prativa, umida o temporaneamente allagabile a monte del centro abitato di Silea: il sito individuato si trova a Nord del ponte della SR 53 di Lanzago. Gli effetti della cassa di espansione sulla modulazione dei deflussi vennero studiati con un modello idrodinamico mono - bidimensionale, in grado di riprodurre sia la laminazione delle piene, sia i livelli idrometrici del fiume Melma a ridosso del ponte di via Roma. I grafici finali mostrano la riduzione dei colmi di piena e lo scenario di maggior sicurezza idraulica per il centro urbano di Silea.
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GLI EFFETTI DELLA CASSA DI ESPANSIONE SULLA LAMINAZIONE DELL'ONDA DI PIENA DEL FIUME MELMA Lo studio venne realizzato nel 2010. La proposta di intervento consisteva nella realizzazione di un’area prativa, umida o temporaneamente allagabile a monte del centro abitato di Silea: il sito individuato si trova a Nord del ponte della SR 53 di Lanzago. Gli effetti della cassa di espansione sulla modulazione dei deflussi vennero studiati con un modello idrodinamico mono - bidimensionale, in grado di riprodurre sia la laminazione delle piene, sia i livelli idrometrici del fiume Melma a ridosso del ponte di via Roma. I grafici finali mostrano la riduzione dei colmi di piena e lo scenario di maggior sicurezza idraulica per il centro urbano di Silea.
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GLI EFFETTI DELLA CASSA DI ESPANSIONE SULLA LAMINAZIONE DELL'ONDA DI PIENA DEL FIUME MELMA A SILEA Lo studio venne realizzato nel 2010. La proposta di intervento consisteva nella realizzazione di un’area prativa, umida o temporaneamente allagabile a monte del centro abitato di Silea: il sito individuato si trova a Nord del ponte della SR 53 di Lanzago. Gli effetti della cassa di espansione sulla modulazione dei deflussi vennero studiati con un modello idrodinamico mono - bidimensionale, in grado di riprodurre sia la laminazione delle piene, sia i livelli idrometrici del fiume Melma a ridosso del ponte di via Roma. I grafici finali mostrano la riduzione dei colmi di piena e lo scenario di maggior sicurezza idraulica per il centro urbano di Silea.
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Il comportamento dei fabbricati agli eventi sismici degli ultimi decenni ha fatto emergere l’importanza di un approccio progettuale differente per ciò che riguarda le strutture non portanti degli edifici. Come le pareti e le contropareti, anche i controsoffitti rivestono un ruolo importante per la sicurezza e devono perciò essere in grado di resistere al meglio nei confronti delle azioni sismiche. Nello specifico, per i controsoffitti a secco questo obiettivo può essere raggiunto con sistemi certificati Knauf. Su 𝐀𝐩𝐩𝐥𝐢𝐤𝐚𝐧𝐝𝐨, la nostra rivista dedicata ai professionisti di settore, è possibile approfondire come i nostri sistemi per controsoffitti antisismici possono fare la differenza nella realizzazione di ambienti sicuri e protetti. 📖 In questo numero troverai: 👉 Approfondimenti sui nuovi sistemi per controsoffitti antisismici Sisma e Sisma Plus 👉 Foto-tutorial per il montaggio di controventi su controsoffitti modulari 👉 Foto-tutorial per il montaggio di controsoffitti antisismici continui 🔗 Puoi consultare la rivista completa qui: https://shorturl.at/lQT8e
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𝐎𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐭𝐢𝐩𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐧𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 👉 Per una #impermeabilizzazione veramente efficace è fondamentale il presidio dei punti critici, come riprese di getto, corpi passanti, giunti strutturali, e distanziatori cassero. In questo articolo sono raccolte le soluzioni DRACO Italiana SpA per una perfetta tenuta idraulica, anche in presenza di acque con elevata salinità e inquinanti. 🚫💦 https://lnkd.in/dVgqxqRE
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Nell'ottica di una conoscenza sempre più dettagliata della manutenzione e dello stato di conservazione del reticolo idrografico, la nuvola di punti permette di calcolare, oltre alle dimensioni geometriche dei manufatti, la quantità di detriti che ostruiscono il libero deflusso delle acque. #topografia #Laserscanner #nuvoladipunti #3dlaserscanning
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LE TRAVERSE MOBILI PER LA LAMINAZIONE DELLE PIENE In un contesto attuale dove le attività di mitigazione dei danni dal rischio idrogeologico assumono un’importanza assoluta per la salvaguardia dei territori, la “laminazione delle piene” ricopre un ruolo da protagonista. La presenza di un’opera di sbarramento sui fiumi, in particolare, durante un evento meteorologico legato ai fenomeni alluvionali, fa sì che l’onda di piena in uscita dal serbatoio generato dalla traversa, risulti differente dall’idrogramma in ingresso. Questa modifica dell’onda di piena in uscita rispetto al suo assetto naturale, quindi senza lo sbarramento, viene, appunto, definita “laminazione della piena”. In un convegno tenuto a “Ecomondo” nei giorni scorsi, è stato evidenziato come le dighe ricoprano un ruolo da protagoniste nella capacità di laminare in maniera molto efficace le ondate di piena. In particolare, oltre a quelle di grandi dimensioni che affidano questo compito alla gestione congiunta degli scarichi di fondo e di quelli di superficie, è stato messo l’accento sulla capacità di raggiungere lo stesso scopo con sbarramenti mobili, di dimensioni più ridotte, grazie alla loro capacità di regolare la portata del fiume per ottemperare a questo compito. In questo contesto, si inserisce l’Hard Top Hab, ovvero lo sbarramento dotato di scudo metallico che, grazie alla combinazione di più sensori, è in grado di regolare la portata del fiume automaticamente, riuscendo a mantenere un deflusso regolare e costante verso valle, adeguato alla capacità dell’alveo di contenere il fiume all’interno degli argini, evitandone l’esondazione. #laminazionepiene #rischioidrologico #ecomondo #dighe #hydroairbank #traverse #mitigazionedanni #dighegonfiabili #sbarramenti #esondazionefiumi
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Da oltre 5 anni ci impegniamo a fornire tutto il materiale necessario per opere di ancoraggio e di disgaggio, essenziale per garantire la stabilità e la sicurezza delle strutture nell’ambito dell’edilizia. Leggi il nostro articolo per scoprirne di più!
Sistemi di ancoraggio - Uri News
https://www.uri.it
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Vespaio areato? No allagato Cerchiamo di sfatare un mito. Se siamo in presenza di umidità di risalita primaria (Umidità assorbita direttamente dalle fondamenta). I muri portanti appoggiando direttamente nel terreno sottostante l’esecuzione di un vespaio areato è del tutto inutile o quasi per impedire all’umidità di risalire. Anzi la compatezza del calcestruzzo e la presenza di barriere in plastica ostacolano la naturale “deumidificazione” della base della muratura, andando a incrementare l’umidità di risalita nelle murature stesse. Se invece parliamo di risalita sul pavimento allora può aiutare quando si è in presenza di sottofondi molto umidi quasi bagnati potremo ritenere plausibile la necessità di un vespaio aerato. Ma se l’umidità sta risalendo nelle pareti, questo accorgimento non sarà la soluzione al problema, anzi potrebbe amplificarlo. Inoltre, nei piani interrati il rischio della condensa permane per un periodo maggiore rispetto ai piani terra sperando che sia solo condensa o come spesso mi capita nelle indaggini di trovarli pieni di acqua e questo vale anche per i piani non interrati...
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