Fisco: le scadenze del 2024 per i professionisti

Fisco: le scadenze del 2024 per i professionisti

ll 2024 si prospetta come un anno di notevoli cambiamenti per i professionisti dal punto di vista fiscale in Italia. Oltre alle novità consuete proposte dalla Legge di bilancio, attualmente in esame al Parlamento, numerosi decreti attuativi della riforma tributaria stanno per essere approvati entro dicembre, con l'entrata in vigore prevista per l'anno successivo.

La tabella qui sotto riassume i punti principali, considerando che si tratta di testi normativi ancora provvisori e soggetti a possibili modifiche, come indicato dalle commissioni parlamentari.

Cambio di scadenza a settembre

A parte le novità per i forfettari, i professionisti dovranno affrontare cambiamenti significativi, come l'anticipazione di due mesi per la presentazione della dichiarazione, spostata da fine novembre a fine settembre. Questo implicherà una diversa organizzazione del lavoro, specialmente per le professioni contabili. Tuttavia, una sospensione degli invii da parte dell'Agenzia delle comunicazioni potrebbe portare un po' di sollievo nei mesi di dicembre e agosto, facilitando il lavoro degli studi.

Concordato preventivo biennale

Tra le vere rivoluzioni previste per i professionisti soggetti ad Isa o in regime forfettario, spicca l'introduzione del concordato preventivo biennale. Questa procedura, suddivisa in tre fasi, coinvolge la comunicazione dei dati necessari per la proposta alle Entrate, l'analisi della proposta concordataria e l'eventuale adesione, con una decisione complessa data la sua natura biennale.

La messa a terra di questa procedura potrebbe causare problemi sia ai contribuenti interessati che ai professionisti incaricati di spiegare gli effetti della proposta. Il decreto prevede la proroga dei versamenti a fine luglio per i soggetti destinatari della proposta, creando una scadenza vicina alle ferie di agosto e al termine di presentazione delle dichiarazioni del 2023.

Altre novità

Altre novità riguardano gli impatriati dal 1° gennaio, con un impatto minore per coloro che possiedono requisiti di elevata qualificazione o specializzazione. Il rinvio e la possibile rateizzazione degli acconti di novembre 2023 al 16 gennaio 2024 sono accolti con favore, così come il premio per i nuovi assunti nel 2024. Da valutare attentamente anche l'innalzamento del limite per il riconoscimento di fringe benefit in esenzione d'imposta ai dipendenti.

Infine, è da notare che le modifiche al reddito di lavoro autonomo previste dalla legge delega di riforma tributaria, comprese quelle per agevolare le aggregazioni professionali, non sono presenti nei decreti attualmente in esame, rendendo improbabile la loro entrata in vigore nel 2024.

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