Le differenze di genere, le disuguaglianze passate e presenti sono un tema centrale per l’economia
Claudia Goldin, economista americana, è stata premiata con un meritatissimo Nobel per le sue ricerche nel campo economico riferito alle donne e al loro ruolo nell'economia. Il suo lavoro ha aperto nuove prospettive sull'analisi delle disparità di genere nel mercato del lavoro e ha gettato luce su come le donne abbiano affrontato sfide significative per avvicinarsi alla parità.
Una delle ricerche più interessanti della Goldin riguarda la questione delle "scelte di carriera flessibili" fatte dalle donne. Ha dimostrato che molte donne, quando diventano madri, cercano professioni e impieghi con orari flessibili o part-time per conciliare meglio il lavoro con le responsabilità familiari. Questa scelta, secondo la Goldin, non riflette necessariamente una mancanza di ambizione, ma piuttosto la necessità di adattare il lavoro alle esigenze familiari. La sua ricerca ha dimostrato che, sebbene le donne possano ridurre le loro ore di lavoro temporaneamente, molte continuano a perseguire carriere di successo.
Il premio Nobel ha analizzato il divario retributivo tra uomini e donne, il cosiddetto "gender pay gap". Ha sottolineato che molte delle differenze salariali possono essere attribuite a scelte occupazionali e settoriali. Le donne, in media, tendono ad essere sovra-rappresentate in settori con retribuzioni inferiori. Tuttavia evidenzia che una parte significativa del divario di genere nella retribuzione è dovuta alla mancanza di flessibilità e alla mancanza di politiche di congedo parentale retribuito, che conseguentemente penalizzano le donne. Su questo aspetto ritengo che una previsione che "obblighi" madri e padri alla medesima quantità di astensione al lavoro, magari in un arco temporale più ampio, aiuterebbe molto la riduzione dl gender pay gap. Molto interessante l'iniziativa di Barilla recentemente annunciata sulle 12 settimane a livello mondo.
L'economista americana ha anche esaminato il fenomeno del "soffitto di vetro", che impedisce alle donne di raggiungere le posizioni di vertice in molte organizzazioni. Goldin ha evidenziato come queste barriere derivino spesso da stereotipi di genere radicati e da modelli culturali arretrati, e ha sottolineato l'importanza di promuovere una maggiore diversità nei luoghi di lavoro attraverso politiche di inclusione e l'eliminazione di discriminazioni di genere. Relativamente al tema "discriminazione" ne aggiungo un altra, più silente, ma spesso riscontrabile nelle organizzazioni, quella relativa all'età: "troppo giovane per.." o al contrario "troppo vecchio per...".
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Un altro contributo importante di Goldin è stato il suo lavoro sulla differenza di genere nella partecipazione al lavoro autonomo. Ha dimostrato che, nonostante le donne stiano facendo progressi nell'accesso all'imprenditorialità, rimangono sottorappresentate nei settori a elevato impatto economico e tecnologico. Questo sottolinea l'importanza di incoraggiare l'imprenditorialità femminile e fornire supporto alle donne che cercano di avviare e gestire le proprie imprese.
Nel mondo della consulenza finanziaria, il genere femminile è rappresentato da professioniste di grande qualità. Purtroppo, solo da pochi anni, si è sviluppata una maggior attenzione a creare occasioni di sviluppo che consentano concreti percorsi manageriali. Riconosco, con molto orgoglio, la grande attenzione da parte del Gruppo a cui appartengo, all'individuazione di manager donne.
Ringraziamo quindi Claudia Goldin per il ruolo di primo piano svolto nel campo dell'economia, illuminando i fattori chiave che contribuiscono alle disparità di genere nel mercato del lavoro. Il suo studio ha dimostrato che molte di queste differenze sono il risultato di scelte, politiche e stereotipi culturali, piuttosto che di capacità o ambizioni inferiori delle donne. Le sue ricerche hanno ispirato dibattiti e politiche volte a promuovere una maggiore parità di genere e a supportare il progresso delle donne in vari settori. Claudia Goldin ha dimostrato come sia fondamentale affrontare queste sfide per creare un mondo in cui donne e uomini abbiano pari opportunità di successo e realizzazione.