Equilibrio al tempo del Coronavirus

Equilibrio al tempo del Coronavirus

Ieri sera esco a fare la spesa. Il paesaggio è un pò surreale, le strade vuote mi ricordano gli anni della mia infanzia dove le macchine erano davvero poche e dove la crisi petrolifera obbligava al contenimento del consumo energetico,… Quindi bicicletta e via!

Nel negozio di frutta l’ingresso è contingentato e come previsto dalle disposizioni ci si tiene a distanza di sicurezza.

Dal supermercato le persone escono con carrelli stracolmi in preda a comprensibili paure.

E mentre le strade mi ricordano la mia infanzia il resto mi porta al 2001, quando, seduto alla mia scrivania in ufficio, apprendevo le prime drammatiche notizie che venivano dagli Stati Uniti: l’attacco alle torri gemelle.

Ma stasera in macchina mentre ripenso a questi momenti del mio passato penso che abbiamo anche la necessità di mettere tutto sotto la giusta luce. 

Nel 2001 abbiamo assistito ad un attacco violento che ha fatto molti morti e il terrore che in quel momento avevamo era di una potenziale escalation di guerra… Oggi il panico con conseguente acquisto compulsivo mi sembra eccessivo.

Il Corona Virus, sicuramente non va sottovalutato, ma finirà anche questa… e tra qualche anno ne leggeremo solo  numeri e  statistiche.

Sicuramente ricorderemo con i nostri figli le lunghe giornate passate a casa con la scuola chiusa ed i compiti inviati via email… Ricorderemo le partite di calcio a porte chiuse , le mancate uscite al bar… 

Con la stessa obiettività dobbiamo trattare l’argomento “finanza”. 

In settimana le principali testate hanno sancito il ritorno al livello pre-crisi delle borse cinesi, questo, anche grazie al fatto che i contagi diminuiscono ogni giorno per merito delle misure restrittive seguite dalla popolazione cinese.

“Calma e sangue freddo”avrebbe detto mio papà.

Io aggiungerei: ”accantonamenti costanti ed evitare di rifugiarsi in liquidità perché si perde un’occasione!”

Il mondo si riprenderà come è solito fare e da questa esperienza impareremo che la globalizzazione fa sviluppare un’epidemia in fretta, ma allo stesso modo fa sì che le soluzioni arrivino altrettanto velocemente.

Ne ricaveremo un mondo maggiormente coeso che sarà ancora più in grado di reagire nell’eventualità si presentasse un altra globale calamità.

E intanto che aspettiamo che il nostro mondo torni alla normalità, cerchiamo di non perdere il nostro equilibrio e la nostra serenità, per noi e per le nostre famiglie.

Denis


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