Come si organizza una vacanza accessibile ed inclusiva
Dopo un anno siamo ancora in piena pandemia e non sappiamo quando potremo riprendere a viaggiare. Probabilmente in estate; nel frattempo nulla ci vieta di dare spazio ai desideri immaginando dove vorremmo andare. Trovare un po' di leggerezza e di energia positiva nella progettazione del prossimo viaggio mi sembra qualcosa di vitale importanza che ci aiuta a resistere a questo periodo così difficile.
Personalmente preferisco trascorrere le mie vacanze al mare che non sono mai identiche e stanziali: al mare abbino sempre visite culturali, eventi musicali e un po' di attività fisica.
Negli ultimi anni, vivendo nelle Crete Senesi, ho imparato ad apprezzare anche la campagna e i luoghi dove si riesce ancora ad apprezzare la bellezza della natura incontaminata e dei piccoli borghi poco frequentati. Posso ritenermi fortunata a vivere in una regione così varia e ricca dal punto di vista del patrimonio storico, artistico, culturale, naturalistico ed enogastronomico.
La Toscana, regione che mi ha accolta 11 anni fa, offre infinite possibilità sia agli amanti del mare come me che agli appassionati della cultura e agli sportivi che praticano il cicloturismo o il trekking.
Ma come ci si deve organizzare se, ad esempio, abbiamo una disabilità motoria o se nel nostro gruppo c’è un amico cieco o una persona ipovedente ?
Esistono due possibilità: possiamo decidere di optare per il fai da te oppure affidarci a tour operator specializzati.
Chi preferisce auto organizzare i propri viaggi deve dotarsi di molta pazienza e mettere in conto molto tempo per l’organizzazione. Sul web si trovano numerosi siti e tantissime informazioni ma il compito più difficile è quello di trovare e selezionare le informazioni affidabili ed aggiornate che ci aiutano a scegliere quali località visitare e dove trovare i servizi di cui abbiamo bisogno. Pensiamo ad esempio all’accessibilità dei siti internet che dovrebbero facilitare la navigazione su internet ai ciechi e agli ipovedenti e fargli trovare le informazioni che cercano in autonomia.
Poiché non esiste un unico portale dove trovare informazioni a 360° sull’accessibilità turistica delle destinazioni, il mio consiglio è quello di rivolgervi a un’agenzia di viaggi specializzata.
Per far sì che una vacanza sia vissuta pienamente e positivamente da chi ha per esempio una disabilità motoria o sensoriale è importante tener conto di tanti piccoli aspetti perché il viaggio è come un mosaico, composto da numerose tesserine colorate che nel settore chiamiamo “servizi” e tutti i servizi devono idealmente rispondere alle esigenze specifiche di ogni persona.
Innanzitutto le persone devono essere messe al centro dell’attenzione.
Quindi la prima cosa da fare è far domande, con discrezione, per capire cosa cercano le persone che ci contattano e di cosa hanno bisogno, qual è il loro budget etc. Compiuto il primo passo si può iniziare a progettare programmi e attività calcolando sempre tempi adeguati alle persone che le richiedono. Una brava guida o un accompagnatrice turistica, ad esempio, dovranno scegliere i percorsi più adatti e saper calcolare i tempi in base alle diverse esigenze del turista.
Un’aspetto fondamentale per la buona riuscita di una vacanza è la professionalità e l’affidabilità di chi la organizza. Diffidate sempre delle persone che vi diranno che tutto è possibile ancor prima di aver spiegato chi siete e cosa volete e anche di quelle che affermano di conoscere perfettamente ogni luogo. La superficialità e l’improvvisazione di chi organizza sono errori che potrebbero costarvi molto cari.
In Toscana esistono spiagge attrezzate, strutture ricettive accessibili a persone con disabilità motoria, musei con percorsi tattili, cantine e aziende agricole accessibili. Ma ci sono anche molti luoghi da evitare perché non accessibili ad alcuni tipi di persone, luoghi che creerebbero solo problemi e frustrazione nel visitatore e una percezione negativa dell’esperienza.
Empatia, conoscenza della destinazione, esperienza professionale, capacità organizzativa : queste sono a mio parere le principali caratteristiche che deve avere chi organizza viaggi accessibili ed inclusivi affinché tutti possano vivere la vacanza come esperienza positiva e momento di benessere.