Agricoltura rigenerativa, il nostro approccio verso un agricoltura sostenibile

L'estate è arrivata in tutto il suo splendore e noi ci accingiamo a cominciare un nuovo interessante capitolo del nostro progetto agricolo. Consapevoli delle sfide che questo progetto ci pone, siamo orgogliosi di sperimentare tecniche e metodologie innovative ed in armonia con i cicli naturali del nostro ecosistema. 

L’agricoltura biologica è stata fin da subito il nostro punto di partenza non il punto d’arrivo. Il nostro percorso si basa sui principi dell’agricoltura rigenerativa, la cui filosofia si sposa perfettamente con la nostra visione del mondo. 

L’agricoltura intensiva andata per la maggiore negli ultimi sessant’anni ha  puntato a massimizzare la resa dei raccolti tramite l’uso di mezzi agricoli pesanti e prodotti chimici che hanno permesso di ottenere rapidi risultati ma senza alcuna preoccupazione circa le conseguenze negative legate ad uno sfruttamento aggressivo del suolo e dell’ambiente. Il risultato è stato un generale impoverimento del terreno, con fenomeni quali l’erosione, la demineralizzazione e nei casi più gravi, la desertificazione. Oggi un problema che non possiamo più ignorare. La biodiversità ha subito un forte contraccolpo, con numerose specie in forte declino quali le api, il cui ruolo di insetti impollinatori è fondamentale per l’ecosistema. 

Ma che cos’è concretamente l’agricoltura rigenerativa?

L’applicazione di tecniche e procedure mirate a rigenerare la biologia del suolo che rappresenta la base di tutte le interazione tra il mondo microbico e fungino, un mondo di interazioni essenziali ad ogni pianta per crescere forte, sana e produttiva senza l’uso di fertilizzanti e altri prodotti chimici. 

Il nostro viaggio parte dal prendendosi cura del suolo, delle risorse naturali ed incrementando la biodiversità generando colture sintropiche con il supporto di animali da fattoria, pacciamatura,  rotazione e tecniche sintropiche. 

L’agricoltura rigenerativa permette di beneficiare delle proprietà della terra senza impoverire  il suolo creando un circolo virtuoso. Senza l’impiego di pesticidi, di un’eccessiva meccanizzazione e di fertilizzanti aggressivi, il suolo ha il tempo di rigenerarsi e di arricchirsi naturalmente, fornendo alle piante il nutrimento necessario per completare correttamente il loro ciclo vitale. Si riattivano cosi i cicli naturali ed il terreno torna ad essere un humus ricco e vitale, ricco di minerali e microrganismi. Un approccio sostenibile per una visione a lungo termine in grado di rigenerare e preservare un ecosistema sano per le future generazioni.  Un terreno risanato è in  grado di generare infatti piante forti e rigogliose in grado si produrre alimenti di qualità. 

Come monitorare il processo rigenerativo del terreno?

É necessaria un’accurata analisi per stabilire il grado di impoverimento del terreno per creare un piano di recupero ed è grazie ad un accordo con il dipartimento di scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’università di Torino che noi monitoreremo i nostri risultati sul campo, assistendo i processi naturali di rigenerazione ricreando l’ambiente ottimale per attivare la sana interazione tra le sostanze organiche e microbiologiche, fondamentali per  la fertilità del suolo.

Per molto tempo la Natura è  stata vista come un oggetto al servizio dell’uomo, che può quindi disporne a proprio piacimento, senza curarsi degli effetti negativi nel tempo, ma la progressiva distruzione degli ecosistemi naturali ed il cambiamento climatico ci impone un cambiamento. É necessario un radicale cambio di rotta, per ritrovare un armonia con la natura  e nuovi equilibri. 

Il nostro orto biologico produrrà una vasta scelta di verdure fresche in ogni stagioni  a km0,  la  produzione sarà acquistabile come prodotto fresco nel nostro B&B in comodi farm basket cosi come la nostra linea di verdure fermentate che non vediamo l’ora di proporvi e per la quale seguirà a breve un articolo interamente dedicato. Altre iniziative sono alle porte… stay tuned!