Blu Gins. La nuova era degli affinamenti.
La Casearia Carpenedo è una follia visionaria di un casaro con l'attitudine a sperimentare.
Non è una forzatura quello che scrivo. E lo scrivo in maniera molto positiva. Antonio Carpenedo vedeva là oltre il confine dell'ovvietà e della consuetudine quando ha deciso di affogare una toma dentro alle vinacce del vino semplice del suo territorio. Un Raboso che avrebbe fatto la storia! Il primo formaggio Ubriaco della storia! Pensate che il nome ubriaco potrebbe essere usato solo dai Carpenedo e, infatti, il nome è registrato. Un'intuizione che probabilmente, anzi, sicuramente, è stata considerata "pura follia" dagli altri casari del tempo. Eppure da lì Antonio fino ad oggi ai suoi figli, non ha mai smesso di osare e di creare. E' bastanto tornare dalla montagna con la sua macchina, dietro un carretto di fieno appena tagliato ed essicato, per capire che quel prodotto avrebbe potuto determinare l'elevazione aromatica di una toma di qualità. E così è stato, ed è nato il Vento d'Estate. O il suo amore per Giuseppina, la donna della sua vita, alla quale dedica un formaggio che è diventato un must della produzione casearia internazionale.
Il Blu 61. Un erborinato affinato nel passito di Raboso guarnito con mirtilli rossi. Un gesto d'amore che diventa una vera e propria icona gourmet da Di Palo's a New York, ad Harrod's a Londra.
Oggi la Casearia Carpenedo non rimane ferma un attimo e continua nella sua attività di ricerca e sperimentazione di nuove ricette gourmet. L'ultima straordinaria è il Blu Gins. Un erborinato vaccino affinato nel Gin. Una storia tutta veneta che accompagna la famiglia Carpenedo e uno dei produttori di Gin Italiani tra i più talentuosi, Roberto Marton di Treviso, con il suo splendido Roby Marton Gin. Un'idea nata da una chiacchierata. Una sfida lanciata per uscire dai canoni dell'ovvietà.
Sì come accadde all'inizio per Antonio Carpenedo...bisogna trovare qualcosa che vada oltre il semplice concetto di affinato alle erbe, alle vinacce, alla frutta secca, ecc... La sfida si chiamava alcool! Si perchè è la prima volta che si opera un affinamento di tale entità e portata.
Tra due materie tra loro affini ma anche in contraddizione strutturale. Bisognava permettere al Gin di penetrare e rilasciare tutta la sua aromaticità senza sciogliere e deturpare la struttura del formaggio o causare ristagni di liuido oppure, peggio ancora, creare sapori e aromi disgustosi. Ci sono voluti più di due anni per arrivare a quello che oggi è stato presentato come la vera innovazione nel mondo degli affinati. Una cremosità sostanziale, una freschezza di profumi e di aromi di rara piacevolezza. Sensazioni di erbette fini, aromatiche di timo e rosmarino, spezie piccanti, pepe verde, elevazioni balsamiche di mentuccia selvatica. Un grado di intensità e di persistenza che lasciano quantomeno stupiti. Soprattutto si abbina perfettametne annaffiato da Roby Marton Gin, suo alter ego. Insomma un binomio tutto da scoprire. La follia intrigante della compenetrazione gourmet. La famiglia Carpenedo segna i tempi dell'innovazione casearia e offre nuovi spunti di riflessione per l'intero comparto.
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