FINO A CHE PUNTO VADO AVANTI? HA SENSO INSISTERE ANCORA?

FINO A CHE PUNTO VADO AVANTI? HA SENSO INSISTERE ANCORA?

 

Alcune settimane fa mi è capitato sottomano il settimanale Millionarie che, a parte il nome un po' fuori-moda che ispira ai tempi passati degli yuppies e della "Milano da bere", ha sempre incentivato la creazione d'impresa, in particolare nel franchising. Io stesso, circa un ventennio fa e poi negli anni successivi, l'ho utilizzato per il lancio e la promozione di una mia società.

L'editore Virgilio Degiovanni scrive nel suo editoriale un articolo che desidero pubblicare. Non intendo entrare nel merito delle sue disavventure finanziarie e guai giudiziari, ma semplicemente condividere con voi una riflessione e una risposta a una domanda che tante volte siamo costretti a farci:

"Fino a che punto vado avanti? Ha senso insistere ancora? Ognuno se la fa per i più disparati motivi e non soltanto imprenditoriali. Possono essere personali nel caso di studio, sport, diete,... Nel mondo del lavoro, spesso ci si fa questa domanda quando non si riesce a ottenere subito quel che si desidera. Bene - continua Degiovanni - io credo che oggi il mondo vada troppo velocemente. La pazienza, che sempre ci vuole, si è esaurita per la maggior parte delle persone. Che vogliono tutto e subito. E che smettono dopo i primissimi tentativi, rinunciando per sempre. Ritengo tale atteggiamento sbagliato e controproducente. Se si vanno a leggere le store di vita dei grandi imprenditori del passato, si vedono attese infinite prima di trovare la strada. Mi viene in mente - scrive Degiovanni - Horald Sanders, geniale fondatore della catena in franchising Kentucky Fried Chicken. Apre il suo primo ristorante di pollo fritto all'età di 62 anni, nel 1952. Oggi KFC ha 18.875 ristoranti e fattura 23miliardi nel mondo. Potrei proseguire con Ray Kroc, che apri il primo McDonald's a 52 anni, o con Henry Ford che fondò l'omonima azienda ben oltre i 40 anni. Questi esempi - continua Degiovanni nel suo editoriale - significato solo una cosa: un'idea se veramente è una gran bella idea, può richiedere tempo, anche tantissimo, per maturare nella testa di chi l'ha concepita. Forse è lui stesso che deve "crescere" per poterla "vendere". E coma si sa, la crescita interiore per alcuni è rapida mentre per altri richiede invece laboriosi processi, talvolta molto lunghi. Cosa fare se uno capisce da sé che il suo momento non è ancora arrivato? Personalmente - scrive ancora Degiovanni - che in un solo mantra: va avanti, senza smettere mai, neanche per un istante di credere di poter arrivare alla meta sognata. Andare avanti, comunque, persistendo vero l'obiettivo e mutuandolo solo nella forma con cui viene raggiunto, sulla base di quello che il mercato e la realtà impongono. Ma non cedere mai - insiste nel suo editoriale Degiovanni - per nessun motivo, Perché il motivo per fermarsi non esiste, per lo meno in cuor mio. Perché di vita ce ne è una e ognuno di noi ha il diritto (e il dovere) di provare a vivere al massimo i suoi sogni. E cosa scopre chi ha il coraggio di insistere, in tantissimi casi? Che alla fine arriva. E allora diventa un esempio da seguire, per tutti."

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