“ Il Banking è necessario, le banche no!” (Bill Gates 1990)
14 Settembre 2019: Italia alla scoperta dell’OPEN BANKING

“ Il Banking è necessario, le banche no!” (Bill Gates 1990) 14 Settembre 2019: Italia alla scoperta dell’OPEN BANKING


La direttiva europea sui pagamenti digitali PSD2 (Payment Services Directive 2) emanata nel 2018 ha lo scopo di creare condizioni di parità ed un ambiente bancario piu’ democratico e migliorare la concorrenza qualitativamente. Entrerà ufficialmente in vigore in Italia il 14 settembre 2019 ed imporrà alle banche di aprire a “terze parti autorizzate” le porte dei conti correnti e di tutti i dati in loro possesso, (naturalmente con il consenso dei clienti) realizzando una piccola rivoluzione delle regole di ingaggio nel rapporto tra tutti gli attori dell’ecosistema bancario.

Nella percezione del cliente tutte le piccole grandi innovazioni ed opportunità che ne derivano restano però nascoste dietro una miriade di acronimi (API, PISP, CISP, AISP) che affollano le comunicazioni bancarie rendendole lontane, di scarsa utilità, talvolta addirittura fastidiose.

Tra queste, forse, la novità piu’ di rottura (!) è l’OPEN BANKING, ovvero secondo uno studio Pwc “..un modello collaborativo tra player di mercato (bancari e non) che utilizzando piattaforme tecnologiche aperte (app di smartphone, smartcard), condividono in tempo reale ed in modalità di sicurezza certificata, tutte le conoscenze, dati bancari di cui si dispone allo scopo di creare nuovi servizi innovativi, utili e personalizzati. “

Si ma in pratica che significa? Che per usare i nostri CC non sarà più necessario passare dal sito della banca, proviamo a fare degli esempi.

Se sono titolare di CC presso banche differenti, la mia operatività è garantita dai rispettivi siti di home banking, tra di loro incompatibili. Ma se autorizzo ognuna di esse a fornire i miei dati ad un’API (interfaccia di programmazione di una APP) potrò ricevere da questa sul mio smartphone/Pc una funzionalità unica (dashboard) che consentirà di avere in aggregato e singolarmente: la gestione di tutti i CC , di tutte le carte di credito e debito, effettuare e monitorare i pagamenti online, trasferimenti di denaro, trovare il bancomat piu’ vicino (funzionante?), valutare le offerte piu’ competitive tra le offerte di servizi finanziari, il tutto con un livello di sicurezza uguale o maggiore, ma questo è solo l’inizio della storia.

Potranno essere abilitati strumenti di analisi e consulenza che con un clic ci diranno il nostro comportamento di spesa, capacità di risparmio ed altro fino a creare una piattaforma in cui gli enti finanziatori potranno fare accessi una tantum per avere dati sottili per le loro istruttorie di affidamento.

Sembra fantascienza ma non lo è, quando Google metteva a disposizione sui nostri smartphone Maps, qualcuno stava già lavorando ad Uber e poi sappiamo come è andata a finire.

Niente panico quindi, il processo di disintermediazione del sistema finanziario ha davanti un altro importante capitolo che riporta le sue corpose rendite di posizione sotto attacco, ma occhi aperti a ricercare chiarezza e semplificazione sul tema e la sua corretta divulgazione per meglio intercettare il cambiamento di maggior qualità ed utilità. 

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