Alitalia: 2 anni  persi

Alitalia: 2 anni persi

Il 3 Maggio del 2017 scrivevo sull'Alitalia e sul costo dell'orgoglio.

Sono passati due anni, proviamo a vedere cosa è successo. Per chi è interessato la prima parte dell'articolo è qui.

IL PRESTITO PONTE e la cattiva GERMANIA.

Mentre si consumava il DRAMMA della nuova morte di Alitalia, nella vicina Germania, ad Agosto, la compagnia Air Berlin, improvvisamente, chiedeva un aiuto al Governo Tedesco per continuare ad operare. La DURA Germania elargiva 150 Milioni di Euro, un quarto di quanto stanziato dal governo Italiano per Alitalia. Teniamo presente questa circostanza perché sarà estremamente interessante.

Più di recente la società Thomas Cook, nel Regno Unito, è andata in bancarotta. Il Governo Inglese ha preferito farsi carico dei circa 100 Milioni di Sterline per far rientrare i suoi cittadini, piuttosto che iniettare 250 Milioni di Sterline nella società in difficoltà-

I 3 moschettieri al servizio di sua maestà

Intanto il 2 Maggio 2017 vengono nominati Commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Il mandato, secondo Calenda, era questo:

  • nel giro di breve tempo dovranno aprire a potenziali acquirenti, cercando da un lato di avere servizi, rotte e personale in un regime il più possibile di garanzia e dall'altro di far spendere meno possibile soldi pubblici".

Ma come al solito le frase belle costano poco, ma la realtà spinge a prendere tempo.

La lunga FARSA delle manifestazioni d'interesse.

Il mandato dato ai commissari è trovare acquirenti, ma cercando di ottenere il massimo in termini di occupazione. Peccato che queste due condizioni siano fortemente in contrasto tra loro.

Al primo Bando di Alitalia hanno risposto ben 32 realtà, tuttavia, di passaggio in passaggio, le offerte realistiche sono scese a 3, di cui una presentata fuori tempo massimo.

In particolare i potenziali interessati sono: Lufthansa, Easy Jet ed un fondo Americano Cerberus. Intanto mentre i commissari studiano come massimizzare il valore di Alitalia, il tempo passa.


AirBerlin, dal fallimento alla cessione.

Avevamo detto della crisi di Air Berlin, bene dichiarata ad Agosto, ad ottobre, ha trovato una soluzione cedendo una buona parte della flotta e degli aerei a Lufthansa e con il controvalore è stato rimborsato anche il prestito Ponte del governo da 150 Milioni.

Ma vediamo cosa accade in Italia.

14 Ottobre 2017. I milioni diventano 900 e la proroga arriva ad Aprile

Testualemente:"È esteso sino al 30 aprile 2018 il termine per l'espletamento delle procedure di cessione dei complessi aziendali che fanno capo ad Alitalia e delle altre società del medesimo gruppo in amministrazione straordinaria, che sono in corso di svolgimento. Il prestito statale oneroso, già disposto in favore di Alitalia viene integrato fino al 30 settembre 2018, nella misura di 300 milioni di euro, per garantire la continuità del servizio di trasporto aereo fino all'effettivo trasferimento dei complessi aziendali.

A Marzo 2018 si vota e nessuno vuol caricarsi della responsabilità di far fallire Alitalia, inoltre gli acquirenti preferiscono attendere il nuovo governo già scottati dalle follie Berlusconiane del 2008 che fecero saltare l'accordo Air France.

Bilanci e rendiconti? Non si fa, siamo italiani

Un'altra farsa che prosegue è quella relativa alle comunicazioni circa l'andamento di Alitalia. Visto che in ballo ci sono i soldi dei contribuenti sarebbe doveroso rendere conto di cosa sta succedendo e perché. Alitalia, nonostante il nome, è pur sempre un'azienda privata finanziata con soldi pubblici e dovrebbe rendere conto di quanto fa.

I commissari invece, ben protetti dalle norme, non pubblicano dati, ma si limitano a fare le comunicazioni sociali. Una di queste, estremamente interessante, dice che il prestito ponte del governo non è stato intaccato, ma solo usato per la gestione corrente.

Tradotto per le persone normali, Alitalia ha usato quei soldi, ma, allo stato attuale, potendo già disporre dei soldi già pagati per i biglietti aerei non deve attingere ai fondi governativi. Complimenti per la creatività

Aprile 2018. Pronti alla vendita? Assolutamente no.

Come ampiamente previsto, anche questa scadenza non è stata rispettata. Si attende l'ennesima proroga sia della durata del prestito ponte, sia della valutazione delle offerte da parte dei commissari. Intanto il governo non nasce e quindi, come sempre, nessuno vuole prendersi in carico i problemi e la realtà inutilmente continua a dimostrare il declino di Alitalia.


Nasce il GOVERNO DEL CAMBIAMENTO. Alitalia viene definita STRATEGICA

E come accade sempre in Italia, il nuovo governo, rimette in discussione tutto quanto fatto dai predecessori. Ed ecco che Alitalia diviene, nuovamente Strategica, perché porterà i turisti. Si va avanti nelle trattative ed intanto si proroga la cassa integrazione a spese dei contribuenti italiani e si mantengono i contatti con tanti potenziali compratori.

Ad un certo punto arriva, finalmente, il colpo di genio. Alitalia dovrà unirsi con le ferrovie italiane per dar luogo ad una nuova compagnia INTEGRATA.

Evito per carità di patria di dilungarmi su questo progetto che non ha fondamenti economici. In ogni caso con questa pagliacciata si è andati avanti rifiutando l'unica proposta degna arrivata sul tavolo, quella di Lufthansa disposta a rilevare Alitalia ridimensionata.

I numeri ATTUALI di Alitalia e del mercato aereo italiano

fonte (Enac)

I passeggeri hanno raggiunto la cifra, importante, di quasi 185 Milioni circa 20 milioni in più del 2016. Di questi 185 Milioni, 95 hanno volato con compagnie low cost e 90 milioni con Alitalia. Pur in un mercato in crescita Alitalia continua ad arrancare. Nello strategico mercato dei voli internazionali è solo terza con 9 milioni di passeggeri. la quota di mercato complessiva è diminuita ancora al 14%, più alta su quelli nazionali e più bassa su quelli internazionali

Sui voli internazionali, prima è sempre Ryanair con 26 milioni, a seguire Easyjet con oltre 15 Milioni di passeggeri. Questo conferma che Alitalia non è un player importante.

Nel mercato domestico Alitalia è sempre più staccata da Ryanair e con il probabile rischio di essere sorpassata da Easy jet , anche sul mercato domestico, già alla fine del 2020.

Esattamente cosa stiamo Salvando?


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