A CHE ORA E' LA FINE DEL MONDO ?
Non è una vacanza !
Almeno io la vacanza me la immagino molto diversa.
Il restare a casa, con vincoli sulla possiblità di uscire, fare sport, vedere gente ...secondo me non è una vacanza... e non è nemmeno una condanna scontata agli arresti domiciliari.
Siamo a casa,ma dobbiamo lavorare !
Quello che sto vivendo è una situazione un po' disarmante : nel sollecitare personale, collaboratori e manager delle aziende mie clienti , talvolta mi capita di notare un atteggiamento fortemente negativo.
" Non abbiamo tempo" , "Non è questo il momento" , " Quando tutto sarà finito ne riparleremo" e tante altre frasi simili costituiscono le risposte ai messaggi inviati come proposte per fare attività in smartworking, al telefono , via mail...
Lo smartworking si sta rivelando per quello che, in parte lo sapevamo già, è : una grossa illusione ed una bufala colossale per la maggior parte delle attività lavorative. E' un modo di lavorare che può adattarsi ad un programmatore o uno sviluppatore di software , in parte può funzionare per un servizio commerciale (quelli online sicuramente) oppure si può prestare a chi deve esaminare e correggere documenti...
Ma nella maggiornaza dei casi il lavoro, anche quello d'ufficio funziona meglio se si è sul posto di lavoro . Perchè ?
Semplice ! Perchè l'ambiente e le altre persone che ci circondano influenzano i nostri atteggiamenti e il modo con cui facciamo le cose: non ci credete ? Mio fratello lavora per una grande compagnia telefonica e adesso è a casa in smart working ...con la moglie (che è pure dipendente della stessa compagnia ) ed il loro figliolo, un ragazzo che frequenta le scuole medie.
E' chiaro che i tempi, la condivisione degli spazi, il sentire i discorsi dell'altro, le richieste di aiuto del figlio per fare i compiti, l'acqua sul fuoco che bolle, il postino che suona ...costituiscono un ambiente molto difficile da gestire , magari parlando al teledfono con un cliente mentre si esamina la sua pratica sul PC !
Ecco perchè lo smartworking non è la panacea di tutti i mali ( e non penso che lo si potrà usare massivamente anche dopo l'emergenza covid19).
Ma questo non autorizza a pensarlo come un modo per cercare di continuare a lavorare , anche per dare un senso di continuità al periodo che stiamo affrontando : continuità verso la normalità ed il ritorno ad uno stile di vita più consono a certe attività.
La difficoltà di progettare sistemi di "lavoro agile" non deve fornirci l'alibi prer non fare nulla e aspettare ...."la fine del mondo".
Perchè questo è l'atteggiamento che ho colto parlando con alcuni miei Clienti o leggendo le le loro mail di risposta ai miei messaggi.
Teo Teocoli , un grande comico e cabarettista che tutti ricorderet pe rle sue partecipazioni a "Qualli che il calcio..." e non solo, raccontava che aveva fatto causa ai testimoni di Geova perchè gli avevano assicurato che la Fine del Mondo era giunta e sarebeb arrivata in una settimana ..e lui si era "sputtanato" tutti i soldi per godersi quell'ultima settimana !
Ecco ! Non facciamo lo stesso errore: non dilapidiamo il nostro tempo, il nostro talento , le nostre risorse aspettando che tutto finisca ...o usando questa "fine del mondo" come un alibi per un disimpegno e per dare modo all'ansia e alle paure di impadronirci dei nostri pensieri che sono, oggi , non focalizzati su scadenze e impegni !
Il Coronavirus non è la fine del mondo ! Ci sarà un "dopo" !
Quindi , anche per superare lo stress di questa quarantena che ci costringe tutti ad un forzato isolamento, dobbiamo aggrapparci alla normalità e la normalità è il lavoro , le riunioni, la lettura di documenti e mail , la pianificazione, il contatto con i nostri dipendenti e collaboratori...
Alzi la mano chi di voi ha fatto almeno una telefonata ai suoi operai in questi giorni , anche solo per sapere come stanno e se hanno bisogno di qualcosa ? (vedo poche mani alzate ....)
Alzi la mano chi di voi ha approfittato di questi giorni per leggersi la procedura di qualità ricevuta tre mesi fa dal Servizio Qualità aziendale ? (quelli che alzano la mano e sono del servizio Qualità aziendale non contano !!!)
Alzi la mano chi di voi è stato ligio al rispetto di orari di lavoro anche a casa e la mattina si è vestito bene come quando va in ufficio ? (Eh ...nemmeno io posso alzare la mano !!!)
Le abitudini sono normalmente elementi di vita rassicuranti,ma che tendono a limitare le nostre capacità di essere flessibili e adeguati ale condizioni esterne : cambiare abitudini è un piccolo grande trauma, ma in questo momento di incertezza forse ricercare un qualcosa di normale può aiutarci.
Quindi tentiamo di lavorare anche da casa, organizziamo incontri, sentiamoci come facciamo normalmente in ufficio, quando ci telefoniamo o messaggiamo attraverso solo una parete .
E non stiamo ad aspettare la fine del mondo ! Tanto ...non arriverà !