CACER e CER: parliamo di Configurazione di Autoconsumo Collettivo, Produttore Terzo e calcolo degli incentivi

La diffusione delle fonti di energia rinnovabile è essenziale per il processo di transizione energetica verso un sistema a emissioni zero. Le configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile (CACER) contribuiscono in modo significativo al raggiungimento di questo obiettivo, ponendo le basi per un sistema energetico italiano più sostenibile e conforme alle direttive ambientali europee.

Le CACER, suddivise in tre principali categorie – Configurazioni di autoconsumo individuale di energia rinnovabile a distanza (autoconsumatore a distanza), Sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili (gruppo di autoconsumatori) e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) – risultano strumenti funzionali per promuovere la generazione distribuita sostenibile e la diffusione dell’autoconsumo.

In particolare, le configurazioni CACER, disciplinate dal d. lgs. 199/2021, dalla delibera ARERA 727/2022/R/eel e dalle Regole Operative del GSE, consentono ai soggetti aderenti di condividere virtualmente l’energia prodotta dagli impianti, favorendo, in tal modo, una gestione più efficiente dei consumi energetici.

Gli eventi informativi in materia di CACER e CER, come la recente "Tavola Rotonda quesiti aperti sulle Cacer con GSE e FIP", organizzata da Community-CER, rappresentano occasioni importanti per favorire il dialogo tra gli enti regolatori e gli operatori delle energie rinnovabili.

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Interrogativo sul calcolo degli incentivi

Nel corso della Tavola Rotonda sono stati sollevati diversi quesiti in materia di CACER e di CER. Il Dott. Michele Andrea Stano di E-Zeb S.p.A. ha posto una domanda molto interessante riguardo al calcolo degli incentivi.

“Abbiamo raccolto la seguente questione relativa a tutte e tre le configurazioni previste, sia secondo il Decreto CACER che le regole operative del GSE: non è oggetto di incentivazione l'energia da FER obbligatoria come prevista al comma 6 dell'art. 26 del decreto legislativo N. 199/2021, dove si tratta della cosiddetta potenza d'obbligo. La potenza d'obbligo viene calcolata attraverso la formula P= KxS, dove S sta per superficie in pianta dell'edificio senza pertinenze e K è un coefficiente basato sulla natura dell'edificio. In questi casi, come viene calcolato l'incentivo per le configurazioni CACER? Su tutta la superficie o bisogna scorporare la quota relativa alla potenza d'obbligo?”

Interrogativi sulle Configurazioni di Autoconsumo Collettivo e sul ruolo del Produttore Terzo

Un altro interrogativo molto interessante è stato sollevato da Raffaele Zanon , Presidente di Professione Impresa Centro Studi , riguardo al tema della Configurazione di Autoconsumo Collettivo.

“Qualora il soggetto giuridico del condominio, o uno degli autoconsumatori, realizzi un impianto su una proprietà con POD intestato a lui in un'area esterna al condominio, è possibile realizzare una configurazione di Autoconsumatori collettivi sotto la stessa cabina primaria?"

Ulteriori interrogativi sono stati sollevati direttamente dal pubblico in collegamento. Il primo quesito ha riguardato la seguente casistica:

“Se in un condominio composto da due edifici, serviti da due POD condominiali distinti, installo un impianto fotovoltaico da 20 kilowatt di potenza fotovoltaica a POD ee rimango sotto la soglia di 20 kilowatt per entrambi, sono obbligato ad aprire o no una partita IVA per il discorso dei 20 kilowatt? In altre parole, se sono due POD condominiali distinti e tutti e due sotto i 20 kilowatt, posso evitare di aprire la partita IVA a tema fiscale?”

Il secondo interrogativo ha riguardato il ruolo del Produttore Terzo e la sua eventuale partecipazione agli incentivi economici.

A queste e molte altre domande ha risposto la Dott.ssa Estella Pancaldi , Head of Technical Assistance and Capacity Building of Public Administrations (GSE).

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Chi mi segue può scaricare qui gratuitamente le Linee Guida Community-CER, realizzate da Il Sole 24 Ore con il patrocinio del MASE (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) e del GSE (Gestore dei Servizi Energetici)

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