#FacceDaModelli
Ci pensavo in questi giorni: ma quanti siamo?!
Ho messo il mio primo piede nel mio primo corso di PNL circa 15 anni fa: era la sede di Modelli di Comunicazione, ci arrivai googlando e scegliendo accuratamente fra le due o tre scuole (serie) allora esistenti, quando non era ancora il tempo del marketing spinto su questi temi.
E' passato un mondo: l'emozione dell'inizio, la forza centripeta della classe, e anni di studio e di pratica; poi i primi passi come counselor e coach, il cuore colmo dello stupore e della gratitudine nella magia di aiutare qualcuno; poi il brivido dell'aula, come trainer. Ed ora sono definitivamente dall'altra parte e tutto ciò è diventato il mio lavoro e la mia vita. Sì, l'ho trovata, la mia vita. Non sono più "via da", come quando all'università mi chiedevano cosa vuoi fare di lavoro e io - orgogliosamente - rispondevo che non sapevo cosa volevo ma sapevo cosa NON volevo (finendo poi regolarmente a fare proprio quello).
Guardandomi indietro penso alle centinaia di "Mappe del Mondo" che sono passate in questi anni nella nostra scuola: le classi volano via, c'è chi fa un pezzo di cammino da noi e poi vola, ma per ognuno resta una traccia, un viso, un ricordo, un pensiero. Condividere uno, due, tre o addirittura quattro anni di crescita personale e professionale significa metterci l'anima, ed è proprio qua che voglio lanciare la mia riflessione.
Le domande che mi arrovellano sono queste. Come riuscire a trasmettere questo mondo a chi non lo conosce? Come aprire il varco verso chi non sa di non sapere? Come marcare la differenza rispetto ai venditori di motivazione? Come sgusciare dalle fin troppo facili trappole becere della persuasione? Come far germogliare (e non solo lanciare) un seme nel mordi-e-fuggi dello storytelling digitale?
Attenzione: non è (solo) un dilemma di marketing, il mio. Credo abbia a che vedere con "livelli logici" più elevati (valori e mission): contribuire ad aumentare la consapevolezza, l'armonia delle relazioni, la fiducia in sé, la qualità della vita. Perché parliamo di anime, non di macchine.
Ecco perchè ho creato il collage che apre questo post: ho spulciato gli ultimi anni della nostra pagina facebook, ho rivisto facce e storie, dialoghi ed emozioni, aspirazioni e ostacoli... vite. Le ho pensate tutte insieme, e mi sono subito sentito colmo di energia. Forse, allora, la risposta al dilemma non sta in qualche furba strategia da pennivendolo, ma proprio qui, nelle persone in carne ed ossa.
Se queste poche parole scritte ti hanno incuriosito... beh contattami, sarò felice di approfondire con te visioni e ragionamenti su di te e il tuo futuro :-)