DICHIARAZIONE PRESCOMPILATA


L’8, il 5 e il 2 per mille.

Nel 730 così come nell’Unico sono previste due pagine intere per la scelta dell’8, del 5 e del 2 per mille. Apposite leggi nel corso del tempo hanno previsto questo adempimento da portare a termine compilando la dichiarazione dei redditi. ...

Già la Certificazione Unica prevede due pagine dedicate a questo adempimento e ogni dipendente e collaboratore riceve questi fogli di carta che se comporteranno una scelta essa è quasi sempre fatta nel 730 o nell’Unico pertanto milioni di pagine finiscono sprecate nella carta da macero con tutti i relativi costi. Le scelte fatte vengono formalizzare e quindi stampate assieme a milioni di dichiarazioni con tutto lo spreco di carta e di complicazioni che la cosa comporta. Dietro la compilazione della dichiarazione c’è l’iter amministrativo / burocratico per essere inseriti nelle liste di coloro che possono essere scelti, c’è l’impegno di personale per raccogliere le relative domande, contabilizzare le scelte ed infine assegnare i fondi a chi è stato scelto, siano questi chiese, associazioni o partiti politici. Bisogna aggiungere che i nostri studi professionali in questo periodo sono bombardati da pubblicità per la destinazione e la scelta del 5 per mille, con pacchi di volantini spesso cartacei, che finiscono quasi sempre nella carta da macero, non potendo il consulente dedicare tempo a pubblicizzare tale o tale altra associazione pur con lodevoli referenze della stessa.

Senza entrare nel merito della destinazione di questi fondi non si capisce per quale motivazione tale scelta debba farsi nelle dichiarazioni dei redditi ed interessare a gestirla l’Agenzia delle Entrate che dalla stessa parola si dovrebbe occupare di garantire le Entrate e non gestire le uscite sprecando risorse umane che potrebbero essere dedicate al controllo non solo formale delle dichiarazioni presentate sempre più scarso e ridotto ai minimi termini ed a percentuali vicine allo 0. Liberi i cittadini di donare proprie risorse a chiese, associazioni di volontariato o partiti ma facendo appositi versamenti e vedendosi riconosciuto un eventuale sgravio fiscale di deduzione o detrazione.

Solo in Italia o quasi esistono meccanismi di questo tipo che complicano il 730 e l’Unico rendendolo ancora di più farraginoso e appesantito di adempimenti per tutti, dai professionisti ai Caf ed alla stessa Agenzia delle Entrate. Il precompilato sarà possibile solo se si riuscirà ad arrivare ad una profonda semplificazione della normativa e della macchina fiscale. Con questi adempimenti ed altri il 730 spesso diventa un fascicolo di decine di pagine quando potrebbe limitarsi a sole tre quattro pagine. Chi si candida a governare questo paese, spesso senza opinioni ed esperienze in campo fiscale dovrebbe riflettere su questi aspetti.

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