ARMONIA ORGANIZZATIVA: UNA METAFORA PER CREARE VALORE

Prendo spunto da un ben augurale articolo sull'armonia organizzativa per fare una viaggio nel tempo.

Il mio primo approccio con l'idea di "armonia" risale ad una trentina di anni fa, quando cominciai a studiare il Clavicembalo ben temperato di Bach. L'armonia là non era solo un concetto musicale, andava ben oltre: era l'incastro perfetto di singole linee melodiche che sembravano rispondere ad un ordine universale.

Si cominciava a individuarle, una ad una (potevano essere due, tre, quattro, cinque!). Poi si "spartivano" fra le due mani: quale linea suona la mano destra, quale la sinistra, quale è un mix delle due. E poi, una ad una, "a mani separate", cominciavo a studiare la prima, lentamente, e poi via via più velocemente, soffermandomi anche centinaia di volte su quei frammenti che non scorrevano bene perchè difficili, o perchè incontravano delle durezze nelle mie articolazioni. Infine scattava la fase del metronomo: andare a tempo, un tempo ferreo che ti inchiodava. Poi passavo alla seconda parte/mano, e così via.

Una volta messe a punto separatamente, arrivava il bello: metterle insieme.

A proposito... Mi chiedo se, arrivato fin qua, chi mi legge non abbia cominciato a sospettare dove voglio andare a parare... perchè Bach è solo una metafora, naturalmente, no? Ma andiamo avanti.

Metterle insieme: ecco il bello. Pigliarle una a una, poi suonarle contemporaneamente: le mani sono due, le parti anche di più. E ricomincia l'allenamento, prima lentamente, poi velocemente, poi ancora lentamente soffermandosi centinaia di volte sui nodi che non funzionano. Il risultato non è (e non dev'essere) la banale somma delle parti, ma qualcosa di più: è una "proprietà emergente" del sistema. In cui l'ascoltatore deve essere sia in grado di distinguere le singole parti, sia di cogliere l'armonia del loro suonare insieme, che crea un flusso emotivo magico e inaspettato rispetto alla somma delle parti: questa è musica, questa è arte, questa è armonia.

E allora che tu sia una persona, fatta di tante "parti" interne, o che tu sia un team, un gruppo, un'organizzazione, devi mettere in conto che questo è IL percorso da fare. Faticoso, vero, ma il premio è inestimabile.