Copywriting: ecco come farti conoscere
I consigli di Austin Kleon
La differenza fra le opere di narrativa e la vita reale? La struttura, che è “la parte più importante di una storia”, come dice Kleon.
“A volte ci vogliono molti tagli e correzioni per far sì che la nostra vita assomigli a una storia. Studiando le strutture narrative, inizierai a capire come funzionano e, una volta compreso questo, potrai iniziare a rubarle e riempirle con personaggi, situazioni e ambientazioni della tua vita”.
Certo, le storie hanno anche un inizio, uno sviluppo e una fine, e a volte neanche tu che scrivi sai dove ti trovi, “non hai idea del punto in cui sei arrivato, e non sai come andrà a finire".
Eppure, tutte le storie hanno una loro struttura. Ti ricordi Stephen King, che dice che la storia è come un fossile, che lo scrittore ha il compito di estrarre dalla sabbia? A quanto pare, Austin e Steve sono d’accordo.
Ma facciamo ritorno nel mondo reale, in cui devi preparare una presentazione per un cliente, scrivere la tua cover letter o un testo commerciale che convinca l’utente all’acquisto. Secondo Kleon, in tutti questi i casi si parla di un “appello. Sono storie a cui manca il finale”. Ogni volta che scrivi, tieni sempre a mente chi sono i destinatari.
Quando parli di te, per esempio rispondendo alla domanda “e tu cosa fai?”, racconta una bella storia. Ma questo “non significa che devi inventarti tutto”.
Una buona risposta? “Di giorno faccio il web designer, di notte scrivo poesie”.
Condividi quello che impari, ma non diventare uno spammer, e smetti di preoccuparti del numero dei follower. Non puntare ai numeri, punta al cuore dei tuoi lettori e crea con loro una relazione di fiducia, basata sulla qualità dei tuoi contenuti.
“L’aspetto più interessante è che, condividendo le tue conoscenze e le tue opere con gli altri, puoi imparare a tua volta qualcosa”.
Le critiche esistono e devi essere pronto a riceverle, a incassare il colpo (riducendo il danno al minimo possibile) e ad accettarle.
Consigliati da LinkedIn
“Quando metti in mostra il tuo lavoro, devi essere pronto al buono, al brutto e al cattivo. Ecco come parare i colpi:
Ignora i “troll”, critici spietati che hanno come unico obiettivo affossare il tuo lavoro, solo per il gusto di sparlare di te.
“Non ci guadagnerai nulla a confrontarti con quella gente. Basta non alimentarli e di solito se ne vanno”.
Non farti problemi a lavorare per i soldi, anche il Rinascimento ha avuto bisogno dei propri finanziatori. Dopo che hai terminato, fai girare il cappello e chiedi ai tuoi ammiratori una donazione o… di offrirti un caffè! Puoi lavorare a progetti anche molto diversi fra di loro, per farti conoscere, senza dimenticare mai di aggiornare i tuoi clienti sulle nuove attività.
Giorno dopo giorno, grazie ai tuoi lavori, alle tue condivisioni e al passaparola, diventi un professionista riconosciuto. Sei famoso. Ora, usa la tua notorietà per far emergere chi ti ha aiutato a diventare chi sei. Se ci vuole un po’ più di tempo del previsto, non preoccuparti.
“Resta in zona. Non abbandonare lo show”. Da ogni fallimento prendi spunto per migliorare il tuo lavoro successivo, senza fermarti mai. Usa “il metodo del fumatore incallito”, accendendo con il mozzicone del tuo lavoro precedente l’ispirazione per quello successivo.
“Il metodo del fumatore incallito è un modo per non fermarsi mai”.
“Ma esistono momenti in cui la fiamma può spegnersi e si ha bisogno di trovare un fiammifero”. Sei in burnt out? “Il modo migliore per trovarlo è prendersi un periodo sabbatico”.