Generazione-X vs i-Generation. Il problema del Manager-X e della trasformazione digitale
In azienda si è aperta una posizione di Digital Transformation Manager, perchè il "digitale" è il futuro: beh, ecco che molti, me compreso, ci siamo sentiti "pronti" per la posizione. Scrivendo la presentazione alla candidatura ho però ragionato sul concetto di trasformazione digitale e mi sono chiesto se abbiamo realmente bisogno di un manager della trasformazione.
Mi spiego. Dopo i Baby Boomers (i miei genitori), arrivo io. Per carità, a 9 anni ho cominciato a programmare e a lavorare con i calcolatori, ma il primo cellulare me l'ha regalato la morosa a 26 anni quando sono partito militare... diciamo che la tecnologia l'ho imparata comunque tardi: nasco analogico. Sono poi arrivati i Millennials, più digital di me, ma di un digital ancora "classico".
Poi c'è l'i-Generation, quella per capirci dei miei figli che sono nati con l'i-Pad in mano e non concepiscono un mondo non digitalizzato, quelli che (noi immaginiamo) siano in difficioltà a vivere una vita reale, ma la cui vita reale in realtà è pervasa da "virtualità". E' un concetto diverso rispetto ai nostri parametri.
Vengo al dunque. Ha senso un "Manager della trasformazione digitale", qualcuno che guidi l'azienda verso tale futuro, se in azienda lavorano giovani i-Generationals, che ci portano la loro vita digitale? Abbiamo realmente bisogno di una guida per loro? Sarebbe un controsenso, come un cavernicolo che cerca di insegnare a guidare ad un pilota di Formula-1.
Beh, alla fine la risposta è sì. Il Manager della trasformazione serve, ma non come guida, ma come connettore di generazioni e di concetti e parametri diversi che le generazioni portano con loro. Sarà colui che dovrà unire la Generazione-X con l'i-Collega, spostando completamente l'asse del pensiero dell'azienda.
Buona fortuna!
HR Director, HR Business Partner, Head of People, People & Culture
6 anniTema ben posto Giovanni. E ne apre un altro collegato e complementare, che è quella della diversity generazionale, cioè come trarre valore dalla coesistenza in azienda di baby boomers, generazione X, millennials ed in futuro i-colleghi. Spesso si sintetizzano le differenze generazionali sul digitale, ma in realtà lo spettro è molto più ampio e tocca tematiche sociali e sociologiche: un esempio per tutti, il rapporto con i colleghi e la diversa percezione della gerarchia. Food for thoughts..