focus mercati venerdi 23
La settimana si conclude con un ampio nervosismo, incertezze, timori, ma senza grandi variazioni nel contesto globale, senza rotture di LIVELLI di supporto/resistenza importanti, e con una VOLATILITA’ centrata su singoli titoli, settori, alimentata dalla pubblicazione degli UTILI societari, o di singoli fattori, maggiormente verso il positivo. Il tutto resta bilanciato, con una FRAGILITA’ marcata, in attesa di un nuovo fattore chiave. Il FOCUS resta intatto su alcuni fattori, quali VIRUS in ampliamento record, contrapposto al VACCINO previsto per fine anno. DATI economici in ripresa, grazie agli INTERVENTI di Governi, Banche Centrali, e dopo l’affondo avvenuto da marzo, con il primo lockdown totale, e contrapposto al rallentamento già in atto, e nuove misure di chiusure selettive di varie attività, con dazi, sanzioni, misure coercitive a frenare. STIMOLO USA, con ottimismo verso una approvazione, e EU al lavoro per ulteriori aiuti, come pure da altre Nazioni, con “peggio sono i dati, e maggiori sono le misure in atto e previste”. Sostegno marcato da ASPETTATIVE che riguardano gli interventi, ritorno ai dividendi, fusioni/acquisizioni e nuove emissioni. GEOPOLITICA, POLITICA con aumento delle tensioni, nuove alleanze, tutte in fermento, ma ampiamente conosciute, e molteplici, che non causano effetti diretti, solo maggiori incertezze. Il VOTO-USA di novembre, dove i mercati anticipano già una vittoria DEMO – BIDEN, ma con necessità di vedere con che maggioranza questo potrà avvenire, onde evitare ulteriori incertezze e “guerre politiche” infinite. E piu’ in “sordina” resta il dilemma BREXIT, entro UK-EU, verso un compromesso, a ridurre la perdita per entrambi. In EU il RECOVERY FUND incontra ampie resistenze e critiche, e ulteriori rinvii, ora si parla di gennaio. La BAD BANK per la gestione dei crediti inesigibili (bomba NPL) difficilmente vedrà la luce e si andrà alla gestione di Paesi singolarmente, il piano FINANZIAMENTO degli aiuti non esiste ancora e i fondi non ci sono. La POLITICA EU molto fragile, con ultimo “leader”, Merkel-GER, verso pensionamento. Gli USA non stanno meglio, e la CINA resta l’unica in crescita, con molti dubbi e contestazione dei suoi dati. Non ci sono aspettative sui TASSI, che hanno raggiunto il record minimo globale, ed esaurito il loro effetto “benefico”, ora con maggiori effetti collaterali negativi, e le prossime analisi/decisioni previste per dicembre, e con il settore BANCHE in cerca di tagliare costi, migliorare redditività, ampliare e separare l’asset management, con ristrutturazioni, fusioni, all’ordine del giorno. E la GUERRA FINANZIARIA innescata da USA-CINA oramai coinvolge tutti, da Governi, Politici, Aziende, Consumatori. Nel contesto generale, mal comune mezzo gaudio, e tutti sulla stessa barca, e i mercati procedono SENZA ALTERNATIVE, e senza i VALORI RIFUGIO, con ampissima LIQUIDITA’ e necessità di RENDIMENTO, in cerca di ridurre i RISCHI presenti tramite strategie di BILANCIAMENTO entro i singoli titoli e/o settori. In aumento il TRADING, i DERIVATI, con riduzione della attività sui BONDS, e in aumento marcato sul FOREX. Recentemente la speculazione ha ricomperato, andando LONG, le posizioni ampie di short in titoli/Nasdaq. OGGI partenza mista, sotto tono, per gli INDICI, con accelerazione, post dati PMI, utili vari, spinta su banche, finanziari, meglio energia, auto, industriali, sotto tono farma, stabili utility. YIELDS sostenuti, SPREAD recede. COMMODITY stabili, meglio ALIMENTARI. Cedono METALLI, stabile PETROLIO, sostenuti ORO, ARG. Recede VOLATILITA’. Sulle VALUTE sostenuto DOLL, seguito da CHF, YEN, e tetto intatto per EURO. Stabile nervosa GBP. Meglio YUAN, ASIA, URSS, EST-Eu, ANGLO. Male ancora TURK. Meglio LATAM, cede ARG, stabile BRAS. Spinta su CRIPTO.