Antifragiltà: verso il meglio di noi

Antifragiltà: verso il meglio di noi

La pandemia del Coronavirus è solo il più recente degli avvenimenti inaspettati e imprevisti che hanno creato uno shock globale. In precedenza siamo stati colpiti da eventi di grande impatto e prevedibili solo a posteriori, come l'invenzione della ruota, gli attentati dell’11 settembre, il crollo di Wall Street del 1929 o il successo di Google.

Anche nel più ristretto ambito della vita privata o professionale, ci illudiamo di poter pianificare e controllare tutto. Invece a fare la differenza è la capacità di affrontare gli eventi improvvisi, sia quelli più stressanti e traumatici sia le felici, inattese opportunità.

Mi rifaccio a Nassim Nicholas Taleb, saggista e matematico libanese naturalizzato statunitense, che dopo l’esperienza come consulente finanziario ha dedicato la sua vita allo studio dei processi di incertezza e di rischio. Taleb ha lanciato l’ espressione “cigno nero” (inteso come evento critico e inaspettato che sconvolge la storia) e poi proposto e approfondito il costrutto dell’ “antifragilità”.

Per Taleb, fragile è ciò che viene facilmente danneggiato da una “scossa”; robusto o resiliente ciò che resiste agli shock e rimane o torna identico a se stesso. L'antifragile invece è quel soggetto o sistema che, se esposto a un trauma, ad una crisi o una variazione, non solo resiste e si oppone ma proprio grazie ad essa migliora e si evolve, apprendendo dall’ esperienza.

E’ quindi un’illusione quella di poter pianificare e prevedere tutto ed eliminare così per sempre le incertezze e gli imprevisti.

Dobbiamo cambiare paradigma traendo vantaggio dalla volatilità, dal disordine e dagli stessi errori per utilizzare le opportunità delle crisi, dei cambiamenti improvvisi, del trauma per crescere e per migliorare, per costruire qualcosa di nuovo.

Non possiamo prevedere tutto o creare alla perfezione. Possiamo però divenire più flessibili, quindi adattabili ai cambiamenti anche improvvisi, repentini e radicali.

Attiviamoci rapidamente e con fiducia quando è necessario: le nostre prestazioni tenderanno all'auto miglioramento. Cercando di non patire più gli stress e le ansie da risultato, sarà il nostro far bene che ci permetterà di godere del meglio di noi stessi.

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