Condividiamo esperienze per rendere le imprese più Sostenibili.
Il mio amico Luciano Marton, quando due anni fa ha pensato di creare dei gruppi di imprenditori che condividessero la propria visione della Sostenibilità di impresa, deve proprio aver pensato che il segreto industriale nel tempo della sharing economy era morto e sepolto.
al tempo della sharing economy il segreto industriale è morto e sepolto
All'interno di questi gruppi, formati da imprese di settori diversi e da aziende di differenti dimensioni coordinate da Mario Paronetto, infatti, non si condividono astratte visioni del futuro, sofisticate tecniche di greenwashing, o accattivanti slogan imparati in corsi di marketing per imbonitori. Si condividono invece vere e proprie esperienze di vita di impresa, attraverso scambi di visite aziendali che avvengono con un vero spirito di trasparenza e condivisione.
Ho visto uomini e imprenditori eccezionali raccontare le proprie difficoltà nel fare impresa, anche i momenti più difficili, senza nascondere gli errori fatti con una sincerità disarmante. Ho visto però anche l'orgoglio di poter raccontare come l'aver capito che la Sostenibilità di impresa, nelle sue tre componenti sociale, ambientale ed economica, sia stata una scelta anche economicamente vincente, difficile, sfidante ma vincente.
Ieri abbiamo avuto la fortuna di poter ospitare alcuni di questi imprenditori veneti presso lo stabilimento Lucart di Diecimo, vicino a Lucca. Abbiamo approfondito insieme le tecniche e le problematiche derivanti dal riciclo dei maceri, così, senza segreti e senza la paura di poter essere giudicati, sapendo che ogni esperienza condivisa avrebbe potuto servire ad ognuno per risolvere un problema o per pensare ad una opportunità da sfruttare, sempre nell'ottica della Crescita Sostenibile.
Approfondiamo il tema della sostenibilità di impresa senza definire prima gli argomenti specifici ma lasciando che le conversazioni siano guidate dalle suggestioni proposte dall'impresa e dall'imprenditore che ospita il gruppo di volta in volta. Le tecniche dell'agricoltura biologica si mischiano alla potenza delle pompe Pelton o alla versatilità delle caldaie ad alta efficienza o al concetto dell'economia circolare applicato al mondo della carta. Ma dopo ogni incontro ognuno torna a casa con qualcosa in più da applicare alla propria azienda e da condividere ancora con altri.
Il tempo delle aziende chiuse in se stesse è proprio finito, oggi contano le interconnessioni e le relazioni a valore aggiunto che ognuno di noi è in grado di creare con persone che lavorano in altri contesti e in altri settori. Abbiamo capito che fare rete non significa solo fare affari insieme, ma significa trovare insieme soluzioni a volte semplici) a problemi complessi, e questo è il modo che abbiamo scelto per percorrere insieme la strada della sostenibilità.
Responsabile Risorse Umane presso Colfert S.p.A.
8 anniGrazie per l'ospitalità. È stata davvero una preziosa giornata di condivisone.
Evolution Guide presso Nativa srl Societa’ Benefit
8 anniCaro Tommaso, apprezzo e condivido il Tuo post che, facendo mia la considerazione che "al tempo della sharing economy il segreto industriale è morto e sepolto" mi consente di rilanciare su un tema, come noto, a me particolarmente caro: quello della Società Benefit. La Società Benefit è una felice nuova caratterizzazione delle società commerciali (vds Legge Stabilità 2016) che, come quelle di cui tu parli, coniuga lo scopo di lucro con la volontà di perseguire anche finalità di beneficio sociale. Beneficio sociale che non è qualcosa di astratto ma rappresenta, proprio come state facendo con il Vostro gruppo di imprese, proprio la volontà da parte delle imprese di realizzare uno o più effetti positivi (o anche la riduzione di uno o più effetti negativi) nei confronti degli stakeholder con i quali viene ad operare. E la cosa, a mio modo di vedere, sfidante risiede proprio nel fatto che la declinazione di tali finalità di beneficio comune costituisce un requisito (una vera e propria formalizzazione) per diventare Società Benefit, così come anche l'impegno ad operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente. Ecco che questa opportunità (quella di diventare SB) potrebbe rappresentare lo strumento operativo per dar vita la progetto di cui Danilo Boni ha parlato. Certamente a queste imprese non manca il committment e la volontà di essere responsabili, sostenibili e trasparenti.
Senior Sustainability Consultant / Sustainable Events Advisor / Startupper / Partnership & Sponsorship activation manager / Project manager / Business Development
8 anniperché non riunirle in un progetto che le valorizzi e le faccia conoscere