I nostri ringraziamenti...

Giovedì 3 ottobre esce in edicola e successivamente in libreria con le edizioni del Sole 24 Ore, il libro “La Carriera Perfetta”, che ho scritto con @Claudio Ceper e che raccoglie non solo le tante storie dei manager che abbiamo incontrato, ma anche consigli e suggerimenti per affrontare le molte situazioni che si incontrano durante la vita professionale.

Il ringraziamento va innanzitutto a @Vittorio Colao e @Laura Bruno, rispettivamente autori della prefazione e della postfazione. Quando si è trattato di scegliere un manager a cui chiedere di scrivere la prefazione del libro, sia io sia Ceper non abbiamo avuto dubbi nel proporlo a Vittorio Colao, conosciuto da entrambi per motivi professionali e la cui carriera può definirsi “perfetta” esattamente per quelle motivazioni presentate nel libro e perfettamente sintetizzate dallo stesso Colao al termine della prefazione quando ha sottolineato che  “questo libro dà utili indicazioni non tanto sulla pianificazione della carriera professionale, ma soprattutto su come prepararsi per fare al meglio un percorso di vita, individuare via via le opportunità più consone a ognuno ed essere preparati adeguatamente per averne i giusti riconoscimenti”.

Nella postfazione, Laura Bruno, People & Culture Director di Sanofi, ha presentato un’esperienza concreta su come gestire correttamente la carriera in un’organizzazione aziendale complessa che attraversa grandi cambiamenti e dove i “ruoli” tradizionali e i relativi “titoli” fanno spazio a nuove “identità” professionali, caratterizzate da flessibilità, adattabilità e velocità.

Un vivo ringraziamento va anche ai tanti manager incontrati per motivi professionali e con i quali abbiamo condiviso alcuni momenti particolari della loro carriera. E’ impossibile sintetizzare tutte le loro storie per la grande varietà di casi riconducibili alle loro diverse funzioni aziendali, ai settori merceologici, ecc. Una fra tutte è l’esperienza di un direttore commerciale di componentistica meccanica per l’industria automotive che aveva perso il lavoro in Oriente a causa di un reshoring, cioè di un rientro della produzione in Europa. Il manager, una volta che si era ricollocato, aveva raccontato la sua esperienza utilizzando la metafora del Kintsugi , cioè l’arte giapponese di riparare la ceramica rotta attraverso l’oro, così da evidenziare le crepe anziché nasconderle e nello stesso tempo celebrare le imperfezioni come parte integrante della storia e della bellezza dell’oggetto. L’esperienza di quel manager, appena superata, gli aveva infatti insegnato a trovare la forza di lasciarsi dietro quei momenti di discontinuità e accettare la momentanea imperfezione nella sua carriera per poi ricostruirla con i materiali preziosi della resilienza, della sua energia interiore e della capacità di rimettersi in gioco.

Questa testimonianza sintetizza il contenuto di questo libro che insegna a manutenere nel tempo carriere "perfette" utilizzando anche la polvere d’oro e d’argento, indispensabili per cicatrizzare quelle ferite e quelle imperfezioni che periodicamente possono accadere.