Giornale delle Assicurazioni Luglio/Agosto 2016 Osservatorio Antifrode : Frodi assicurative e Banche dati

Giornale delle Assicurazioni Luglio/Agosto 2016 Osservatorio Antifrode : Frodi assicurative e Banche dati

Frodi assicurative e Banche dati 

Può solo la tecnologia aiutare le imprese assicurative nella individuazione dei fenomeni fraudolenti?

Quando il mondo assicurativo negli anni 90' cominciò a combattere il fenomeno delle frodi in assicurazione in maniera più' organizzata ed organica non si aveva ancora a disposizione un sistema di banche dati cosi completo e organizzato  come quello ad oggi esistente.

Da allora negli ultimi 20 anni il mondo si è evoluto ed anche nel campo assicurativo abbiamo assistito ad una corsa sempre maggiore per rendere  più incisive le ricerche e migliore la gestione delle enormi masse dati , i big data, che messi in relazione tra di loro permettessero di evidenziare nomi, eventi e fatti possibilmente riconducibili ad eventi speculativi.

Alle origini lo scambio di dati avveniva pur sempre con accortezza e accuratezza ma con la entrata in vigore della legge sulla Privacy dal  1 Gennaio 2004 vi sono  regole più stringenti per  le imprese di assicurazione specie nel campo della gestione dei dati così detti sensibili. Anche le attività antifrode si sono quindi trovate a dover fare i conti con tale normativa  e le banche dati e la loro consultazione  , di conseguenza , si sono dovute adeguare.

Deve essere molto chiaro che la tecnologia e l’informatica hanno sicuramente cambiato il mondo , non solo assicurativo, , ma è ancora l'uomo  che detta le regole ai sistemi e permette la migliore interpretazione dei dati elaborati.

Cosi in  antifrode non è con le sole banche dati che deve ritenersi esaurito o concluso il ciclo di perfezionamento e ricerca del miglior modo di combattere la speculazione . Diciamo che il sistema aiuta ma non risolve.

E' di poche settimane fa la notizia della entrata in vigore del nuovo archivio integrato antifrode con il quale l'Ivass , con il Regolamento nr. 23 del 1 Giugno 2016, dopo alcuni anni di intenso studio unitamente ad un numeroso tavolo di lavoro a cui hanno partecipato anche numerose compagnie assicurative ha dotato le stesse di  un uno nuovo strumento di lavoro .

Il nuovo archivio è stato potenziato con ulteriori informazioni legate ai testimoni di comodo e alla anagrafe dei danneggiati e rispetto al passato permetterà di ottenere in tempo reale ed in automatico un punteggio di frode , con diverse scale di valori che , nel caso di massima allerta obbligherà' l'impresa a compiere specifiche attività.

E proprio con il Provvedimento nr. 47 del 1 Giugno 2016 l’Ivass ha voluto ridisegnare gli indicatori ed i livelli di anomalia in ambito antifrode ridefinendo le regole all’interno delle quali le imprese dovranno riadeguare i propri sistemi di alert e di detection .

L'intento che la vigilanza ha voluto raggiungere è non solo di monitorare ancora di più' le anomalie nel campo Rca ma anche responsabilizzare maggiormente le compagnie che adesso dovranno intervenire obbligatoriamente e più di prima per approfondire con adeguate verifiche i sinistri con alto punteggio antifrode.

Si prevede  , più avanti , la possibilità' di inserire nel nuovo archivio antifrode anche i dati del casellario giudiziale e della anagrafe tributaria se il legislatore approverà la norma.

Un grande fratello finalizzato a sconfiggere o quanto meno a ridurre ancora di più i tentativi fraudolenti verso il settore Rca aumentando il livello di attenzione delle compagnie.

Ivass ha previsto  inoltre con il nuovo regolamento di inviare mensilmente al management delle imprese dei Report con punteggio legato alla alimentazione dei dati di questo nuovo archivio nonché' alla qualità di questi dati.

Banche dati sempre più complesse che dovranno necessariamente sposarsi con sistemi di Business Intelligence ad oggi in via di implementazione unico modo per gestire in tempo reale e con profittabilità le informazioni sempre più' complete che verranno riversate verso gli uffici antifrode.

Tutto quanto sopra vale per la sola Rca ma sappiamo molto bene quanto  le frodi in assicurazione pesino su tutti i rami di esercizio . Rilevanti azioni fraudolente vengono compiute nei confronti del Ramo Incendio, del Ramo Furto, del Ramo Trasporti e di quello Infortuni e Malattie. Non ultima anche la MedMal è diventata oggetto nell’ultimo anno di una attenta analisi in ambito antifrode .

Una impresa straniera che al momento detiene circa il 60% del mercato assicurativo nazionale in ambito sanità pubblica e parimenti nell’ambito delle polizze dei singoli medici ha strutturato ed organizzato un ufficio antifrode dedicato alla individuazione e scoperta delle frodi che fino a poco tempo fa non si riteneva potessero essere compiute in un settore , quello della sanità, molto a rischio per la parte errori medici ma ritenuto immune da  atti dolosi organizzati per farsi risarcire danni inesistenti o quantomeno non accaduti per importi di milioni di euro.

Purtroppo al momento mentre possiamo dire di avere ottimi strumenti di intervento a livello repressivo per le frodi Rca dobbiamo rilevare una completa assenza normativa e regolamentare per tutto quanto concerne il resto del panorama assicurativo . Vero è che le imprese pur in assenza di regole ben precise o norme obbligatorie si sono organizzate  autonomamente, creandosi in casa strumenti di analisi e di individuazione del fenomeni fraudolenti in altri rami di esercizio. Ma questo non basta.

Non esiste oggi una regolamentata ed autorizzata unica banca dati  che non sia quella Rca , alimentata dalle singole imprese con i dati dei propri sinistri che possa, al pari del nuovo archivio Integrato aiutare tutto il settore a correlare nomi, eventi e fatti anomali che costituiscono anch’essi una piaga da sconfiggere e combattere in maniera più sistematica mettendo ciascuno a disposizione di tutti le proprie informazioni.

L’auspicio  è che la Vigilanza e il legislatore possano  prendere atto , come è successo in altri paesi europei ed extra europei, che anche fuori dal settore Rca esiste una frode molto articolata e molto onerosa per le singole imprese che , per essere meglio combattuta e arginata , deve poter utilizzare gli  stessi strumenti posti oggi finalmente a disposizione del mercato assicurativo nel ramo Rca.

E sperare nella  nascita di un tavolo di lavoro tra Vigilanza , Ania, imprese assicurative e legislatore per arrivare a ciò sarebbe non solo auspicabile ma oggi quantomeno necessario ed indispensabile.

Marco Contini

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