Assemblea UCIMU: 2016 positivo, nel 2017 prosegue la crescita. Ordini primo semestre 2017 + 9,9%

È positivo il bilancio 2016 dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che ha registrato incremento per tutti i principali indicatori economici, ad eccezione dell’export.

 

Quinta tra i produttori, dopo la revisione della serie storica dei dati, effettuata dall’associazione statunitense, l’Italia si è confermata terza tra gli esportatori e ha guadagnato un posto nella classifica di consumo dove si è posizionata quinta, a testimonianza della vivacità della domanda locale.

 

Il trend positivo registrato dal 2014 proseguirà per tutto il 2017 anno in cui cresceranno produzione, export e consumo che, sostenuto anche dalle misure del Piano Nazionale Industria 4.0, trainerà sia le consegne dei costruttori sul mercato interno sia le importazioni. Nessun altro paese, tra i leader di settore, registrerà incrementi tanto significativi quanto quelli messi a segno dall’Italia.

 

Questo, in sintesi, il quadro illustrato dal presidente Massimo Carboniero, questa mattina, in occasione dell’annuale assemblea dei soci UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, a cui sono intervenuti: il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, in videoconferenza interattiva da Roma, e il vicepresidente di CONFINDUSTRIA nazionale con delega alla politica industriale, Giulio Pedrollo.                                                                            

In particolare, nel 2016, la produzionecresciuta del 6,4%, si è attestata a 5.552 milioni di euro. Il risultato è stato determinato dal positivo andamento delle consegne sul mercato interno dei costruttori salite, del 25,7%, a 2.300 milioniL’export ha invece subito una battuta d’arresto. Sceso, del 4%, a 3.252 milioni di euro il valore delle esportazioni si è riportato sul livello del 2014, annullando del tutto l’incremento messo a segno nel 2015.

 

Nel 2016, principali mercati di sbocco dell’offerta italiana sono risultati: Germania (377 milioni + 1%), Stati Uniti (352 milioni, -9,4%), Cina (315 milioni, -6,9%), Francia (224 milioni + 23,2%), Polonia (137 milioni, +7,2%), Spagna (116 milioni, +14%), Messico (99 milioni, +29,3%), Turchia (87 milioni -5,1%).

 

Decisamente positivo il risultato del consumo che ha registrato, per il terzo anno consecutivo, un incremento a doppia cifraattestandosi a 3.859 milioni di euro, il 15,3% in più rispetto al 2015.

 

Il positivo andamento dell’industria italiana di settore troverà conferma anche nel 2017, come emerge dai dati di previsione elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU. In particolare, la produzione salirà, del 6,7%, a 5.925 milioni di euro. Il consumo si attesterà a 4.250 milioni di euro, il 10,1% in più rispetto al 2016, trainando sia le consegne dei costruttori sul mercato domestico, attese in crescita del 12% a 2.575 milioni, sia le importazioni (+7,5%).

 

L’export tornerà di segno positivo: con un incremento del 3% raggiungerà il valore di 3.350 milioni di euro. L’andamento registrato dalle vendite di macchine utensili oltreconfine nei primi tre mesi dell’anno conferma la ripresa attesa. Il rapporto export su produzione, ridimensionatosi dal 2014 per effetto della ripresa della domanda italiana, scenderà ancora, attestandosi a quota 56,5%.


Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha affermato: “in un contesto di generale arretramento dell’industria mondiale di settore, l’Italia ha mostrato di avere fiato e gambe per crescere, e crescere ancora, rispetto a quanto già fatto nel biennio precedente. In virtù di questo andamento, il fatturato del settore ha superato gli 8 miliardi di euro”. 


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