E' un Paese per giovani o per anziani?
Mi è capitato di leggere un articolo che la redazione Ansa ha pubblicato pochi giorni fa. Riferisce che nel 2025 le famiglie italiane avranno bisogno del supporto di circa 2 milioni e 300mila persone per soddisfare le crescenti necessità di assistenza.
Questo personale sarebbe composto per circa 1 milione 500mila unità da lavoratori stranieri e da 700mila italiani. Scendendo più nello specifico, si tratta di 1 milione di badanti e di 1 milione e 300mila collaboratori/collaboratrici domestici .
Rapportando questo dato al campo dell’istruzione il fenomeno assume contorni più sorprendenti.
Gli insegnanti sono circa 685 mila. Tradotto, nel nostro Paese le persone che ci accudiscono o che ci accudiranno sono 4 volte superiori a quelle deputate all’insegnamento nelle scuole.
Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione riguarda tutto il mondo, anche se in misura diversa in ogni Paese.
Il dato positivo è che viviamo mediamente più a lungo e ci viene donato più tempo per godere della compagnia dei nostri cari.
Il rovescio della medaglia è che l’architettura dell’attuale sistema economico non è in grado di sostenere questa evoluzione.
L’invecchiamento della popolazione comporta diverse conseguenze socioeconomiche.
Pressione sui sistemi pensionistici: aumenta il numero dei pensionati rispetto ai lavoratori attivi. La sostenibilità del sistema pensionistico è a serio rischio.
Spese sanitarie crescenti: gli anziani richiedono più cure mediche, i costi sanitari aumentano e, a peggiorare il quadro, vengono tagliate costantemente le risorse destinate al sistema sanitario pubblico.
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Carenza di forza lavoro: la diminuzione della popolazione in età lavorativa porta ad una scarsità di manodopera e al rallentamento della crescita economica del nostro Paese.
A questo si aggiunge il triste e doloroso fenomeno dei nostri giovani che vanno all’estero per cercare migliore fortuna.
Impatto sul welfare: aumenta la necessità di politiche rivolte al welfare e al supporto sociale degli anziani.
L’elenco non è certamente esaustivo, ma fornisce un’idea del quadro non proprio idilliaco che abbiamo davanti a noi.
La certezza è che urgono provvedimenti politici, economici e sociali per affrontare le sfide che ci attendono ma anche per trarre beneficio dall’invecchiamento demografico.
Galileo Galilei sosteneva in tempi non sospetti che “dietro ogni problema c’è un’opportunità”.