BenvenITA
Alitalia, in attività dal 1947 al 2021, lascia il posto ad ITA, nuova compagnia di bandiera posseduta al 100% dal MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze). Le attività di Alitalia cessano il 14/10/2021, quando viene acquistato, dalla nuova società, il marchio per 90 milioni di euro.
Questo valore, è stato oggetto di discussione in quanto il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli il 21 aprile 2021 ha affermato che il marchio Alitalia «da solo vale miliardi di euro», stima totalmente errata in quanto il valor contabile è risultato essere di 150 milioni, e la stima, invece, ha dato una cifra totale tra i 50 e i 70 milioni di euro per il marchio e tra i 130 e i 150 milioni di euro per codici di volo, MilleMiglia e lo slot di Londra. Un comportamento che ha destato sospetti è stato quello di non utilizzare il marchio Alitalia pur sborsando una cifra di 90 milioni per l’acquisto, la motivazione è da ricercare nell’intenzione di Ita di comprare il marchio per evitare l’acquisto da parte di un’altra compagnia che tenti di presentarsi sul mercato con il nome storico, molto più noto di Ita, mentre il manager Altavilla ha affermato di aver dato i soldi per far pagare gli stipendi ai dipendenti di Alitalia.
Restando sulla questione dipendenti, Ita ha consegnato ai sindacati il Regolamento aziendale applicabile al personale dipendente di Italia trasporto aereo Spa, di 94 pagine, che sostituisce il contratto collettivo, perché non è stato raggiunto un accordo. I dipendenti totali saranno circa 2.800. I sindacati hanno elaborato i dati, calcolando che un comandante con una media di 60 ore di volo al mese guadagnerà 6.217 euro lordi, rispetto a 12.534 di Alitalia, 11.500 di Ryanair, 13.500 di Lufthansa. Un pilota Ita, sempre con un’attività media di 60 ore al mese, dovrebbe avere una busta paga di 3.598 euro lordi, più leggera del 55 per cento rispetto agli 8.027 euro di un pilota Alitalia con le stesse ore di volo. In questo caso la riduzione sarebbe il 55 per cento, per gli assistenti di volo, cioè hostess e steward, con una media di 60 ore di volo al mese, le elaborazioni sindacali dicono che lo stipendio in Ita sarebbe di 1.680 euro lordi, rispetto ai 2.582 euro di Alitalia. Con un abbattimento del 35 per cento. Tagli anche per le ferie e i riposi. L’associazione del personale navigante Navaid afferma che «la parte normativa, solo a titolo di esempio, assegna al navigante solo 19 giorni di ferie all’anno, di cui solo 6 nel periodo maggio-settembre». I sindacati protestano. Secondo Altavilla i tagli sono necessari per rendere competitivi i costi della nuova compagnia, controllata da Mef. I piloti di Alitalia che non sono stati assunti da Ita Airways, devono pagare di tasca propria le ore di simulatore necessarie per fare i test periodici per mantenere la licenza di volo, che richiede ogni anno degli esami. Finché volavano con Alitalia provvedeva la compagnia ma dopo la nascita di Ita i piloti non assunti devono arrangiarsi da soli, pagandosi il simulatore presso aziende straniere che addestrano i piloti, secondo una denuncia del sindacato Naca piloti Alitalia (Navaid). Nel corso dei mesi, i sindacati hanno fatto pressione per trovare un accordo con ITA ed il risultato ha portato all’introduzione del premio di risultato, per tutti i dipendenti di ITA Airways che sarà calcolato mediante la combinazione tra la redditività economica dell'Azienda e la soddisfazione del cliente misurata mediante il sistema certificato NPS (Net Promoter Score). Questa componente variabile rappresenterà il 15% del livello retributivo, e sarà articolata su base semestrale. Le condizioni del 2022 restano invariate, mentre, in linea con quanto già previsto dalle altre compagnie aeree che avevano ridotto le retribuzioni a causa della pandemia, dal 2023 vi sarà un progressivo riallineamento degli elementi retributivi, che parte da un incremento del 3 % per i piloti e del 1% per gli assistenti di volo.
Nel piano industriale di ITA c’è anche l’investimento da effettuare per la nuova flotta, la scelta è ricaduta su Airbus dove complessivamente Ita acquisirà nell’arco di piano 56 aerei Airbus in leasing a condizioni significativamente più vantaggiose di quelle riservate ad Alitalia, ha annunciato la società. Il primo accordo prevede l’acquisto di 28 aeromobili di cui 10 Airbus A330neo per voli di lungo raggio, 7 aerei regionali della famiglia Airbus A220 e 11 della famiglia A320neo per medio raggio. Le consegne sono previste per marzo-aprile 2022.
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Il Piano Industriale è stato approvato prevedendo un fatturato che nel 2025 raggiungerà 3.329 milioni di euro, con un risultato economico (EBIT) di 209 milioni di euro e un pareggio operativo da realizzarsi entro il 3° trimestre del 2023.
Dopo circa 3 mesi di attività, ITA ha trasportato 1 milione e 260 mila passeggeri, con un fatturato appena al di sotto dei 90 milioni di euro dove i ricavi del 2021 sono stati il 50% in meno rispetto al piano industriale, influenzati da alcuni fattori: pandemia, bando di gara della Sardegna non vinto, prezzo del carburante rincarato del 15% e tasso di cambio euro-dollaro con un peggioramento del 5%. Una compagnia come ITA non può restare sola ma ha bisogno di entrare in una grande alleanza, al momento, ha ereditato da Alitalia l’appartenenza all’alleanza SkyTeam, quella con Air France KLM e Delta, ma non è escluso un matrimonio con Lufthansa, con il conseguente passaggio in Star Alliance.
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2 anniComplimenti, articolo interessantissimo !