Cosa ci sta insegnando questo momento
© Crispin Hughes/Panos Pictures / LUZ

Cosa ci sta insegnando questo momento

At the end of the Italian article you will find the English version.

Il quadro geo-politico

Cina, la cui leadership è destinata a rafforzarsi

È il primo paese a esserne uscito e quindi sarà il primo a ripartire (è già ripartito). Dispone delle migliori informazioni sul virus e sulle modalità di contenimento e le utilizzerà per ridisegnare il suo modello di sviluppo. Occorrerà seguire con grande attenzione tutte le sue iniziative in campo economico e sociale: indicheranno i nuovi megatrend.

© Mark Henley/Panos Pictures/ LUZ - An extremely rare press briefing by the Chinese Ambassador to the UN in Geneva, on the Coronavirus situation at the Palais des Nations, to members of ACANU - the Association of Correspondents to the UN, following on from the confirmation of a global health emergency, and a travel ban announced by the US.


Politicamente, sfrutterà la sua nuova posizione di forza (primo paese a riprendersi) per proporre “aiuti” ad altri paesi in difficoltà (vedi il materiale sanitario e i medici inviati in Italia e addirittura in USA) ampliando le partnership internazionali attualmente in essere (vedi i massicci investimenti effettuati, prima del virus, in molti paesi africani). Non si può escludere un riavvicinamento anche agli USA, paese molto debole in questo momento, non per fini "umanitari", ma, ad esempio, per rinegoziare da una posizione di maggiore forza il sistema dei dazi.

Corea Del Sud, un esempio di rigore

Le considerazioni fatte per la Cina si possono estendere anche a questo paese, il quale, grazie a un utilizzo massivo dei tamponi e al controllo degli spostamenti dei sui abitanti via GPS, è riuscito rapidamente a contenere la diffusione del virus e la mortalità.

USA, un paese in grave difficoltà

Ha il maggior numero di contagiati al mondo, ha adottato misure tardive e disorganiche. In considerazione anche delle dimensioni della popolazione, è probabile che sia il paese a subire le maggiori conseguenze dal virus. La consistente recessione economica alle porte, in presenza di un sistema di welfare assai precario, indebolisce la posizione politica di Trump, che contava soprattutto sui risultati economici raggiunti per la sua riconferma alle elezioni del prossimo novembre. Quella che sembrava una vittoria annunciata è ora una incognita.

Russia, il paese che sembra fermo

© Mark Henley/Panos Pictures/ LUZ - Russian representative wearing a pink face mask at the UN Human Rights Council in Geneva, sitting for the last time, before abandoning its meeting due to the Cornavirus, following on from the announcement the day before of a pandemic by the World Health Organization.

8.672 contagiati e 63 morti al 8 aprile, il virus sembra essersi dimenticato della Russia. Eppure Putin non prende particolari iniziative internazionali (salvo litigare per il petrolio con l’Arabia Saudita). Forse è in attesa di vedere gli sviluppi, pronto - come la Cina - ad “aiutare” i paesi in difficoltà (vedi i 9 aerei di aiuti per l’Italia). Se i dati sulla diffusione del virus sono veritieri, è indubbio che la Russia potrà affrontare la ripresa economica da una posizione di forza. Sarà molto interessante analizzare le prossime mosse di questo paese.

Europa, dove nulla sarà più come prima

© JB Russell/Panos Pictures - In response to the growing threat of the COVID-19 Coronavirus, President Macron announced on 12 March 2020, the closure of all schools across France and measures to prevent the spread of the virus.

Alcuni tabù sono già caduti: sospeso il patto di stabilità (niente più regolette magiche tipo 3% deficit/PIL), possibilità di acquisto di titoli da parte della BCE fino a 750 miliardi per calmierare gli spread (edizione maggiorata del “whatever it takes” di Draghi), forte incremento della possibilità di erogare credito per le banche.

Ora lo scontro è tra sostenitori e contrari all’emissione da parte della BCE di eurobond che significa suddividere tra tutti i paesi membri il nuovo debito che i singoli paesi genereranno per contrastare gli effetti del coronavirus. Francia, Italia e Spagna (insieme ad altri minori) sono favorevoli. Il paese più contrario è l’Olanda che dice di avere i conti pubblici in ordine (grazie anche all’essere un “noto” paradiso fiscale), insieme alla Germania che ha dimenticato le centinaia di miliardi avuti dai paesi europei (Italia compresa) in occasione della riunificazione Est-Ovest.

Si può dire che tutta l’impalcatura economica europea è messa in discussione e difficilmente potrà risorgere come prima. Si aprono due scenari:

1) i paesi europei riescono a ridisegnare un nuovo assetto capace di dispiegare al meglio tutta la forza dell’Europa verso il resto del mondo in termini di coesione ed efficacia politico-economica

2) l’Europa si disintegra e paesi come l’Italia subiscono le conseguenze più gravi.

Il nuovo asse Francia-Italia-Spagna lascia ben sperare.

Africa e India, due grandi incognite

Al momento la diffusione del virus sembra contenuta. Ma, considerando le dimensioni delle popolazioni e dello stato di grave arretratezza della loro situazione socio-economica, una eventuale esplosione del virus in queste zone sarebbe drammatica per tutto il mondo e aggraverebbe ogni scenario.

Cosa abbiamo imparato in Italia?

© Claudio Rizzini / LUZ - The Governor of Lombardy wear a protective mask

Occorre predisporre un Piano Nazionale per contrastare le emergenze attraverso investimenti nel sistema sanitario - posti letto, attrezzature, personale - investimenti nella ricerca scientifica, in campo medico e non, sviluppo dell’analisi dei Big Data a fini di prevenzione e controllo, potenziamento delle reti informatiche, realizzazione di un progetto nazionale di Smart Working e studio dei social network per un loro utilizzo a fini di ricerca e trasmissione di informazioni di valore, contrasto delle fake news.

In questo contesto, i settori che a seguito della pandemia presentano prospettive di sviluppo sono: la farmaceutica, chimica, prodotti per l’igiene personale e domestica, prodotti per il fitness, stampanti 3D, Intelligenza Artificiale, robotica (se i processi produttivi fossero più automatizzati, non occorrerebbe chiudere le imprese), agricoltura (con particolare attenzione a quella di “precisione” che limita il consumo di acqua), alimentare (in particolare cibi pronti e a lunga conservazione), acquisti online, sistemi di delivery, security, gaming, piattaforme e-learning e conference call.

Più in generale, verrà dato sempre più spazio ai processi economici che adottano principi di sostenibilità e rinnovabilità.

Conseguenze in termini di sostenibilità  

© Alberto Conti / LUZ

Occorrerà ripensare alla base molti processi produttivi facendo importanti nuovi investimenti capaci di ottenere risparmi su materie prime, tecnologia, scarti di produzione. E per rafforzare e accrescere il capitale umano.

Le aziende dovranno intraprendere investimenti volti ad accelerare la sostituzione di energie di origine fossile con energie rinnovabili, riutilizzare a scopo energetico scarti di produzione, minimizzare l'utilizzo di risorse scarse, sviluppare nuovi ambiti di intelligenza artificiale, sviluppare processi fin-tech nel settore finanziario, sviluppare la robotica, sviluppare e-commerce e nuove app, ottenere e accrescere cyber e privacy security, sviluppare sistemi di smaltimento dei rifiuti (con particolare attenzione alle plastiche).

In parallelo, si renderanno necessari investimenti nel personale aziendale per mantenere e rafforzare le misure di sicurezza nei confronti dei lavoratori e fornitori, rafforzare gli ammortizzatori sociali privati offerti dall’azienda alla forza lavoro, creare e rafforzare politiche di welfare aziendale, fare formazione e innovazione, fare comunicazione sull’opportunità di queste nuove scelte di investimento.

Molti dei settori che hanno prospettive di sviluppo sono ad alta intensità tecnologica e quindi per definizione sono più sostenibili di processi che impiegano materie prime naturali. Anche quelli che impiegano materie prime naturali, avranno una convenienza economica a utilizzare processi più sostenibili.

Una nuova importante tendenza che si dovrebbe materializzare a causa del virus: il rientro in Europa e USA di molte produzione già delocalizzate nei paesi asiatici. A tal proposito, i maggiori costi di manodopera devono essere compensati attraverso l'uso di nuove tecnologie per definizione più sostenibili e rinnovabili delle precedenti, perché più evolute.

Riguardo agli ostacoli allo sviluppo di processi sostenibili, si dovranno fronteggiare: costi finanziari, ritrosia di alcune parti dei sindacati del lavoro, burocrazia, attività di lobbying tendenti al mantenimento dello status quo.

Tra queste ultime si segnalano ad esempio gli interessi contrastanti di: petrolieri contrari all'utilizzo di fonti rinnovabili, coltivatori e allevatori intensivi, settori che lucrano sui rifiuti indifferenziati, costruttori di catene di montaggio con ridotti livelli di automazione.

In conclusione, periodi di crisi drammatici come quello che stiamo vivendo aprono comunque nuove opportunità di enorme portata. A noi spetta di saperle cogliere e saperle comunicare.

La sostenibilità in comunicazione

© Carlotta Stracchi / LUZ - Italian families around the world during the Covid-19 pandemic, photographed from their homes.

La comunicazione sarà importante per trasmettere l’opportunità di abbracciare una visione più ampia e solida di sostenibilità.

Così come questa emergenza ha mostrato concretamente le implicazioni negative di atteggiamenti individualistici, di paesi e aziende, allo stesso modo dovremmo comunicare con estrema chiarezza le conseguenze positive di un modello economico fondato sulla sostenibilità.

Una idea può essere quella di dare maggiore voce alle comunità beneficiarie dell’operato sostenibile di una entità, governo o azienda che sia. Attraverso inchieste approfondite, dal taglio giornalistico, e da portare avanti nel tempo. Da diffondersi soprattutto attraverso i canali digitali ma anche utilizzando i media tradizionali, che ancora in Italia rappresentano un riferimento autorevole per larga parte del paese, che continua a osservare un forte deficit di digitalizzazione.

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The geo-political framework

China's world leadership is set to strengthen

It all started here, in China, the first country to go on lock down and now the first to restart again. Being the first country to recover and reopen after the crisis, the Chinese now know much more than the rest of the world about the Coronavirus and how to contain it, information that they will use to redesign a new development model. That is why it is worth watching the economic and social moves that will now follow with great attention, as they will define the new megatrends. Politically, China will take advantage of this new position of strength, to offer “aid” to other countries that need it (i.e. the sending of medical materials and doctors to Italy), and to expand international partnerships (i.e. massive investments in African countries that will soon be affected as well). We may also see reconciliation with the United States, currently very weak from the crisis; not necessarily for “humanitarian” purposes, but rather with the aim to renegotiate trade agreements from a position of greater strength. 

South Korea, where rigor leads to success

The considerations made for China also apply to South Korea. Thanks to the widespread use of COVID-19 swabs and GPS surveillance to monitor movements of the population, South Korea efficiently managed to contain the spread of the disease and avoid high mortality rates.

USA, a country in serious difficulty

As of today, USA has surpassed the rest of the world in number of cases, due to the slow response and lack of organic measures to stop the spread of infections. Considering the size of the population, it is likely that the country will suffer great consequences. Trump’s political position will suffer as well. His reconfirmation in the upcoming November elections depends on the strength of the economy, which will be weakened by the economic recession and an inadequate welfare system. What was considered a sure victory has now become a blurry uncertainty. Let’s try to imagine the US without Trump…

Russia, a country that seems to stand still

As of April 8th, 8.672 cases and 63 deaths… it seems that the virus has forgotten about Russia. Yet Putin doesn’t seem to be taking any particular international initiatives (other than fighting over oil with Saudi Arabia). Perhaps he is waiting to see how the situation develops in other countries, before jumping in – as China did – to “help.” It will be very interesting to analyze Putin's next moves.

Africa and India, two great unknowns

The impact of Covid-19 in Africa and India remains to be seen. However, considering the large populations and the backwards socio-economic situations, an explosion of the virus in these two countries would be dramatic for the whole world.

Europe, where nothing will ever be the same

In EU, some taboos have already broken, the stability pact has been suspended (taking away rules such as 3% deficit/GDP), the ECB has launched a purchase program of securities up to €750 billion to counter the spread of the virus (a tougher edition of Draghi’s “whatever it takes”), and banks have been granted better options for providing credit.

Now the debate is between those who support or oppose the ECB issuance of Eurobonds, which would mean dividing each countries individual debt generated by Covid-19 among all member countries, to lessen the overall economic effects of the crisis. France, Italy and Spain (along with other minor countries) are in favor. However, strong disagreement comes from both the Netherlands and Germany. The Netherlands, who say their public finances are in order thanks to being a well-known tax haven, and Germany, who seem to have forgotten the hundreds of billions of euros they received from European countries (Italy included) during the East-West reunification.

That being said, the whole European economic framework is collapsing and it will hardly be able to rise from the rubble as it has done before. Two scenarios open up:

1) Europe will be able to design a new structure capable of deploying cohesion and political-economic effectiveness among all European countries to compete with the rest of the World

2) Europe disintegrates and countries like Italy suffer the most serious consequences.

The new France-Italy-Spain axis gives us hope.

What we have learned in Italy so far

A National Plan must be put in place to counter health emergencies through investments in the healthcare system: beds, equipment and personnel, investments in scientific research, in medical and non-medical fields, development of Big Data analysis for prevention and control purposes, strengthening Internet networks, the creation of a national smart working project, an effective use of social networks to access and share valuable information, and stop the spread of fake news.

That said, sectors that present prospects for development in the light of the pandemic are: pharmaceutical, chemistry, personal and home hygiene products, fitness products, 3D printers, Artificial Intelligence, robotics (if production processes were fully automated, companies could remain open in the event of a pandemic), agriculture (especially regarding practices that limit water consumption), food (in particular ready-made and long-life foods), online shopping, delivery systems, security.

In short, more attention and space will be given towards economic processes that adopt principles of sustainability and renewability.

What are the implications for sustainability

Focusing on sustainability and renewability means rethinking many production processes from scratch. New important investments will be needed in order to protect raw materials, improve technology, and reduce production waste, and to strengthen the human capital.

In particular, investments to achieve the following: replace fossil fuels with renewable energy, recycle production waste for energy purposes, minimize the use of scarce resources - i.e. reduction of water used in agriculture, the creation of new areas of artificial intelligence, Fin-tech processes in the financial sector, the creation of improved robotics, the development of e-commerce and new apps, the development of IT security, the development of waste disposal systems (with a particular focus on plastic).

At the same time, there is a need for investments in personnel, such as to maintain and strengthen safety measures for workers, to strengthen the private social safety measures offered to workers, to set and strengthen the corporate welfare, training and innovation.

Companies in the technology industry already have an advantage, as they do not consume raw materials. However, they need to implement sustainable security practices and network (i.e. 5G). Those who work with natural raw materials will benefit economically by implementing sustainable processes.

Lastly, a new trend that may emerge after this crisis is the return of production in Europe and the US that had been previously delocalized in Asian countries. Technology that is both sustainable and renewable will compensate for the rise in labor costs.

Potential obstacles to overcome in the development of the sustainable processes may be the following: increased financial costs (not every company can afford these investments; this also depends on the possibility of banks to provide credit), lobbying activities that want to maintain the status quo, reluctance from labor unions, and bureaucracy.

As per the second point, examples of these lobbies may be: fossil fuel lobby against the use of renewable sources, intensive growers lobby, sectors that exploit unsorted waste, lobby of traditional assembly line workers.

In conclusion, times of crisis such as the one we are currently experiencing open us up to new opportunities on an enormous scale. It’s up to us to grasp them and understand how to communicate them correctly.

Sustainability in communication

Communication will become very important in conveying the new opportunity to embrace a broader and more solid vision of sustainability.

As this emergency has revealed the negative implications of individualistic attitudes, of both countries and businesses, it is now necessary to communicate very clearly the positive implications of an economic model based on sustainability.

One way to do this is by giving a greater voice to the communities who benefit from the sustainable work of entities, governments and businesses, through in-depth, journalistic inquiries carried out over the appropriate amount of time. Inquiries which could be shared digitally, mainly, but also through traditional media, which in Italy remain an influential reference for a large part of the country, still in a digitalization deficit.











Francesca Romana Del Nero

CEO School For Dreamers; creo programmi aziendali personalizzati sullo sviluppo delle soft skills, diversity inclusion, leadership,management interiore, anticipazione dei conflitti, pensiero laterale.Trainer e coach.

4 anni

Grazie Alice per questa analisi. Vorrei che facessimo tutti insieme un salto in alto, vorrei che alzassimo ancora di più il tiro per uscire completamente dagli schemi che conosciamo e sui quali ci basiamo. Data questa analisi quindi come possiamo immaginare effetti positivi rispetto a quelli che ci appaiono negativi secondo le logiche che conosciamo? Intendo dire che dovremmo chiudere gli occhi e immaginare quanto di meglio sia possibile per il massimo bene di tutti e poi uno alla volta rendere quelle visioni dei progetti e quei progetti delle realtà.

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