"Al massimo si tagliano con la carta": i rischi per gli impiegati

"Al massimo si tagliano con la carta": i rischi per gli impiegati

Ci si sente obbligati a dire che la salute e la sicurezza per la popolazione di impiegati sono cose importanti. E' sconveniente sostenere pubblicamente il contrario. Ma nella mente di molti un pensiero inconfessabile serpeggia, da rivelare solo a poche persone con cui si è bene in confidenza: e cioè che gli sforzi per la sicurezza e la salute degli impiegati sono una grandissima perdita di tempo, e che non ci sono rischi reali dei quali preoccuparsi. "Si lamentano del clima in ufficio, o della sedia scomoda, bisognerebbe mandarli a lavorare in stabilimento o in mezzo ai campi per un po'". E così via.

Proviamo a fare un test, chiedendo a persone di diverse aziende: "Quali sono i rischi nel lavoro degli impiegati?"

Le risposte possono variare molto, e sono rivelatrici della cultura di sicurezza che è presente in quell'organizzazione.

Livello minimo

A un livello minimo ci si sente rispondere con qualche battuta di spirito, ad esempio: "In ufficio possono soltanto tagliarsi con la carta", oppure se lo chiedete a chi ha una vocazione commerciale, appena avrà terminato di ridere risponderà: "Il rischio di perdere un progetto o una fornitura importante". Lo dice per sfottere, ma non sa che implicitamente ha citato un fattore psicosociale decisivo, che purtroppo rischia di minare davvero la salute sua e di alcuni suoi colleghi. Tutto ciò a testimoniare che la sicurezza e il benessere in quel luogo sono una priorità soltanto nelle sterili righe che descrivono la politica o nella logora carta dei valori. Il resto è pura rincorsa della compliance, condita con una male interpretata vocazione alla soddisfazione del cliente.

Livello intermedio

Se si riceve una risposta del tipo: "Ci possono essere problemi di postura e di visione", ciò sta a testimoniare che quantomeno il problema è stato considerato, e spesso si ritiene di averlo anche risolto. Sicuramente in quel luogo una formazione in tal senso è stata fatta. Di solito chi ha tali consapevolezze tende a chiosare, con l'aria saputa di chi vuol far vedere che al corso non dormiva: "Serve dunque una sedia a 5 razze, uno schienale regolabile, e la finestra che faccia giungere la luce naturale lateralmente". E queste sono certamente tre cose importanti, sebbene lontane dal risolvere i problemi.

Livello alto

Sono poche le organizzazioni in cui ponendo questa domanda ci si sente rispondere come segue:

"I rischi nel lavoro degli impiegati? Sono molti e importanti. Innanzitutto quelli derivanti dall'uso di videoterminali, le cui conseguenze nel medio termine possono essere principalmente sugli apparati muscoloscheletrico e oculovisivo. In secondo luogo i fattori psicosociali, come i fattori di stress lavoro-correlato e il rischio di violenza e molestie sul lavoro; come tutti i fattori psicosociali essi favoriscono i problemi muscoloscheletrici, oltre a essere un problema in sé per la salute mentale e fisica. Citerei inoltre i rischi che possono sfociare in un'emergenza, quali l'incendio, il terremoto, o un'emergenza sanitaria. Non ultimi i rischi derivanti dagli spostamenti a piedi quali scivolamento e inciampo, in piano o su scale, che da soli costituiscono un'ampia parte del fenomeno infortunistico per la popolazione degli impiegati. Non sono trascurabili gli aspetti ambientali, quali il microclima e l'illuminazione. Preoccupano inoltre i rischi derivanti dal tragitto casa lavoro, oppure gli spostamenti alla guida svolti durante il servizio. (...)".

Eccetera. Dovrete interromperlo/a se viene da un'azienda dove la sicurezza è davvero una priorità.

Perché sottovalutare tali rischi

Il motivo per cui i rischi per gli impiegati vengono sottovalutati sono diversi.

Nelle aziende in cui non ci sono veri e propri rischi industriali (parliamo ad esempio di sedi direzionali) le priorità sono altre, non certo la sicurezza e la salute. Se chiedete al management circa la prestazione di sicurezza in azienda vi dirà con aria di sufficienza: "Non è che abbiamo avuto tutti 'sti incidenti gravissimi negli ultimi anni"; non insistete, quello è l'indicatore più evoluto che saprà menzionarvi prima di rispondere al cellulare per far vedere che non ha tempo di parlare con voi di sicurezza.

Invece nelle aziende che convenzionalmente si definiscono "ad alto rischio" gli impiegati sono, dal punto di vista della sicurezza, lavoratori di serie B, esposti a rischi minori. Se ne parlate con il management vi sentite dire: "Sì, va bene il rischio computer, e il rischio stress, ma gli operatori in campo qui lavorano con sostanze chimiche e rischiano di saltare in aria, altro che computer". E questi sarebbero ottimi motivi per non prendere sul serio la prevenzione per la popolazione impiegata.

Una nicchia per pochi appassionati

In definitiva pare che i rischi per gli impiegati possano essere considerati meno importanti degli altri, e in particolare per il rischio VDT è meglio rifugiarsi in una rassicurante ottemperanza a un allegato alla norma che dice come la postazione dev'essere allestita, e provvedendo poi a una formazione e a una sorveglianza sanitaria.

Provate a chiedere: "Posso vedere come avete trattato i rischi VDT nel DVR?", e troverete una varietà di soluzioni per giungere a dire che il rischio è "sotto controllo", "basso", "molto basso", "irrisorio", "vergognosamente basso", "inesistente", "non rilevante", "più basso che mai", "insignificante" e via di questo passo, secondo le etichette verbali che le matrici di rischio di volta in volta consentono.

Solo alcuni appassionati si dedicano a comprendere meglio questi rischi, e a gestirli.

Purtroppo le cose stanno diversamente negli uffici e dintorni

L'Agenzia Europea Sicurezza e Salute (EU-OSHA) ha pubblicato negli ultimi anni documenti molto significativi che spiegano, con il consueto approccio ben documentato e scientifico:

  • che il lavoro sedentario è già un problema di per sé, al di là della presenza di VDT
  • che la tendenza alla digitalizzazione ha radicalmente cambiato il modo in cui i rischi ai VDT si presentano. La campagna EU-OSHA sulla digitalizzazione è in fase iniziale, maggiori informazioni posso essere trovate al sito della campagna
  • che il lavoro in remoto meriterebbe un'attenzione particolare, se non altro per la difficoltà a valutare i rischi in quella condizione di lavoro, ma anche per la minore attenzione che spesso viene posta agli aspetti ergonomici
  • che il tema delle competenze e del loro aggiornamento è di vitale importanza anche per la possibilità di gestire al meglio questi nuovi rischi, oltre che per l'uso dei vari device e relativi software
  • che i fattori psicosociali sono sinergici con le altre esposizioni di rilevanza biomeccanica, al fine di causare nel tempo problemi muscoloscheletrici
  • che l'invecchiamento della popolazione attiva è da tenere presente nel descrivere l'esposizione della popolazione impiegata e le sue conseguenze

Ma qualcosa si muove

La valutazione dei rischi derivanti dall’uso di videoterminali dovrebbe tenere conto:

  • delle problematiche muscoloscheletriche (posture statiche, movimenti ripetuti, ecc.)
  • degli aspetti oculovisivi (illuminazione, compito visivo, ecc.)
  • degli aspetti psicosociali (derivanti dall’organizzazione del lavoro, dalle relazioni, dal carico mentale, tecnostress, ecc.)
  • del recente ricorso al lavoro in remoto, che rende necessario valutare anche la diversità di condizioni a cui i lavoratori sono esposti
  • delle attività residue che la persona svolge quando non è al videoterminale
  • delle caratteristiche delle persone, quali sesso, età, patologie (che possono delineare suscettibilità particolari)

Le prassi correnti si limitano al rispetto di alcune specifiche presenti nel Decreto Legislativo 81/08, e alla sorveglianza sanitaria. Nei casi più evoluti, all’applicazione di qualche checklist più approfondita. Nei fatti, spesso non avviene una vera valutazione dei rischi, ma un controllo dei fattori di rischio tramite la corrispondenza ad alcune specifiche di base

Negli ultimi anni è stato messo a punto un metodo per la valutazione dei rischi per chi lavora a videoterminale, il Videoterminal Integrated Risk Assessment (VIRA), le cui caratteristiche principali sono illustrate a questa pagina. Gli autori Paolo Santucci e Carlo Bisio tengono regolarmente corsi sul metodo VIRA, che è a libero uso.


Carlo Bisio, Psicologo delle Organizzazioni, è stato docente a contratto presso l'Università di Milano Bicocca e altri atenei. Ha acquisito l'International NEBOSH Diploma in Occupational Health and Safety, il Master biennale in Ergonomia presso il CNAM di Parigi. E' ergonomo registrato dal CREE (Eur.Erg.). E' Graduate Member of IOSH, socio AIAS, socio SIE. E' autore di numerosi scritti. Consulente, formatore, ghost writer.

www.carlobisio.com

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Michele Tamburrelli

appassionato di #relazionisindacali, #dirittodellavoro, #formazione e #HR

1 anno

Si sottovalutano i rischi per gli impiegati come allo stesso modo si sottovalutano i rischi psicosociali. Nella mia umile carriera non mi è mai capitato di vedere valutazioni del rischio psicosociale in fascia rossa: al massimo gialla, di un giallino un pò annacquato! La maggiorparte tutto verte come un prato infinito in primavera!

avv. Rolando Dubini

Avvocato penalista cassazionista

1 anno

Bella riflessione

Massimo Matassa

Dottore TdP Geometra esperto sicurezza nei luoghi di lavoro settore " Sanità" formatore Antincendio rischio " basso - Medio - Alto" Elisuperficie 81/08 smi RSPP

1 anno

quando leggo queste cose mi girano veramente i così detti... certo che non si finisce mai di vedere la stupidità la cattiveria e soprattutto l'ignoranza in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro di certi soggetti.

Grazie Carlo, una riflessione che fa veramente centro🎯. 'Una nicchia per pochi appassionati' è al momento una affermazione amara ma sostanzialmente veritiera, che, sono convinto, diventerà, il 'vecchio' nel giro di pochi anni. Nuove realtà produttive e 'nuovi uffici', rischi fisici emergenti e crescenti problematiche psicosociali, attività remotizzate ed organizzazioni liquide.. Ciascuno nel proprio ruolo dovrà farsi trovare pronto.

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