AI GIOVANI UOMINI E ALLE GIOVANI DONNE
Le dita appiccicate di vino cotto sono un dazio da pagare per mangiare le cartellate. Semel in anno, certo. Una cartellata da una parte e una statina dall'altra, che la sinistra non sappia cosa fa la destra, giammai.
Perché diciamo la verità, non è Natale se non hai i capelli impregnati di fritto. Dalle pettole alle cartellate, al baccalà e al capitone pastellati nessuno si salva nemmeno uscendo di casa, perché l'odore ti segue mischiandosi con quello del vicino che non ha solo l’erba verde ma anche l'olio del nostro Tavoliere.
E si mischia pure con quello che si spande dalle bancarelle alle quali ti avvicini con pudore ma anche con sprezzo del pericolo, mentre guardi al di là della piazza per vedere se la farmacia è aperta, che un Maalox non si nega a nessuno.
Mentre intanto nella folla natalizia ti fermi a salutare il compagno di scuola che non vedi da un sacco di tempo con il quale condividi la passione per i gatti, e il vicino di casa che ricordi bambino anche se ha cinquant'anni, ma ci sono cose che il tempo non cambia, e chi hai visto crescere è una di queste.
È l'atmosfera che aiuta la tenerezza, con quelle luci calde che piovono su di te come un cielo di stelle e tutto sembra romantico. La città è più pulita, ci sono i punti raccolta degli olii esausti(!), la musica quando c'è non ti rovina l'udito, non ci sono agli angoli delle strade i banchetti abusivi di petardi e tricchetrac.
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Certo, ogni tanto in lontananza si sente un rumore come di bomba, ma se non fosse così non mi sembrerebbe di essere tornata a casa. Casa.
Il settimo piano, e la mia camera con quella tenda di lino bianco, svolazzante anche in questo inverno dal vento tiepido, mentre dal terrazzo guardo un po’ il Gargano e un po’ il Subappennino e intravedo Vicolo Teatro con le sue chianche traballanti che conosco una ad una, per averle percorse infinite volte. Ad esempio per andare a gettare uno sguardo di sfuggita alla Chiesa dei Morti che da sempre mi inquieta e mi intriga, perdendomi tra quelle stradine che si ripiegano su se stesse per poi aprirsi in piazzette inaspettate, fino ad arrivare alla Cattedrale, meglio se di sera, con quei lampioni un po’ fiochi che fanno tanto Londra e ti sembra sempre che possa sbucare Sherlock Holmes da qualche parte.
E quelle luci di Natale sono garbate e le segui come fossero una stella cometa tornando verso via Arpi riflettendo sul fatto che è passato un altro anno, e non voglio fare bilanci e nemmeno propositi, che non ne ho mai mantenuto uno nella vita e non comincerò ora che divento anziana e semmai tolgo filtri. Piuttosto penserei ad obiettivi. Direzioni verso le quali muoversi, punti sui quali focalizzare l’attenzione perché se è vero che ciò che conta è il viaggio, è anche vero che certe volte una bussola aiuta. Vorrei dirlo ai giovani. A chi oggi ha meno di trent’anni. A Francesco, a Ludovica. Alle mie studentesse e ai miei studenti. A quelli e a quelle che incontro nelle scuole. Non serve conoscere tutto, studiare la geografia. È sufficiente imparare cosa sono i punti cardinali, coordinate tra le quali sapere come muoversi per non allontanarsi troppo, da riconoscere nelle notti più buie grazie a quella stella luminosa che sembra guidarci e proteggerci e magari lo fa davvero. Obiettivi che sono sogni trasformati, la messa a terra di quello che abbiamo solo osato desiderare, da cui sembravamo anche etimologicamente lontani e invece, se ci impegniamo davvero, vedremo avvicinarsi pezzetto dopo pezzetto.
Obiettivi che non ha senso ridimensionare o rinchiudere dentro i confini di quello che crediamo possibile solo per la paura di non riuscire, e poi per ogni sogno non avverato ce ne sarà sempre un altro da realizzare, se avremo la capacità di guardare verso orizzonti lontani ma anche vicini perché il futuro è importante però la vita è adesso.
Buon anno di cuore.
WAKAN LIVES , Composer,bass player ,guitars,keyboard drum player, creator of soundtracks. multiinstrumentist .Founder of Wakan lives project
1 annoSimonetta Molinaro e brava .🙏😂🙏🐻
Istruttore amministrativo-contabile
1 annoBuon anno a te Simonetta ❤️ non sono solita fare bilanci di fine anno e l’unico proposito fatto è bere di più ( acqua si intende 😅) quello che auguro a te , a me e a tutti É la riscoperta della semplicità e dei rapporti sinceri . Non c’è altro che può salvarci e darci la forza se non l’amore in tutte le sue sfaccettature 💕 dunque non solo buon anno ma buona vita !
Presidente Associazione Farmaciste Insieme.L'Associazione è presente in molti progetti tra cui il Progetto Mimosa dedicato alle donne vittime di violenza
1 annoBuon anno Simonetta Che il 2024 sia ricco di nuove opportunità Te lo auguro di cuore ❤️
Consulente HR per il cambiamento e per la trasformazione dei conflitti | Dialoghi Intergenerazionali | Integrazione e Sviluppo Team | Passaggi Generazionali | Rubrica "Donne Pioniere"
1 annoBuon anno cara Simonetta ✨🌟
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1 annoE' sempre particolare la fine dell'anno... Si porta dietro tanta saggezza e nuove speranze. Ti auguro tante cose belle, amica mia, per questo 2024. Cose belle e generose. E spero di esserci anch'io con te, in questo prossimo anno che ci aspetta.