Donne e Impresa - Storie di Talenti al Femminile

Azzurra Rinaldi economista femminista e direttrice della School of Gender Economics Unitelma Sapienza oggi a #udine e non mi lascio certo sfuggire questa fantastica occasione.

Ho letto tutto d’un fiato il suo libro "Le Signore non parlano di soldi. Quanto ci costa la parità di genere".

Uno sguardo preciso, puntuale supportato da dati e numeri sulle disuguaglianze di genere, sul perché le donne non sono valorizzate nel lavoro da imprese e istituzioni e su come si può cambiare.

Donne e denaro, a mio parere, 💰 è un tabù incarnato, vissuto quasi come una maledizione dal genere femminile, che sfocia tutt'ora con senso di colpa e vergogna, quando si deve chiedere il compenso per il proprio lavoro.

Non fa alcuna differenza se si è dipendenti o lavoratrici autonome.

Il senso di brivido gelido che corre lungo la schiena lo abbiamo avvertito tutte quando si tratta di farci pagare:

• Me lo merito?
• Ho fatto bene il mio lavoro?
• Sono stata abbastanza brava?

Qualcuna si blocca al preventivo, altre mandano la fattura via mail (sperando venga pagata) per paura di incontrare il cliente.

Alcune ritardano la fatturazione, un pugno nello stomaco le porta a rinviare il momento più brutto del lavoro (così mi raccontano).

Chi invece supera le prime barriere abbassa il prezzo, che è già basso in partenza e fa la fame.

Sono situazioni vissute in prima persona da me tanti anni fa – che ho superato con tanto lavoro su di me.

Queste e altre forti motivazioni mi hanno spinta a creare il "MasterMind di Crescita Professionale". Un percorso individuale pratico e coinvolgente per donne altamente sensibili, introverse, umili, gentili che per un qualsiasi motivo si sentono in gabbia. Le aiuto a mettere a frutto tutte le loro abilità, competenze, esperienze per valorizzarsi, sentirsi sicure, libere di guadagnare di più e di avere più cura e tempo per sè.

Come afferma la prof. Rinaldi il gender gap sul mercato del lavoro, la disparità salariale, il soffitto di cristallo, seppure in misure diverse, sono fenomeni diffusi ovunque.

E indubbio che qualcuna di noi ce la fa, ma qui non si parla di chi ce la fa; qui si parla di diritti che devono essere alla portata di tutti e tutte.

Dobbiamo smettere di dare sempre colpa alle donne, se non ce la fanno, se non riescono a prendersi quello che si meritano. E, qui lo dico alle donne che ancora troppo spesso si dimenticano che tra la "A e la Z" c'è un mare di differenze umane. Non è questione di volontà, perchè da sola la volontà non basta!

Essere consapevoli che viviamo in un sistema imperfetto e che esiste un legame tra capitalismo, globalizzazione e patriarcato, può portare – donne e uomini – a rivedere posizioni consolidate che danneggiano tutti e tutte per marciare insieme verso un sistema più equo, giusto e che garantisca a entrambi maggiore benessere.