E-learning, questo sconosciuto.
credit:piusanipiubelli.it

E-learning, questo sconosciuto.

Sono consapevole che, con questo articolo, rischio ancora una volta di ripetermi.

Sarà che sono una passionaria del mio mestiere, ma sappiate che sono felice di ripetermi, se farlo potrà indurre a riflettere almeno qualcuno tra i miei lettori e colleghi.

Il mio lavoro è quello di chi deve pensare e progettare soluzioni formative, adatte a vari contesti professionali, per far sì che persone adulte si convincano a formarsi (spesso per molte ore) davanti ad un pc.

Detto così sembra facile, ma dopo vari lustri di esperienza nel settore, posso assicurarvi che non è così.

Innanzitutto la formazione andragogica segue un sentiero tutto suo, spesso molto influenzato dal vissuto del professionista, dalla sue idee consolidate e pregiudizi.

Spessissimo poi devo letteralmente combattere con soggetti che hanno già avuto (pessime) esperienze con la formazione on-line e, mentre io mi spertico per rappresentarne una versione sostenibile, loro mi guardano con l’aria di chi non cambierà mai idea…

ma di chi è veramente la colpa di tutto questo?

Non certo del povero professionista incappato, ob torto collo, per una pessima formazione on-line, di scarsa qualità e progettata solo sulla scorta di slides a malapena leggibili,

bensì di chi quel contenuto didattico scadente glielo ha messo sotto il muso!

Obbligandolo nel peggiore dei casi, ma non da meno è colpa di quel fornitore che ha fregato quel professionista, magari animato dalle migliori intenzioni, che ha acquistato un pacchetto formativo su qualcosa che realmente gli interessava.

Perché, mi chiedo, continuate ostinatamente a voler far fuori questa modalità di fare formazione?

Perché? Cosa vi ha fatto?

Parlano sempre di risparmio, efficienza, ambiente e quale altra modalità formativa- almeno sulla carta- è capace di garantire tutto questo?

L’e-learning signori, l’e-learning, questo illustre sconosciuto in Italia.

Perché di vero, autentico e-learning di qualità se ne vede davvero poco, vi rendo giustizia.

Gli ostacoli sono sempre gli stessi: la pessima percezione che si ha di questa esperienza formativa, perché la si è sperimentata direttamente con ritorni infausti e frustrazione e la strategia di contenitmento dei costi feroce delle committenze, che desiderano la luna nel pozzo al costo di una buona presentazione in keynote.

Ecco perché il vero e-learning, quello progettato per ‘agganciare’ l’attenzione del formando - per dirla in italiano - quello realizzato per offrirgli, con strumenti tecnologici moderni, una serie infinita di possibilità didattiche, quello che usa un linguaggio attuale, quello che non ti lascia solo e abbandonato nella tua esperienza di formazione, ma ti connette e collega ad una community virtuale che ha i tuoi stessi interessi,

quell’e-learning lì costa un po’ di più, ma i suoi ritorni sono ottimi nel 100% dei casi.

Fidiamoci e affidiamoci allora ad un e-learning di qualità.

Mi ripeto, lo so, ma repetita iuvant.

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