Fiducia e cooperazione

Fiducia e cooperazione

Fiducia e cooperazione,

La Fiducia emerge, in modo ancestrale, quando le persone condividono gli stessi ideali e gli stessi valori, ma ciononostante non nasce sempre e non nasce tra tutti.

Fare tutto quello che abbiamo detto faremo non ci garantisce fiducia, manifesta solo l’evidenza che siamo affidabili.

Essere affidabili non significa essere degni di fiducia.

Noi tutti abbiamo amici totalmente inaffidabili eppure ci fidiamo di loro.

Questo perché la fiducia è un sentimento e non uno status e, come sentimento, è spontaneo, non controllabile e certamente non razionale.

La fiducia nasce spontanea attraverso un processo lento e quotidiano, nel quale noi, vivendo, veniamo osservati e giudicati attraverso le nostre azioni.

E non esiste una lista di cose da fare per essere degni di fiducia, ma piuttosto deve esistere una coerenza tra quelli che sono i nostri valori e ideali ed il nostro comportamento nel mondo.

Quindi è razionalmente intuibile che per creare un ambiente in cui la fiducia possa svilupparsi bisogna declinare in modo chiaro e preciso a quali valori e principi occorre fare riferimento.

L’esplicitare in modo chiaro e preciso i valori ed i principi di un gruppo crea una cultura.

Ma cos’è una cultura? Oggi ne abbiamo così tante che stentiamo a riconoscerle e/o a riconoscerci parte di.

Se assumiamo, come detto, che una cultura è un insieme di valori e credenze condivise, possiamo subito comprendere che rappresentano “culture” la famiglia, la nostra città, il nostro stato, l’azienda in cui lavoriamo ma anche la chiesa, i partiti politici, le associazioni e perfino il nostro gruppo di amici.

A diversi livelli e con diversi coinvolgimenti, ogni singolo evento di aggregazione umana avviene sempre attraverso ideali e principi condivisi e quindi secondo una “cultura”.

Ma come orientaci e scegliere quale cultura è più adatta a noi?

Da una parte dobbiamo conoscere quali sono i nostri “perché” interiori, dall’altra abbiamo necessità che le organizzazioni (società, partiti, associazioni) siamo chiare nell’esprimere i loro.

Per conoscere, e far conoscere, il nostro perché al mondo dobbiamo guardare all’interno di ognuno di noi.

Smontare ogni singola idea che compone il nostro flusso di pensieri e quindi di azioni e quindi la nostra vita, per trovare gli elementi primari che danno la ragione del nostro essere: cosa voglio fare? E in che modo?

Solo attraverso un’analisi attenta di quali sono i principi e le idee più assonanti con la nostra sensibilità, di quale riteniamo essere lo scopo della nostra vita, possiamo ottenere la bussola che ci guida verso le culture che ci sono più affini.

E quando abbiamo la fortuna di trovare persone che credono quello in cui crediamo, succede qualcosa di straordinario: la fiducia emerge e la gente inizia a collaborare, in modo spontaneo, strutturato e in queste condizioni è possibile sperimentare, innovare, evolvere.

Questa ricerca del nostro perché è tutt'altro che facile.

A volte i principi che dichiariamo di avere non sono propriamente i nostri, ma ci sono stati inculcati e le culture a cui tendiamo non sono propriamente quelle che più si confanno al nostro essere.

Quando questo si verifica, la soddisfazione non viene mai a riempire le nostre vite, ed un senso di inadeguatezza è sempre presente come sottofondo costante delle nostre vite.

Ci sentiamo, fuori posto, non capiti, o peggio ancora estranei nella nostra stessa vita.

Allo stesso tempo è auspicabile che siano le organizzazioni stesse a dirci chiaramente perché esistono e quali sono i principi ed i valori che dovrebbero spingerci verso loro.

Oggi entrambe queste componenti non sono sempre chiare.

Questa pagina vuole concentrarsi sulla cultura del lavoro e sugli elementi che lo costituiscono: le aziende e le persone.

E come detto in premessa lo vuole fare basandosi sui principi di fiducia e collaborazione.

Noi immaginiamo un mondo in cui le persone si svegliano ogni giorno ispirate ad andare al lavoro, sentendosi al sicuro mentre sono lì e tornando a casa alla fine della giornata sentendosi soddisfatte, sentendo di aver contribuito a qualcosa di più grande.

E per realizzare questa nostra visione riteniamo fondamentale che nel mondo del business facciano la loro comparsa i sentimenti e che la natura umana ed il complesso delle relazioni assumano un aspetto di rilievo rispetto ai numeri ed ai concetti economici.

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